ROMA - Allora, l'antefatto è questo.
L'altra sera, nel corso del suo quarto e ultimo show al Gran Teatro di Roma,
Beppe Grillo ad un certo punto se ne esce così. «Roberto Saviano, per carità, è
bravissimo. Ma "Vieni via con me" è un programma Endemol. E di chi è la
Endemol? Di Silvio Berlusconi. Dunque quando Saviano fa audience, a guadagnare
è il Cavaliere. Se poi ci aggiungiamo che Saviano lancia accuse a destra e a
manca, senza però fare mai mezzo nome, è facile capire perché Silvio goda come
un riccio» (in sala, 3.500 persone - tutto esaurito - che restano sorprese,
mute, non un accenno di applauso per il comico genovese).
Passano poche ore e arriva la replica. Nichi Vendola - il leader di Sinistra
ecologia e libertà, l'ex comunista che per hobby scrive filastrocche e che fu
tra i primi a dichiararsi omosessuale, «non gay, sia chiaro», l'uomo colto e
sensibile che ha letto Neruda, Pirandello e Pasolini e che secondo alcuni
starebbe rosicchiando consensi e voti al Pd - è ospite di Maria Latella su Sky
Tg24. E va giù duro. «Quella di Grillo è una deriva di integralismo. E si
tratta, a mio parere, di un fenomeno piuttosto preoccupante: perché se ciascuno
sente di possedere il metro per giudicare, si finisce in una sorta di giudizio
universale permanente. Insomma - conclude Vendola - io penso che la politica
sia il campo della verità con la "v" minuscola, ma se qualcuno pensa di avere
sempre la verità con "v" maiuscola, è chiaro che finisce poi per sentirsi
Savonarola». Grillo, adesso, sospira; poi, con la voce che conoscete: «No,
dico: lei ha idea di che fine fecero fare a Savonarola?».
Wikipedia: «Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola (Ferrara, 21 settembre
1452 - Firenze, 23 maggio 1498) è stato un religioso e politico italiano.
Appartenente all'ordine dei frati domenicani, nel 1497 fu scomunicato da papa
Alessandro VI, l'anno dopo fu impiccato e bruciato sul rogo come "eretico,
scismatico e per aver predicato cose nuove"».
Ancora Grillo: «Ora, a parte che se fosse vissuto in quest'epoca, a Savonarola
avrebbero organizzato subito una puntata di "Porta a Porta" e così forse
sarebbe persino riuscito ad evitare il rogo... il punto è che io, in comune con
Savonarola, ho solo una cosa: la parola. Con la differenza che io la uso in
Rete, la faccio viaggiare con Internet. Dove non ci sono padroni. E dove il
consenso è incontrollabile. Se dici cose giuste, oneste, ti dicono che hai
ragione e che sei perbene. Se fai il furbo, ti scoprono dopo mezzo secondo. Un
modo di procedere, mi rendo conto, che Vendola, purtroppo, non può capire».
Non sia severo, Grillo. «Senta: sa quanti anni sono che Vendola fa politica?
Trenta. Vendola è nato facendo politica». E allora? Se anche fosse? Non è mica
reato fare politica per mestiere. «Vede, il fatto è che Vendola fa politica
vecchia. Sta lì che promette e fonda partiti, ma non è più tempo di partiti,
non c'è più storia del Pci che tenga, o tradizione, o destra e sinistra. Questo
è il tempo dei giovani e della loro forza in Rete». Anche Vendola, nella
campagna elettorale delle ultime elezioni regionali, ha usato molto Internet.
«Vede? Anche lei che mi sta intervistando è vecchio. Lei ha la testa di un
vecchio...». Grillo, la prego... «Cosa vuol fare, eh? Vuol dimostrare che io ce
l'ho con Vendola? Ma guardi che io sono oltre, capitooo?». Non sarà, mi scusi,
che lei invece si rivolge ad un elettorato molto vicino a quello, magari più
politicizzato, di Vendola? «Ah ah ah! Ma che dice? Ma di quale elettorato
parla? Noi siamo un popolo che sta lì, in Rete. Tutti insieme senza leader. È
Vendola che aspira ad essere un leader, non io, non uno solo di noi aspira a
questo ruolo». Grillo, è un po' complicato crederle. «E invece deve! E se non è
servo di qualcuno scriva che per candidarsi alle prossime Comunali con il
nostro simbolo a cinque stelle basta inviarmi una email e dimostrare di non
essere iscritto ad alcun partito e di avere la fedina penale pulita... Lo
spieghi anche a Vendola cosa significa avere la fedina penale pulita, lui che
in Puglia s'è ritrovato con mezza giunta sotto processo...». Vendola,
amareggiato: «Mi spiace che Grillo usi un linguaggio così violento. Mi addolora
la deriva distruttiva del suo impegno. No, non riesco a capire la politica
quando diventa, come in questo caso, livore e contumelia».
Per paradosso, alle nove della sera, sul sito personale di Vendola (www.
nichivendola.it) c'è ancora una pagina che comincia così (ma che è ormai
superata dagli eventi): «Pubblichiamo un post di Beppe Grillo che esplicita il
sostegno a Nichi per la battaglia intrapresa dal presidente della Regione
Puglia in difesa dell'acqua come bene comune e contro il nucleare...».
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