MILANO - L'alpinista Kurt Albert è morto, dopo essere stato quasi due giorni in fin di vita in ospedale, in terapia intensiva, dopo una caduta da una via ferrata in Baviera. Il 56enne scalatore, leggenda dell'arrampicata tedesca e uno delle figure più note dell'alpinismo e dell'arrampicata in Germania e nel mondo, è stato vittima domenica scorsa di una caduta di 18 metri dalla via ferrata "Hoehengluecksteig".
UN PIONIERE DELLA MONTAGNA - Non ci sono dettagli precisi riguardo alla dinamica dell'incidente, precisa il sito online di Planetmountain. Albert è stato immediatamente trasportato in elicottero all'ospedale e le sue condizioni non sono migliorate dal momento del suo ricovero. Nelle ultime ore si era diffusa la notizia che il climber fosse morto, notizia smentita successivamente da fonti di polizia. Albert è famoso per la sua attività pionieristica dapprima nello Frankenjura dove abita, poi in tutto il mondo, dalla Patagonia al Karakorum, passando per la Groenlandia. E' stato lui che ad inventare il termine "rotpunkt" nel 1975 per indicare quando una via sportiva è stata salita in libera, senza aiuti artificiali di nessun tipo.
ERA ATTESO A BRESSANONE - Kurt Albert, tra i più noti alpinisti del mondo, era invitato alla seconda edizione dell'International Mountains Summit a Bressanone. La sua conferenza e l'escursione con Jerry Moffatt, previste per domenica, 7 novembre, erano attese con ansia da tutti gli amanti della montagna di fronte a questo terribile accidente. La domenica passata Kurt Albert è precipitato dalla via ferrata "Höhenglückstein" a Hirschbach in Germania. Nonostante l' arrivo immediato dei servizi di soccorso la leggenda dell' arrampicata è morta lunedì sera in ospedale.
Nessun commento:
Posta un commento