AVETRANA (TARANTO) - Il corpo di Sara Scazzi e' stato recuperato dal luogo dove e' stata trovata, nel podere di proprieta' dello zio, e portato via con un carro funebre. Sul posto decine di persone in lacrime al passaggio del carro con la bara.
Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio ha spiegato che Michele Misseri, lo zio di Sara, ''ha confermato di aver ucciso la povera fanciulla e ha indicato il posto dove il cadavere era stato da lui nascosto; ci ha portati sul posto e, quindi, ci ha consentito di fare i dovuti accertamenti''.
Il luogo in cui e' stato trovato il corpo ''non e' un pozzo, e' una sorta di covo interrato all'interno del suolo con un foro d'ingresso di poche decine di centimetri coperti da rami, foglie e pietre, quindi era praticamente impossibile accertarne l'esistenza, addirittura probabilmente passandoci sopra''.
''Il buco - ha aggiunto - e' stato scoperchiato ed e' stata accertata la presenza di un cadavere'' di sesso femminile ''con i capelli biondi'' che sara' compiutamente identificato ''anche attraverso l'esame del Dna''.
L'interrogatorio in cui lo zio di Sara, ha confessato di aver assassinato la nipote Sara Scazzi ''e' stato secretato''. Lo ha detto il procuratore di Taranto, che non ha voluto fornire alcun particolare sul contenuto dell'atto.
In precedenza erano state rese note le agghiaccianti rivelazioni fatte dallo zio agli investigatori: 'L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era gia' morta'. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti. Prima di ammettere le proprie responsabilità, Michele Misseri ha tentato di continuare a negare quel che aveva fatto ma ha fornito alibi che non hanno retto.
Lo zio ha ucciso Sara, strangolandola dopo aver perso la testa forse per il rifiuto opposto dalla nipote alle sue avance. L'omicida, Michele Misseri, 54 anni, contadino, ha confessato nella tarda serata di ieri dopo ore e ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Era stato convocato in mattinata con la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sorella di Sabrina, la cugina con la quale Sara aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa per andare al mare. Ma alla fine madre e figlia sono state riaccompagnate a casa, mentre Misseri e' crollato sotto le domande degli inquirenti.
Era stato lui, il 29 settembre, a consegnare ai carabinieri il cellulare di Sara , privo di batteria e di scheda sim, dicendo di averlo trovato vicino alle stoppie bruciate il giorno prima in un podere nel quale aveva lavorato per conto terzi. Voleva depistare gli investigatori, ma qualcosa e' andato storto.
E dopo 42 giorni e' finita nel modo piu' tragico anche l'angoscia della famiglia Scazzi. Ieri sera la mamma di Sara, Concetta Spagnolo, che era in collegamento diretto con la trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto?', quando ha capito che la figlia era morta ha preferito abbandonare i riflettori.
Ora c'e' il dolore di un intero paese.
COMANDANTE CC: INDAGINI SU EVENTUALI COMPLICI - La procura di Taranto ha "attività in corso su eventuali complici". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, col.Giovanni Di Blasio, nel corso della conferenza stampa in corso a Taranto. Le indagini sui eventuali complici - ha aggiunto il procuratore Franco Sebastio - sono necessarie "per chiarire aspetti che sono da prendere ancora in considerazione".
LA MADRE ESCE DI CASA E VA VIA SULL'AUTO DEI CARABINIERI - La madre di Sara Scazzi, Concetta Serrano, è uscita poco fa di casa e si è allontanata a bordo di un'automobile civile dei Carabinieri. La donna - il viso provato dalla sofferenza - era accompagnata dai suoi avvocati e non ha parlato con i giornalisti. Fuori dalla casa della famiglia Scazzi vi sono tuttora molte persone, in particolare studenti, compagni di scuola di Sara.
MESSAGGIO DEI COMPAGNI DI SCUOLA: ADDIO PICCOLO ANGELO - "Addio, piccolo angelo": è questo uno dei messaggi lasciati dai compagni di scuola su un cartellone esposto davanti all'abitazione di Sara Scazzi. I compagni di scuola dell'istituto alberghiero "Mediterraneo" di Marugio (Taranto) stamani non sono entrati in classe e hanno deciso spontaneamente di andare ad Avetrana "per dare un segnale di solidarietà alla famiglia di Sara". Sono tre i cartelloni esposti nei pressi della casa della famiglia Scazzi: su uno di questi c'é scritto "La scuola è qui con te. Ti ricorderemo sempre, addio piccolo angelo". Su un altro cartellone i ragazzi stanno mettendo le loro firme. Sul terzo gli studenti hanno scritto "Sara resterai per sempre nei nostri cuori.
INVESTIGATORI: FORSE IN FAMIGLIA INTUITA LA VERITA' - E' possibile che in famiglia avessero maturato sospetti su Michele Misseri in relazione con la scomparsa della piccola Sara. Lo si è appreso da fonti investigative. Il riferimento è a un'intercettazione ambientale nella quale Sabrina Misseri, cugina di Sara e sua inseparabile amica, avrebbe detto durante un litigio con la propria madre: 'se l'è portata lui...'. Una frase - si rileva - che potrebbe non indicare che Sabrina conoscesse come erano andate le cose, ma solo che potesse aver intuito qualcosa.
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