Una precisazione logica, con qualche fondamento, se solo si pensa che nell'immediato dopopartita di Madrid, sede della finale di Champions League vinta col Bayern, in casa meneghina si era persino rischiato di veder partire, oltre al laterale brasiliano, di fatto chiamato alla corte di Florentino Pertez da Josè Mourinho appena annunciato il suo divorzio dai neocampioni d'Europa, anche il bomber Milito, determinante in tutta la stagione e autore dei gol decisivi nella finale di Coppa Italia con la Roma, all'ultima di campionato a Siena e, in primis, della doppietta ai bavaresi valsa il trono continentale.
A inizio estate, poi, in lista partenti con Balotelli c'erano, ex laterale del Monaco a parte, elementi del calibro di Muntari, Cordoba e Chivu, a sua volta richiesto dallo "Special One", a far pendere però la bilancia dalla parte del nuovo tecnico, deluso per non avere ricevuto dalla società quegli innesti richiesti nelle ultime giornate, è, solo per fare un nome, il mancato acquisto di uno fra Kuyt e Sculli, obiettivi non certo impossibili, sia per il costo delle relative operazioni che per i buoni rapporti, per non dire ottimi nel caso dei Reds, alla cui guida era nel frattempo approdato il "fedelissimo" Hodgson, con le controparti Liverpool e Genoa.
Resta quindi un dubbio, legato alla presumibile scelta di premiare anche il gruppo protagonista sul campo del "triplete" almeno sino alla chiusura del ciclo stagionale, con il Mondiale per club di dicembre, prima magari di intervenire nella più conveniente finestra di gennaio, sarà troppo tardi?
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