Il corteo, che ha iniziato il proprio percorso da Piazza della Repubblica, è composto da circa 10mila persone. Ma gli organizzatori dichiarano che "in molti stanno ancora arrivando". Tra le bandiere di partito le più diffuse sono quelle dell'Italia dei Valori e della Federazione della Sinistra, che hanno contribuito, logisticamente ed economicamente, all'organizzazione della giornata. In testa i rappresentanti del Popolo Viola con lo striscione: "Svegliati Italia".
La marcia dei manifestanti si concluderà a Piazza San Giovanni, dove nel pomeriggio sono previsti gli interventi di molte personalità della società civile, da Stefano Rodotà a Concita De Gregorio, da Salvatore Borsellino a Paul Ginsborg. Tanti i cori. Tra i più gettonati: "Berlusconbi a San Vittore", "Berlusconi al capolinea", e "la Costituzione non si tocca"..
E la polemica tra le forze politiche inizia ancora prima del corteo. Sul banco degli imputati il Pd di Pierluigi Bersani. Molti cartelli raffigurano il segretario democratico addormentato sui banchi del Parlamento. A commento, lo slogan: "Non facciamo rumore, il Pd si potrebbe svegliare". Per Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, "è una delle colpe del Pd non contrastare in modo adeguato l'egemonia culturale berlusconiana". Tra gli esponenti politici attesi a Piazza San Giovanni, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Rosy Bindi e Ignazio Marino.
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