TORINO - L'emozione è stata talmente forte che Andrea Agnelli è sceso negli spogliatoi alla fine della partita, cosa che non fa quasi mai. "Avete giocato da Juve e vi ringrazio", ha detto il presidente ai suoi giocatori, emozionato ai limiti della commozione. Ci sono partite che segnano delle stagioni, vincere contro la seconda in classifica a dodici secondi dalla fine può provocare degli effetti di lunga durata. "Più che una svolta, è una garanzia per il futuro" ha detto Delneri, che è stato il primo a credere che la Juve potesse competere per lo scudetto: da quando ha maturato questa convinzione, se n'è fatto predicatore fino a convincere anche i più scettici. Da domenica sera, infatti, anche i giocatori si sentono competitivi ai massimi livelli, senza più remore e senza più prudenze anche se, come osserva il sempre realista Chiellini, "il Milan sta facendo un campionato a parte". Però la Juventus il Milan l'ha battuto: "E infatti questo ci fa credere che possiamo essere al loro livello. Di sicuro, siamo contenti di quello che stiamo facendo".
I bianconeri non perdono, coppe comprese, da quindici partite consecutive. Hanno battuto la prima e la seconda in classifica e se il loro cammino è stato zavorrato da troppi pareggi, Delneri è convinto che non ci sia nulla da rimpiangere e molto da sperare. "Generalmente, quando si vince all'ultimo secondo si chiama fortuna. Ma per me stavolta si chiama abilità:
è stata la dimostrazione che siamo una squadra vera, che non smette mai di credere in quello che fa. Perciò dico che questa vittoria è una garanzia per il futuro: se fino ad ora ragionavamo partita per partita, adesso pensiamo a motivazioni di più lunga durata. È un risultato che non segnerà la stagione, ma un momento di credibilità e crescita sì. Se il Milan è davanti a noi è perché ha rinforzato
Nessun commento:
Posta un commento