LA RICERCA - Per cinque anni i neuroscienziati della University of Technology di Sydney, Australia, hanno registrato con appositi sensori le attività del cervello di 30 persone adulte, dai 21 ai 65 anni, nel corso di incontri di psicoterapia di coppia e individuali per un totale di 180 ore di analisi. Tra i pazienti analizzati, la maggioranza mostrava di soffrire di stati ansiosi. Oltre agli elettrodi posizionati sulla testa dei pazienti per monitorare le onde delle aree del loro cervello, è stato usato l'elettrocardiogramma per seguire i movimenti del cuore, e anche un particolare apparecchio legato a un dito per registrare i cambiamenti a livello epidermico, segnalando la conduttività della pelle per poter localizzare perfettamente il momento in cui i pensieri delle coppie coinvolte erano allineati.
DUE IN UNO - Ed è proprio questo il momento più interessante di tutta la ricerca: in questo istante unico infatti qualcosa cambia nel cervello delle due persone che stanno interagendo tra loro, a livello del lobo parietale, che entra in azione e che permette dunque di essere analizzato ancor più profondamente. A sorpresa, nelle coppie innamorate tra loro, il tracciato dei movimenti neuronali del lobo parietale tendeva a coincidere. Ma tale tracciato finiva per somigliare e spesso sovrapporsi anche nel rapporto tra psicoterapeuta e paziente nel corso della seduta di analisi, una volta raggiunto un buon grado di intimità. A questa simbiosi si accompagnavano anche, nel caso degli incontri psicologici, cambiamenti nella gestualità e nella fisicità del paziente, che, raggiunta la sintonia con il dottore, si mostrava più rilassato, migliorando dunque lo stato ansioso di cui soffriva. Raggiunto questo momento unico in cui i cervelli dei due diventano un tutt'uno, «possiamo leggere i cervelli gli uni degli altri in una modalità più profonda, il cosiddetto sesto senso», sostiene la ricercatrice Trisha Stratford, che ha guidato lo studio. Le sue scoperte aprono molte strade nello studio di nuove modalità di comunicazione tra dottore e paziente, tra amanti, ma anche a scuola, per esempio tra insegnante e alunno, per riuscire a migliorare le prestazioni scolastiche delle classi attraverso una nuova e spesso insperata empatia.
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