concorso esterno in associazione mafiosa. La Procura di Catania ammette
l'interessamento di Ciancio al centro commerciale oggetto dell'inchiesta di cui
parlò anche Report nel 2009
CATANIA - La Procura della Repubblica di Catania avrebbe iscritto nel registro
degli indagati Mario Ciancio Sanfilippo, editore del quotidiano La Sicilia.
L'accusa a suo carico, concorso esterno all'associazione mafiosa. E' quanto
scrive Il Fatto quotidiano. Dell'inchiesta su Ciancio, ex presidente della Fieg
e consigliere d'amministrazione dell'Ansa, si era interessata anche la
trasmissione Report, nel marzo 2009.
L'indagine sull'editore si è innestata su un precedente fascicolo aperto dalla
Procura e riguardante la costruzione di un centro commerciale "Auchan" a
Catania. Nel fascicolo, aperto all'inizio dello scorso anno, sono confluiti
anche dichiarazioni di Massimo Ciancimino sull'acquisizione di una quota del
pacchetto azionario del Giornale di Sicilia di Palermo da parte di Mario
Ciancio, nel quale avrebbe avuto un ruolo l'ex sindaco del capoluogo regionale
siciliano, e la restituzione all'editore di oggetti d'arte che erano stati
rubati nella sua abitazione.
La Procura sta valutando anche la pubblicazione su La Sicilia di un comunicato
sulla nomina del nipote incensurato del boss Ercolano alla guida della sezione
catanese della Federazione autotrasportatori e di una lettera dal carcere di
Vincenzo Santapaola, figlio del capomafia Benedetto.
Da parte sua, la Procura catanese, premettendo che "le notizie sulle inchieste
non si commentano, perché coperte da segreto istruttorio", ma per evitare che
"il silenzio possa essere scambiato per reticenza",
conferma in una nota l'esistenza di un'inchiesta su un centro commerciale nel
capoluogo etneo "al quale era interessato anche Mario Ciancio". Inchiesta,
aggiunge la Procura, "alle battute conclusive e che è prevedibile avrà la sua
conclusione nei primi mesi del 2011".
"Appartiene alla normalità delle Procure - spiega ancora la nota - l'avvio di
indagini allorché si ha notizia di fatti che, anche solo in linea teorica,
possano interessare la giustizia penale e allo svolgimento delle indagini
consegue l'obbligo di legge della iscrizione dei nominativi ai quali l'indagine
è riferita, senza che pertanto possano trarsi conclusioni fino a che l'indagine
stessa non è conclusa".
con Repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento