giovedì 23 dicembre 2010

INTER Benitez non è più il tecnico dell'Inter

Risolto il contratto con il tecnico spagnolo: accordo consensuale con reciproca
soddisfazione. All'allenatore dovrebbe andare una buonuscita di tre milioni.
Leonardo pronto a firmare


MILANO - E' durata poco più di sei mesi l'esperienza nerazzurra di Rafa
Benitez. Arrivato a giungo, lascia all'antivigilia di Natale. Al secondo round
negoziale tra il suo agente Manuel Garcia Quillon e i dirigenti dell'Inter, le
parti hanno raggiunto l'accordo. Dopo tre ore di trattativa nello studio del
vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi, nel pieno centro di Milano e non
distante dagli uffici della Saras della famiglia Moratti, alla presenza anche
dell'avvocato Angelo Capellini e del direttore tecnico Marco Branca, è arrivata
l'attesa separazione consensuale. Sul sito ufficiale dell'Inter è apparso
l'annuncio congiunto tra l'Inter e Benitez che comunicano il raggiungimento di
"un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro
consensualmente e con reciproca soddisfazione". Seguono vicendevoli
ringraziamenti. L'Inter allo spagnolo "per il lavoro svolto alla guida della
squadra che ha portato ai successi della Supercoppa italiana e del Mondiale per
club". Il tecnico alla società "per l'importante esperienza professionale e per
le vittorie vissute insieme". Moratti si è detto "dispiaciuto", ma convinto che
la rottura fosse "ormai inevitabile". La sensazione diffusa è che le parole di
Benitez siano state la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già
colmo. Una conferma indiretta arriva da Moratti alla domanda precisa: "Se non
avesse parlato in quel modo Benitez? Non so se sarebbe rimasto ugualmente"

E' un finale più
accomodante rispetto a quello che pareva immaginabile fino a poche ore fa. Da
un lato, Moratti sorpreso e deluso dallo sfogo di Benitez ad Abi Dhabi.
Dall'altro il tecnico, a Liverpool a smaltire l'amarezza per questi mesi nei
quali si è sentito poco sostenuto dalla società e spesso criticato a distanza.
Sullo sfondo il possibile licenziamento per giusta causa, paventato dall'Inter,
o l'arroccamento del tecnico in attesa dell'esonero. Invece è finita meglio che
con Roberto Mancini a maggio 2008. A Benitez dovrebbero andare circa 3 milioni
di euro netti di buonuscita: per lui un sacrificio di più di poco più di un
milione netto rispetto a quello che avrebbe guadagnato se fosse rimasto fino al
termine della stagione. E la prospettiva di accasarsi già a gennaio in un club
della Premier League.

"Voglio ringraziare tutti - commenta a caldo Benitez - per l'appoggio ricevuto
durante la mia esperienza all'Inter, voglio ringraziare personalmente, e anche
a nome dei miei collaboratori, i calciatori, i dipendenti del club e i tifosi
che hanno avuto fiducia in noi. I due titoli conquistati sono stati il
risultato dell'impegno di tutti quelli che sono stati al nostro fianco,
mantenendo sempre come principi fondamentali la professionalità, l'educazione,
il rispetto e la dedizione al club. Di tutto ciò siamo molto orgogliosi. A
prescindere dalla naturale tristezza che c'è quando si lascia un grande club
come l'Inter, andiamo via portando con noi l'allegria del ricordo dei tifosi
che ci hanno accolto dopo la vittoria del mondiale per club. E' mio desiderio,
inoltre, salutare i calciatori, lo staff e i collaboratori che, a causa del
periodo di festività, non potrò salutare personalmente nei prossimi giorni. A
tutti loro, così come al club e ai tifosi auguro i massimi successi sportivi
per il futuro". Solo alla fine e con una premessa, un pensiero per Massimo
Moratti: "Infine, è doveroso da parte mia un ringraziamento al presidente
Massimo Moratti per avermi scelto a suo tempo come allenatore dell'Inter".

Per il club questa risoluzione consensuale vale un risparmio di più di 2
milioni lordi che sostanzialmente garantirà l'ingaggio del nuovo allenatore
fino al prossimo 30 giugno. E adesso è atteso a ore il secondo passaggio di
questa giornata di svolta: l'annuncio del nome di Leonardo come nuovo
allenatore dell'Inter (anche se Moratti per ora si limita a dire "i nomi che
circolano per la panchina sono tutti interessanti"). E per il brasiliano il
primo giorno di lavoro alla Pinetina, dopo tanti anni a Milanello, dovrebbe
arrivare il 29 dicembre.

con repubblica.iit

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