d'appello di Perugia, a Raffaele Sollecito ed Amanda Knox condannati in primo
grado per l'omicidio di Meredith Kercher. L'udienza è stata rinviata al
prossimo 11 dicembre su richiesta della difesa di Sollecito. Uno dei legali ha
infatti prodotto un certificato medico relativo alla gravidanza dell'avvocato
Giulia Bongiorno, che documenta un suo «temporaneo impedimento». La
parlamentare di Fli fa in infatti parte del collegio difensivo del giovane
pugliese.
«ANDREMO AVANTI» - Il procuratore generale Costagliola, pur non opponendosi
all'istanza dei legali di Sollecito, ha comunque «fatto appello» all'avvocato
Bongiorno chiedendole di «consentire di fare il processo». Il presidente del
collegio, Claudio Pratillo Hellmann, ha quindi rilevato che «il codice
consentirebbe di andare avanti visto che della difesa fanno parte due avvocati
ma per iniziare con tranquillità e serenità è il caso di accogliere la
richiesta di rinvio». «Invito comunque l'avvocato Bongiorno a essere presente -
ha aggiunto - perché proseguiremo anche se lei sarà impedita». Il collegio ha
poi vietato le riprese audio e video durante il dibattimento, autorizzandole
solo prima dell'ingresso dei giudici e nelle pause delle udienze.
Amanda e Raffaele tornano in aula Amanda e Raffaele tornano in aula Amanda
e Raffaele tornano in aula Amanda e Raffaele tornano in aula Amanda e
Raffaele tornano in aula Amanda e Raffaele tornano in aula Amanda e
Raffaele tornano in aula Amanda e Raffaele tornano in aula
KNOX TESA IN VOLTO - Amanda Knox si è presentata in aula tesa in volto, con i
capelli corti. Indossava un cardigan azzurro e dei pantaloni scuri. Con un
giaccone rosso è invece arrivato Sollecito, che portava un maglione a collo
alto color ghiaccio e pantaloni marroni. È sembrato provato, ma più disteso
della sua ex fidanzata. Alla vigilia di questo appuntamento, la studentessa di
Seattle è tornata a ribadire la sua innocenza in una intervista al Messaggero:
«Sono contenta che mi venga offerta la possibilità di spiegare di nuovo la
verità, perché non è quella stabilita dalla giustizia fino ad oggi. Lo dico di
nuovo: sono innocente e non mi stancherò mai di ripeterla».
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