L'equipaggio è rimasto a bordo nonostante i motori siano ancora fermi e il
rimorchiatore salpato dall'isola di Creta per trainare la portacontainer Jolly
Amaranto in salvo raggiungerà la nave solo tra parecchie ore
Egitto, nave italiana alla deriva stabilito contatto col rimorchiatore La
Jolly Amaranto della Ignazio Messina
Le condizioni meteo in lieve miglioramento fanno sperare sulle operazioni di
salvataggio dell'equipaggio del traghetto "Jolly Amaranto", in balia delle onde
da mezzogiorno di ieri, con i motori fermi, a una cinquantina di miglia dalle
coste dell'Egitto. La speranza ha le forme di un gigantesco rimorchiatore
Smith, società specializzata nelle operazioni di recupero, partito ieri sera
dall'isola di Creta e che sarà al fianco del traghetto intorno alle 18 di
questa sera. Il contatto radio fra le due imbarcazioni è stato già stabilito.
Intanto, l'equipaggio della Jolly cerca di individuare il guasto in sala
macchine.
Sarà questo l'unico mezzo in grado di affiancare il traghetto e di consentire
le operazioni di trasbordo dell'equipaggio. Inutili, finora, tutti gli altri
tentativi di soccorso. La petroliera greca che era a poche centinaia di metri
di distanza dalla nave italiana se n'è già andata non potendo intervenire. Non
è invece arrivata la nave veloce della Marina Militare egiziana, che era stata
annunciata in partenza ieri sera. Si è mossa soltanto questa mattina. Bloccati
anche gli elicotteri, per le continue e violente raffiche di vento.
Alla task force per l'emergenza, organizzata dalla Messina al terminal
portuale di Genova l'apprensione è palpabile. "Siamo in contatto costante con
il comandante Gatto – spiega il consigliere delegato Andrea Gais – Le
condizioni del mare sono leggermente migliorate, ma continuano a essere
proibitive, con onde alte sei-sette metri. L'equipaggio resiste, ma è
oggettivamente provato dalla situazione".
con Repubblica.it
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