Lorenzo è virtualmente campione
Dani Pedrosa, 25 anni, è secondo nel Mondiale a 56 punti
L'iberico della Honda si dovrà
operare: Mondiale "consegnato"
al suo connazionale. Rossi vola
nelle libere davanti a Dovizioso
Nel giorno del ritorno ad alti livelli di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo mette una seria ipoteca sul primo titolo mondiale della sua storia. Circuito di Motegi stregato per Dani Pedrosa, rientrato di prepotenza nella corsa iridata grazie alle ultime quattro gare (due vittorie e due secondi posti) ma ora costretto ad alzare bandiera bianca per colpa di una banale caduta durante le prime libere del Gran Premio del Giappone. Il centauro spagnolo aveva appena cominciato il suo terzo giro quando, all'altezza della curva nove, ha perso il controllo della sua Honda ed è finito a terra.
Costretto a lasciare la pista in barella, Pedrosa si è rotto la clavicola sinistra, riportando pure una forte botta alla caviglia sinistra, anche se i raggi X hanno poi confermato l'assenza di ulteriori fratture. «Cadendo ha riportato la frattura multipla della clavicola sinistra, e ciò richiederà un'operazione per sperare di tornare a correre il più presto possibile, ma non per questa - ha spiegato Michele Macchiagodena, direttore medico MotoGP, ufficializzando l'assenza di Pedrosa nella gara di domenica -. Il ritorno alle corse? Prima sarà necessario sapere quando sarà operato, poi sapremo quando potrà correre».
Macchiagodena non esclude di rivedere Pedrosa in pista in Australia per il Gp del 17 ottobre ma secondo le prime previsioni il centauro spagnolo, che tornerà in Spagna per essere operato, dovrebbe rimanere fermo due settimane. Ipotesi che, se confermata, gli costerebbe sia il Gp di Malesia (10 ottobre) che quello australiano, il tutto a vantaggio di Lorenzo. Con cinque Gp alla fine e 56 punti di vantaggio, lo spagnolo della Yamaha può ormai considerarsi il campione del mondo 2010. Di fatto, anche se Pedrosa dovesse recuperare in tempo per Phillip Island, a Lorenzo basta conquistare 19 punti tra Motegi e Sepang. In altre parole, un secondo posto domenica sarebbe sufficiente a regalargli il titolo visto che è quasi impossibile pensare a un Pedrosa già in sella in Malesia.
Il brutto infortunio del pilota della Honda fa quasi passare in secondo piano il gran ritorno di Valentino Rossi, per la prima volta davanti a tutti nelle libere dal suo rientro in pista. I problemi alla spalla sono stati meno insopportabili del previsto e nell'ultima tornata disponibile il Dottore realizza il miglior crono (1'48"174), beffando Andrea Dovizioso, secondo a 213 millesimi, mentre è staccato di tre decimi netti Lorenzo, terzo. A seguire Casey Stoner, di un soffio più lento, e Ben Spies, mentre per quanto riguarda gli altri italiani in pista Loris Capirossi ha staccato il nono tempo, precedendo Marco Simoncelli e Marco Melandri.
Moto 2, Simon è il più veloce. Terol vola nella 125
Nella Moto2 è Julian Simon il più veloce in 1'54"203, anche se poi lo spagnolo della Mapfre Aspar è finito a terra, in una caduta fortunatamente senza conseguenze. Dietro di lui Toni Elias, a 124 millesimi, e Alex De Angelis mentre nella 125 Nico Terol ha imposto sin da subito il suo ritmo, facendo segnare il crono più basso all'inizio delle libere. Strepitoso 1'59"882 per il pilota della Bancaja Aspar, l'unico capace di abbattere il muro dei due minuti, con Marc Marquez alle sue spalle, staccato di poco più di due decimi.
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