Tre catanesi vincono l'ironico premio con uno studio sul lavoro: promozioni casuali fanno bene all'azienda
L'obiettivo del capo è migliorare i risultati aziendali? La risposta è distribuire ai sottoposti promozioni assolutamente «a caso», anziché per merito, competenze o conoscenze. Sembra assurdo, ma è tutto testimoniato: la tesi è il cuore della ricerca di Alessandro Pluchino, Andrea Rapisarda e Cesare Garofalo dell'Università di Catania, che hanno dimostrato per la prima volta con un modello matematico il «principio di Peter» enunciato negli anni '60, secondo cui «in ogni gerarchia, un dipendente tende a salire fino al proprio livello di incompetenza». Qualcuno storcerà il naso all'idea, di sicuro apprezzata dagli organizzatori del prestigioso IgNobel, che giovedì sera ha conferito ai tre italiani il premio «per il Management».
«Abbiamo anche studiato possibili strategie per evitare gli effetti negativi del fenomeno - da Boston, dove si è tenuta la cerimonia di consegna del premio organizzato dalla rivista Annals of Improbable Research e sponsorizzato dall'Università di Harvard - Per quanto possa sembrare paradossale, una strategia che promuova ai ranghi superiori in maniera casuale sembra dare dei buoni risultati ed aumenta l'efficienza dell'organizzazione».
Contrariamente ai Darwin Awards, il cui scopo è puramente di intrattenimento, e nonostante il richiamo bonario ai più celebri riconoscimenti svedesi, lo scopo degli Ig Nobel è quello di attrarre l'interesse del pubblico sulla scienza, come testimonia lo slogan «la scienza che fa prima ridere poi pensare». Studi incredibili, ma rigorosamente veri, ai quali gli organizzatori sperano di dare visibilità per «raggiungere un pubblico ancora più vasto anche al di fuori dell'ambito strettamente scientifico».
Ed è in questo spirito che i tre italiani hanno accettato di andare a ritirare il loro premio in una serata di pura goliardia insieme ai loro colleghi a cui bisogna riconoscere il merito per altre scoperte davvero curiose. L'elenco dei vincitori dell'edizione 2010 lascia senza parole: il premio per l'Ingegneria e' andato a quei ricercatori della Zoological Society di Londra e dell' Instituto Politecnico Nacional della Baja California che hanno studiato un elicotterino telecomandato per raccogliere il muco delle balene al fine di studiarne le malattie respiratorie.
C'è invece chi ha concentrato l'interesse dei suoi studi sull'uomo, dimostrando quanto può giovare una breve corsa sulle montagne russe a chi soffre di asma. E ancora, chi vive in climi meno temperati del nostro sarà riconoscente ai ricercatori neozelandesi secondo i quali si scivola meno sul ghiaccio se d'inverno si indossano le calzette «sopra» e non dentro le scarpe. Tra i premiati più divertenti figurano un gruppo dell'Università di Bristol, per aver documentato scientificamente la pratica del sesso orale fra i pipistrelli, e i ricercatori della Keele University, in Gran Bretagna, per i quali imprecando si sopporta meglio il dolore.
Ma la «pura stranezza» viaggia insieme all'attualità: un premio speciale è stato attribuito alla Bp per aver «smentito la vecchia convinzione che acqua e olio non si mescolano» e un riconoscimento per l'Economia altrettanto «amaro» ai manager di Goldman Sachs, AIG, Lehman Brothers, Bear Stearns, Merrill Lynch, e Magnetar per aver creato e promosso - come spiega la motivazione ufficiale - «nuovi metodi per investire il denaro».
«Siamo molto contenti del premio, anche se la cosa ci ha sorpreso molto all'inizio ed è arrivata in modo assolutamente inaspettato hanno affermato i tre ricercatori italiani - Nonostante la facile ironia che può suscitare a prima vista, un Ig Nobel è un premio abbastanza ambito ed è seguito da un pubblico molto vasto, visto che si tratta di 10 vincitori ogni anno su 6-7000 nomination».
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