AJAX-MILAN - Ibrahimovic torna - non è la prima volta - sul campo della squadra che lo lanciò nel grande calcio. La sfida non sarà facile, come ammette lo stesso tecnico rossonero: «È una partita importante e tutt'altro che facile», ha detto partendo alla volta di Amsterdam Massimiliano Allegri. «Sul suo terreno è sempre difficile giocare contro l'Ajax, è una buona squadra, giovane, con molta tecnica. Per noi è una gara fondamentale per il passaggio del turno». Il Milan ha infatti vinto 2-0 la partita d'esordio contro i francesi dell'Auxerre, mentre gli olandesi hanno perso con lo stesso punteggio a Madrid di fronte al Real. «Ci vuole un Milan attento che ripeta, sul piano del sacrificio e della voglia di ottenere il risultato, la partita contro il Genoa. Sul piano tecnico, invece dobbiamo migliorare rispetto a sabato sera ma sono sicuro che i ragazzi lo faranno. In vista del suo compleanno - 29 settembre - speriamo di dedicare al presidente Berlusconi una bella partita e una bella vittoria». Sono bastate poche partite a Ibrahimovic per prendere in mano la squadra. Dello svedese, tra l'altro, anche i due gol del successo sull'Auxerre. «Di solito incito l'Ajax ma di certo non lo farò in questa occasione», ha detto Ibra su Twitter. Lo svedese non ha mai segnato contro la sua ex squadra e non è al pieno della forma, ma il suo apporto, anche se non costante in tutti i 90 minuti, è fondamentale. «Il Milan deve essere concreto oltre che divertente», ha chiarito l'amministratore delegato Adriano Galliani. «Il Milan deve vincere il campionato, non siamo a un parco dei divertimenti». Ibra ha già messo in pratica il nuovo credo milanista: 5 partite (tra campionato e Champions) e 4 gol. Allegri non si è sbilanciato sulla formazione, ma con Pato ancora fuori per infortunio, sarà probabilmente Robinho a prendere possesso della fascia destra. Allegri inoltre si copre a centrocampo lasciando fuori Boateng e anche Ronaldinho. Confermato dunque Gattuso a centrocampo dopo la buona prestazione di sabato: il mediano sarà affiancato da Pirlo e Flamini. L'Ajax recupera l'uruguayano Luis Suarez in attacco e Vertonghen in difesa.
ROMA-CLUJ - Il gol al 92' di Vucinic contro l'Inter ha messo il tappo a una situazione che in casa romanista stava diventando pesante. Ranieri e Totti si sono chiariti e, per ora, è tornato il sereno a Trigoria in vista della sfida al Cluj. «Non penso di gestire Totti all'Altafini», ha chiarito il tecnico della Roma. «Punto su di lui al cento per cento, anzi oltre». La Roma deve farsi perdonare dai tifosi la figuraccia del 2008: i romeni, alla prima esperienza in Champions, espugnarono l'Olimpico. Ora il Cluj va maluccio: solo 14mo in campionato, ma in Champions ha tre punti contro zero della Roma. Vucinic dovrebbe essere titolare con Totti. Il capitano, dipende dall'andamento dell'incontro, potrebbe poi essere avvicendato da Adriano, mentre a Borriello sarebbe dato un turno di riposo. Pizarro è stato convocato anche se il centrocampista cileno resta in forte dubbio e dovrebbe giocare Brighi. In difesa torna Mexes, squalificato in campionato, e un turno di riposo potrebbe averlo anche Cassetti: al suo posto Cicinho.
INTER-WERDER BREMA - Se la Roma cerca di creare una striscia vincente, l'Inter tenta di riavviarla, cominciando proprio dalla partita di mercoledì contro il Werder Brema. «Non c'è nessuna crisi, basta guardare la classifica»: Rafa Benitez tenta di scacciare con queste parole tutti i fantasmi riguardo a una crisi in casa dei campioni d'Europa. Il tecnico spagnolo invita i giornalisti a guardare la classifica e sulla partita contro la Roma, difende a spada tratta il gruppo e dice: «Se l'avessimo giocata 100 volte, in 99 casi avremmo vinto».
Dopo lo sfogo di Chivu a favore di telecamere durante il match con la Roma si è parlato anche di mancanza di disciplina, fanno notare alcuni giornalisti all'allenatore nerazzurro. Benitez replica: «Con Chivu abbiamo sistemato tutto parlando nello spogliatoio. Parlare di questo non ha senso. Chivu ha detto una cosa, forse sbagliando il modo. Ma a volte è normale nel calcio e per me è più importante sapere se ha ragione o no. È una questione tattica e ho sistemato tutto. La squadra ha tanti giocatori offensivi e non sempre è facile trovare l'equilibrio».
Poi Benitez si sofferma sui possibili problemi di formazione dei nerazzurri. «Rimpiango Balotelli? Quando decidiamo qualcosa non possiamo guardare indietro. Abbiamo Milito, Eto'o, e Pandev, meglio non tornare indietro. Quando sarà pronto Santon per essere una importante alternativa? Si sta allenando bene, sta migliorando, ha fatto bene con la Primavera. Non abbiamo un termine preciso». Rispetto alle aspettative dei giorni scorsi l'Inter ha comunque convocato sia Milito che Pandev, mentre Samuel resta a casa. Anche tra i tedeschi assenze di peso: non ci saranno l'attaccante Claudio Pizarro, il capitano Frings e il difensore Fritz. Sempre per problemi fisici nella trasferta milanese mancheranno i difensori Naldo, Pasanen e Boenisch. Giocherà l'ex interista Arnautovic.
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