GENOVA
Quando lunedì prossimo il Milan sbarcherà in Dubai per il mini-ritiro invernale, troverà Antonio Cassano pronto a calarsi nella nuova avventura. La trattativa è durata pochi giorni e ha portato a buon fine: solo dal 2 gennaio l'attaccante potrà firmare il contratto che sancisce il suo passaggio dalla Sampdoria in rossonero, ma intanto sono stati definiti gli accordi fra Milan e giocatore (contratto fino al 2014), fra le due società e anche con il Real Madrid, che vantava con il club di Riccardo Garrone una clausola da 5 milioni di euro in caso di cessione.
Anche se Cassano non può ancora essere definito ufficialmente di proprietà del Milan, il suo primo giorno in rossonero è dietro l'angolo, visto che la Sampdoria ha dato l'ok alla cessione. Per metterlo a disposizione di Massimiliano Allegri in Dubai, al Milan basta chiedere un nullaosta alla Lega. Ai preparatori atletici rossoneri spetterà il compito di rimettere nelle migliori condizioni fisiche Cassano, che ha giocato la sua 12/a e ultima partita stagionale il 24 ottobre (contro l'Inter, nella sua nuova casa, il Meazza) e nel frattempo ha accumulato qualche chilo di troppo rispetto ai 78 indicati come suo peso forma. Intanto l'attaccante barese, 29 anni a luglio, ha alleggerito di circa 300 mila euro a stagione il proprio ingaggio. Un sacrificio essenziale, che ha convinto il Milan a condividere la clausola da 5 milioni euro dovuta dalla Sampdoria al Real Madrid, che non ha concesso sconti.
Per il club di Silvio Berlusconi è una scommessa. Il barese, che può giocare solo in campionato poichè è stato in campo nei playoff di Champions League, porta con sè talento ma anche una carattere spesso sopra le righe, che farà i conti con le regole piuttosto rigide dello spogliatoio rossonero. Ai veterani toccherà metterlo al corrente, mentre Allegri dovrà preoccuparsi di inserirlo nelle rotazioni. Da seconda punta, oppure da trequartista: non è un dubbio da poco, visto che con Cassano in campo restano fuori Robinho o Pato nel primo caso, Boateng o Seedorf nel secondo. Più di tutti, rischia di perdere il poco spazio che ha Ronaldinho, che nelle ultime dieci partite è stato titolare una sola volta. Al brasiliano non mancano offerte a partire da quella in patria del Gremio, il club dove è cresciuto. «Il Milan non vuole tenerlo - ha spiegato il presidente del Gremio, Paolo Odone - ma non possiamo fare nulla prima del primo gennaio. Dobbiamo aspettare che Ronaldinho risolva la situazione direttamente con il club italiano».
La cessione del brasiliano comporta un risparmio di circa otto milioni di euro, da investire su un altro colpo di mercato oltre a Cassano, eventualmente a puntellare la difesa che è comunque la meno battuta del campionato. Uno sforzo per restare in vetta fino a maggio e provare ad andare in fondo anche in Champions League.
con lastampa.it
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