WASHINGTON - Attaccano il bambino alla parete con il nastro adesivo, vicino alla presa della corrente, e lo fotografano ridendo, mentre lui piange disperato. È successo nella città di Lincoln, Nebraska, dove una madre ha torturato per divertimento, insieme con il suo fidanzato, il proprio figlio di 22 mesi. I due, appena tornati da una festa, erano alticci e su di giri. Il ragazzo, Corde Honea, 19 anni, tanto per cominciare ha attaccato al muro con lo scotch il biberon, troppo in alto perché il bambino potesse prenderlo, e si è divertito a fotografare il piccolo che piangeva disperato sforzandosi di arrivarci. Poi ha incollato le manine del bambino con lo scotch. E alla fine, sempre con lo scotch, ha immobilizzato le braccine del piccolo e lo ha attaccato alla parete: mentre il bambino piangeva, i due scattavano fotografie. La madre Jayla Hamm, 18 anni, assisteva divertita a queste atrocità, senza aiutare il piccolo, anzi facendosi fotografare accanto a lui.
LA CONDANNA - La polizia ha scoperto le crudeltà della coppia grazie alla segnalazione di un amico, al quale erano state mostrate le scioccanti fotografie, che sono state sequestrate dalle autorità e che adesso sono state diffuse. Il giudice Paul Hamm Korslund ha condannato la madre a 10 giorni
Un'altra foto del piccolo
in carcere (da scontare in 5 fine settimana distinti) e a due anni di libertà vigilata. Il fidanzato è stato invece condannato dai 36 ai 60 mesi di carcere per abuso su minore. Il giovane era già stato in prigione per furto con scasso e per il possesso d'arma da fuoco rubata. «L'hanno fatto per divertimento: pensavano che fosse una cosa buffa», ha riferito il capo della polizia. Prima della condanna Honea ha detto al tribunale: «Non riesco a capire cosa sia successo in questi giorni. Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni. Non posso credere di aver fatto queste atrocità». Il bambino per ora resterà con lei, ma sotto la supervisione dei servizi sociali.
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