domenica 12 dicembre 2010

Roma: scoperta la banda del sonnifero

Scoperta organizzazione che circuiva gli stranieri e offriva loro vino drogato
per poi rapinarli

ROMA - Selezionavano le vittime - soprattutto turisti stranieri - e con fare
amichevole le approcciavano. Una volta guadagnata la loro fiducia le portavano
a passeggiare nei pressi del Parco di Colle Oppio, e offrivano loro del vino
contenente del sonnifero. Era questa la tecnica collaudata della banda del
sonnifero che da tempo agiva nella Capitale - una cinquantina i malcapitati
derubati -, ma qualcosa è andato storto e il 13 novembre scorso la polizia ha
trovato un turista statunitense morto, forse stroncato (per ora è solo un
sospetto) dagli effetti del «benzodiazepine» aggiunto al vino.

LADRI INDISTURBATI - Al termine di una indagine complessa, nella notte tra
venerdì 10 e sabato 11 dicembre gli agenti del commissariato Celio hanno
arrestato due persone. Una terza, identificata dalla polizia, è attualmente
ricercata. Ma potrebbero esserci altri malviventi coinvolti
nell'organizzazione. Su di loro pende la minaccia di un processo anche per
omicidio preterintenzionale: questa l'imputazione che scatterebbe, infatti, se
gli esami tossicologici sul corpo del giovane americano deceduto a Colle Oppio
confermassero l'avvenuto avvelenamento.
La banda aveva messo a segno almeno 50 colpi, per lo più ai danni di
omosessuali incontrati nella vicina Gay Street del Celio: quando le vittime
perdevano i sensi, i ladri agivano indisturbati, derubandole di tutto.

LA VITTIMA - Il 13 novembre però lo scenario si è complicato. Nel Parco di
Colle Oppio gli agenti hanno infatti trovato il cadavere di un turista
statunitense. La vittima, rimasta senza identità per quasi dieci ore, è stata
poi identificata nella tarda serata di quello stesso giorno dagli agenti del
Commissariato Celio. Anche in questo caso era stata derubata di tutti gli
averi. Di fronte all`ennesimo episodio, sfociato nella morte della vittima, gli
investigatori del Commissariato Celio hanno iniziato ad ipotizzare una pista
«seriale», mettendo in correlazione tutti gli episodi denunciati. A questo
punto gli investigatori hanno messo in atto un piano basato su appostamenti in
vari punti della zona, in cui ha giocato un importante ruolo la collaborazione
dei commercianti e degli altri frequentatori abituali della zona, fino a
sorprendere dopo alcune sere fa due persone, poi identificati per cittadini
rumeni ed egiziani. I due sono stati bloccati nei pressi di un locale della
zona generalmente frequentato da turisti con una bottiglia contenente del vino,
che tentavano di offrire a diversi turisti stranieri.

L'INDAGINE - Ad attirare l`attenzione degli agenti è stato un dettaglio: i due
non bevevano mai dalla bottiglia. La stessa bottiglia era stata nascosta in una
fioriera nei pressi di un locale nei pressi del Colosseo, verosimilmente in
attesa di essere recuperata una volta «agganciata» l`ennesima vittima
all`interno del locale nel quale i due trascorrevano la serata. Dopo qualche
ora la conferma dei sospetti degli agenti. I due sono infatti usciti dal locale
in compagnia di un turista svizzero al quale hanno fatto bere il vino contenuto
nella bottiglia. Pochi minuti e la vittima ha iniziato a barcollare
visibilmente, fino ad essere «scortato» dai due verso il parco di Colle Oppio
lì mentre uno dei due faceva da palo, l`altro sottraeva gli effetti personali
alla vittima. I due sono stati però bloccati dagli agenti del Commissariato ed
arrestati per rapina aggravata in concorso. Un terzo soggetto è stato
identificato ed è attualmente ricercato. Nel corso delle indagini, coordinate
dal Sostituto Procuratore dr. Marcello Monteleone presso la Procura della
Repubblica di Roma, si è rivelata preziosa la collaborazione dei commercianti
della zona. Sono circa 50 i casi al vaglio degli investigatori.

con corriere.it

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