martedì 21 dicembre 2010

REBIBBIA Metro B, trovato ordigno con tubi e polvere pirica

La bomba rudimentale, sprovvista di innesco, è stata trovata da un macchinista
in un convoglio che stava per partire. L'area messa in sicurezza. Gli esami di
laboratorio, eseguiti dai carabinieri del Ris, hanno provato che si tratta di
materiale inerte. La Procura ha aperto un'inchiesta

Un ordigno esplosivo è stato ritrovato sulla linea B della metropolitana, alla
stazione di Rebibbia. Alle ore 9.50 circa, un macchinista dell'Atac ha trovato
un oggetto sospetto all'interno del primo vagone di un convoglio fermo su un
binario al capolinea. La busta di plastica era stata lasciata sotto un sedile,
al suo interno una scatola, con due tubi, polvere pirica, fili elettrici e un
comando per farla esplodere a distanza.

Gli esami di laboratorio, eseguiti dai carabinieri del RIS di Roma, hanno
provato che la polvere nera contenuta nei due tubi metallici che costituivano
il corpo principale del dispositivo sospetto, è materiale inerte.

L'ordigno rudimentale, del tipo 'pipe bomb', era privo di innesco. Il
convoglio, pronto a partire, si trovava su un "binario tronchino", nell'area in
cui vengono effettuate le manovre dei treni. Al vaglio i filmati delle
telecamere di sorveglianza. "E' evidente" dichiara il colonnello Maurizio
Mezzavilla, a capo del comando provinciale dei carabinieri di Roma, "è stata
una provocazione".

"L'episodio è una semplice provocazione priva di ogni significativo pericolo -
ha detto il sindaco Alemanno dopo aver avuto notizia dei risultati degli esami
dei Ris - . E un bluff, una provocazione di cattivo gusto che però dimostra che
non c'e stato un pericolo di attentati nella nostra citta. Possiamo tirare un
sospiro di sollievo".

Nessun pericolo per i passeggeri Nel pomeriggio era stata diffusa una nota dei
carabinieri in cui si leggeva che non c'era "stato nessun pericolo per i
passeggeri delle linee metropolitane della capitale dopo la scoperta del
dispositivo sospetto che, inizialmente, aveva fatto pensare ad un ordigno".

In mattinata però, dopo la scoperta del pacchetto sospetto, era scattato
l'allarme. Sono state immediatamente allertate le forze dell'ordine e i vigili
del fuoco, che, intervenuti sul posto, hanno provveduto ad isolare l'area
procedendo poi alla constatazione della potenzialità esplosiva dell'ordigno. In
un primo momento si era temuto il peggio tanto che il sindaco Alemanno ha
subito definito la notizia "preoccupante". Poi, dopo le verifiche e gli
accertamenti degli artificieri, si è scoperto che in realtà l'ordigno non
poteva esplodere perché mancava l'innesco. E per questo, con un sospiro di
sollievo, il sindaco ha potuto annunciare il cessato allarme.

"Dopo aver sentito il Prefetto e il Questore - ha dichiarato il sindaco poco
dopo la scoperta della busta - posso garantire ai cittadini che tutte le
stazioni della metropolitana sono state bonificate e quindi non ci sono
ulteriori pericoli".

Porto e detenzione di materiale esplodente. Questi i reati ipotizzati dalla
Procura pronta ad aprire un'inchiesta sull'episodio. Il fascicolo, contro
ignoti, sarà aperto a breve non appena arriverà negli uffici di piazzale Clodio
una relazione degli investigatori, carabinieri e vigili del fuoco. Le indagini,
affidate al procuratore aggiunto Pietro Saviotti che coordina il pool
antiterrorismo, potrebbero anche ipotizzare anche altri reati alla luce degli
accertamenti e della visione delle immagini a circuito chiuso della
metropolitana.

Le reazioni. Nel pomeriggio sono arrivati i commenti dal mondo politico. La
presidente della Regione Lazio ha invitato alla prudenza. "Non ho ancora
informazioni sufficienti ma poichè in questi giorni molte persone hanno
rievocato gli anni '70, fermiamoci in tempo, perché quegli anni li ricordiamo
come anni bui, di cui ancora paghiamo un prezzo molto alto". "Se dovesse
essere così - ha aggiunto la governatrice - forse è il caso di fermarci tutti e
riflettere, soprattutto in questo momento natalizio".

"Chi ha messo quella bomba o è un grande stupido o è un furbacchione", ha
dichiarato Antonio Di Pietro in piazza Montecitorio, "spero che la magistratura
faccia al più presto chiarezza ma è certo che è un ritrovamento molto sospetto
e che domani la stampa si occuperà dell'allarme bomba a Roma".

"Più cautela, da parte di tutti" chiede il senatore pd, Roberto Di
Giovanpaolo, segretario della commissione affari europei, "il sindaco Alemanno
dapprima ha detto che 'era atta a esplodere' poi pochi minuti dopo ha
rettificato affermando che 'non poteva esplodere". Chi ha responsabilità di
governo dovrebbe muoversi con la massima cautela, per non diffondere inutili
allarmismi". E il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti: "Moderazione e
calma sono necessarie ancora di più alla vigilia delle manifestazioni
studentesche in programma nella giornata di domani a Roma, alimentare sospetti
e veleni non serve a nulla, impegniamoci invece a cercare e a trovare quel
dialogo che resta fondamentale per affrontare ogni tipo di problematica in un
Paese democratico".

"Quell'ordigno è un chiaro segnale intimidatorio che non deve essere
sottovalutato" dichiara il capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino,
"sono convinto che magistratura e forze dell'ordine indagheranno con la massima
sollecitudine su questo grave episodio che ha tenuto in scacco per diverse ore
il trasporto pubblico della Capitale. Occorre fare di tutto per dare un nome e
un volto a chi si è macchiato di un'azione così indegna".

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