domenica 22 giugno 2008

Il «ponte della prostituzione» divide Svezia e Danimarca, COLLEGA MALMOE CON COPENAGHEN

Il «ponte della prostituzione» divide Svezia e Danimarca

Migrazione di lucciole e clienti verso la più tollerante capitale danese: sono raddoppiate

COPENAGHEN (DANIMARCA) - Nel 2000, quando fu inaugurato, la stampa scandinava lo salutò come l'ultima avveniristica infrastruttura che avrebbe unito ancora di più il popolo danese a quello svedese. Ma a distanza di quasi due lustri il ponte di Öresund, costruzione di oltre 15 km, costata più di 3 miliardi di dollari che collega la capitale danese con Mälmoe, in Svezia, sta creando notevoli dissidi tra i due paesi scandinavi. Copenaghen, infatti, è invasa quotidianamente da numerosi cittadini svedesi: essi attraversano il ponte per incontrarsi con le lucciole locali e aggirare le severe norme in materia di prostituzione che vigono nel loro paese.

INVASIONE - Questa quotidiana invasione ha fatto aumentare a dismisura il numero di lucciole che vivono a Copenaghen: secondo recenti statistiche negli ultimi anni il numero delle prostitute che vivono nella capitale danese è raddoppiato e oggi si contano più di 6000 squillo. Il Times di Londra, che dedica un ampio articolo ai viaggi dei giovani svedesi alla ricerca di sesso a pagamento, sostiene che questo aumento vertiginoso di lucciole è stato causato dall'opposta legislazione in materia di prostituzione che vige nei due paesi scandinavi: in Svezia, sebbene la prostituzione sia legale, la legge punisce severamente chi frequenta le prostitute (si rischia fino a 6 mesi di galera), in Danimarca, invece, la prostituzione è completamente depenalizzata e chi va con le lucciole non rischia nulla.

MARIJUANA E SESSO - Per attraversare il ponte bisogna pagare 30 euro, ma la somma non scoraggia i giovani scandinavi che, stimolati anche dalla possibilità di comprare liberamente marijuana nel quartiere di Christiana (territorio parzialmente autogovernato di Copenaghen) partono in massa verso la capitale danese. Carl, uno dei tanti cittadini svedesi che attraversano il ponte per «comprare sesso in Danimarca è molto critico verso la legge che punisce i clienti delle prostitute: «Qui, a Copenaghen, mi sento davvero libero. Finalmente posso respirare».

LE CIFRE - Tuttavia le autorità svedesi rispondono alle critiche dei cittadini mostrando dati eloquenti. Secondo le statistiche diffuse dalla polizia scandinava, le leggi ferree che puniscono i clienti delle prostitute hanno portato a una sensibile diminuzione del numero di lucciole in Svezia: se nel 1998 si contavano 2500 ragazze di strada, nel 2003 erano già scese a 1500 e il loro numero è diminuito ancora di più negli ultimi anni. Probabilmente molte di queste ragazze hanno attraversato il ponte di Öresund e hanno cominciato a lavorare nella più tollerante Copenaghen. Secondo Kajsa Wahlberg, ispettore della polizia svedese che lavora nell'unità addetta alla lotta al traffico della prostituzione, è giusto punire chi sfrutta le donne: «Non abbiamo un problema con le prostitute» taglia corto Wahlberg. «Noi ce la prendiamo con gli uomini che comprano sesso».

Francesco Tortora, Repubblica.it

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