domenica 12 dicembre 2010

Regali Natale: DAL RICICLO AL SEGRETO DI UNA VERA SORPRESA: COSA FARE (e non) PER NATALE

Il galateo del regalo

Lei non doni cravatte e pullover? I parenti? Meglio chiedere prima. La cosa
più importante è il biglietto: se è bello, personale e scritto a mano il regalo
è secondario

MILANO - Ci siamo, inizia il conto alla rovescia, cresce la frenesia
natalizia: il regalo giusto, che abbia un prezzo abbordabile, che renda felice
chi lo riceve, che faccia sentire il donante il protagonista di un colpo andato
a segno. I doni sbagliati offendono, fanno sentire non capiti e non amati.
Inutile che la nonna intellettuale si ostini a regalare i libri indimenticabili
della sua adolescenza alla nipote dislessica: utilissimo lo stesso libro
audiovisivo. In questo bulimico scambio di strenne ci sono sempre alla base
sensibilità e amore.

In tempi di famiglie allargate e di amori liberi c'è sempre qualcuno che ha
più disponibilità dell'altro: la signorina ricca, che riceve dal padre anelli
di brillanti, esulterà quando il fidanzato povero si presenterà all'appello con
un enorme anellone, chiaramente falso, o con una fedina d'argento sbalzata,
sussurrandogli parole d'amore e fedeltà che valgono più di ogni oggetto. Molte
volte i regali vengono dimenticati, ma i biglietti che li accompagnano
rimangono agli atti. Le donne ricordano con più gioia una frase giusta che il
numero delle rose che la accompagnano. Il vecchio professore che ha fatto
laureare lo studente sarà felicissimo di essere ricordato con dei biscotti
fatti in casa dalla mamma, basta che il suo allievo scriva per lui parole colme
di gratitudine. Il Natale è diventato uno scambio compulsivo di oggetti, sta a
noi tramutarlo in un atto d'amore e eleganza.

1La prima regola per dribblare ogni problema è chiedere, con molto anticipo
perché riesca a sorprendere, cosa desidera il destinatario. Nonne, nonni, papà
e mamme è meglio si comportino così.
Se il soggetto è giovane non sperare che ciò che piaceva da morire l'anno
prima sia ancora di attualità adesso. Fra le cose più pratiche c'è il danaro,
ma non si può né incartare, né infiocchettare, se si riesce a carpire il
desiderio è più allegro.

2Mariti, fidanzati, compagni. Se una donna è accorta saprà sempre cosa gli può
servire. L'importante e che non faccia un dono con impressa la propria
personalità. Non c'è niente di peggio di quegli uomini che girano con cravatte,
pullover, sciarpe, che assomigliano a lei e non al gusto di lui.

3 Mogli e amanti. Da sempre è il grande problema. I commendatori degli anni
'60 regalavano due cose di uguale valore economico, in modo che un pettegolezzo
di troppo non gli rovinasse la vita. Le donne tendono a dire cosa vogliono per
cui il problema natalizio maschile, di chi ha una vita fiorente di affetti, è
più la perdita di tempo e di danaro che quella del dubbio.

4 I ricchi moderni hanno tutti un gioielliere di fiducia che risolve ogni
problema. Basta andare a trovarlo con una lista o farsi mandare i pacchetti in
ufficio perché tutta la famiglia sia coperta... di brillanti. A Milano il
gioielliere prediletto dagli abbienti è Sabbaddini, a Roma è Bulgari, a Venezia
si muovono per andare da Codognato. Ogni diamante è un investimento che in un
momento di crisi economica è anche un bene rifugio. Quanti diamanti riceveranno
le signore?

5 In questa nevrosi da scambio particolare attenzione devono fare i genitori
separati-divorziati. Se i pargoli sono piccoli il regalo sarà comune: niente
scambi, inconsci, dono-affetto.

6I regali non sono sempre una gioia. A volte possono essere anche un
imbarazzo. Un regalo troppo grande può avere il sapore della corruzione. La
persona che lo riceve diventerà un grande personaggio se lo rimanda al
mittente.

7Riciclo, ovvero donare una cosa che si è ricevuta. È il dono più difficile da
fare perché non deve avere un'aria riciclata, ma pensata. Impossibile regalare
un cappello di lana con pon pon alla vecchia zia a cui saranno adattissimi
invece i guanti neri che avete ricevuto. Perfetto però il pon pon per la nipote
sedicenne.

8 Il massimo dell'eleganza è dichiarare il riciclo. Pochi ne hanno il
coraggio, ma se il regalo è bello piace lo stesso.

9Ricordatevi che se il biglietto è bellissimo e vergato a mano il regalo può
essere un'inezia.

10Come già sapete la festa è faticosa, non resta che augurarvi: buon Natale.

con corriere.it

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