PARIGI - La caccia ai pirati del web è ufficialmente partita in Francia. Da oggi, chi scarica illegalmente film e musica potrà infatti ricevere un messaggio (via e-mail, ovviamente) di avvertimento da parte dell'Hadopi, la nuova autorità per la diffusione di opere e la protezione dei diritti di internet. La Francia diventa così il primo paese a sperimentare le norme dissuasive, approvate qualche mese fa, tra molte proteste e qualche dubbio di incostituzionalità. Il ministro della Cultura, Frédéric Mitterrand, ha difeso la nuova autorità, annunciando che presto Svezia e Gran Bretagna adotterrano misure simili per proteggere online il copyright delle opere.
Nonostante la mobilitazione di intellettuali e artisti contrari alla legge, il governo francese ha scelto di andare avanti. L'Hadopi è stata incaricata di sorvegliare la rete e di scoprire autori di download illegali. La normativa prevede un intervento graduale, con tre ammonimenti prima di far scattare la denuncia giudiziaria. "Attenzione il vostro computer è stato utilizzato per commettere azioni, rilevate da processo verbale, che possono costituire un reato" è il contenuto del primo messaggio di avvertimento, che da oggi sarà diffuso agli utenti incriminati. L'email di Hadopi potrà evidenziare la data e l'ora del download illecito, l'indirizzo Ip e il nome del provider, ma senza indicare i titoli delle opere scaricate. Prima di dovere pagare una multa o vedere tagliata la linea Adsl, l'internauta dovrà ricevere un secondo avvertimento, entro sei mesi, per aver scaricato nuovamente video e musica illecitamente. Infine, una nuova infrazione, entro dodici mesi, potrà dar inizio a un procedimento giudiziario.
Molti esperti dubitano che la sorveglianza sarà efficace. Hadopi si concentrerà sulle principali piattaforme di download, ma i pirati più esperti hanno già traslocato verso indirizzi meno facili da controllare. D'altra parte, restano perplessità legali sui futuri procedimenti giudiziari. "L'idea di punire una famiglia francese perché uno dei figli ha scaricato illegamento un file, mi sembra davvero un'aberrazione" ha commentato l'inventore del web, Tim Berners-Lee.
L'accesso alla rete è un diritto fondamentale, protetto da Bruxelles, sebbene qualche giorno fa il Parlamento europeo abbia aperto a sanzioni più dure per chi scarica illegalmente musica e film. Con una risoluzione approvata da 328 voti favorevoli e 245 contrari, l'assemblea di Strasburgo ha chiesto alla Commissione europea di tornare a legiferare sull'applicazione dei "diritti di proprietà intellettuale", rivedendo in senso restrittivo la direttiva 48 del 2004 che esplicitamente escludeva l'azione penale contro i pirati informatici. La risoluzione approvata dal parlamento europeo è stata preparata da Marielle Gallo dell'Ump di Sarkozy. Non è un caso. La Francia vuole allargare l'offensiva lanciata in casa a tutta l'Europa.
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