venerdì 5 settembre 2008

La Rete del Grillo: "LA NUOVA ITALIA DEI COMUNI"

LA RETE DEL GRILLO
    Blog Blog Iscriviti La Settimana Help Contattaci 05/09/2008
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Il post di Beppe Grillo
LA NUOVA ITALIA DEI COMUNI
Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo sono due piccoli comuni che hanno vinto una battaglia contro l'esercito americano. Il raddoppio della base statunitense a Vicenza ha subito un arresto. I due comuni hanno bloccato la costruzione delle nuove caserme per alloggiare i militari. Una legge regionale fissa i limiti di edificabilità nelle aree agricole. Se fossero state costruite le 215 case previste per i soldati americani, gli abitanti non avrebbero potuto costruire più nulla per 10 anni. ... [continua]


Il miglior commento

DELIRIO

di Maurizio Dati (Voti: 85)
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Se racconti un'idea di un politico nessuno ci crede. Se informi di una proposta di un politico nessuno si fida. Quando parli alla gente di una legge, di un decreto, di una iniziativa parlamentare, si voltano tutti dall'altra parte.
Un comico, da anni e anni, con le sue contraddizioni, i suoi limiti, la sua spontaneità e la sua impulsività sta informando, distribuendo notizie, dando la possibilità di scrivere e confrontarsi, anche se limitatamente in un grande blog. Un comico ha proposto dieci soluzioni per ogni problema individuato.
Non è qualunquismo questo. Eppure hanno definito milioni di persone "qualunquisti".
A quel comico hanno detto di tutto, lo hanno offeso, calunniato, attaccato, oscurato, infangato. Anche noi a volte ci incazziamo.
Ma la gente non si è girata da quell'altra parte, non se n'è andata. MOLTISSIMI LO HANNO ASCOLTATO, molti hanno firmato per lui e con lui, tantissimi ogni giorno si collegano e stanno qui.
Un pazzo imbocca l'autostrada contro mano e trovatosi di fronte molte auto che rischiavano di investirlo esclamò: "ma questi sono tutti pazzi. Sono contromano e rischiano di travolgermi". Ma era lui il pazzo.
Un nano ha imboccato contromano l'Italia e il nostro futuro. Eppure è convinto di essere sano di mente e tutti noi siamo dei pazzi che guidano contromano.
Quel nano ha in mano il comando delle tv e della informazioni. E tutti credono ogni giorno che i pazzi siamo noi. Eppure siamo tanti e non siamo qualunquisti.

Lettere dalla Rete

RINEGOZIARE I MUTUI. UN PAIO DI CONTI

di A. B.

Ciao,
qualche giorno fa ho ricevuto una busta (bella piena) dalla mia banca (la "b" minuscola è voluta...). Mi informavano della possibilità, grazie al provvedimento del governo (anche quì, la "g" è minuscola...), di rinegoziare il mutuo che ho contratto (tra l'altro, mi sono chiesto del perché si usa lo stesso verbo sia per i mutui che per le malattie...) per l'acquisto della mia prima casa.
Devo dire che, dopo aver sentito in TV di questo provvedimento, un po' sopra ci ho pensato. La mia rata non è elevatissima, ma ricopre all'incirca la metà del mio stipendio (sono un artigiano e lavoro circa 12 ore al giorno). Oltre ai vari moduli per l'adesione (che la banca si porti avanti con il lavoro?) ho trovato anche uno specchietto (di cui riporto una copia in allegato) dove viene mostrato cosa accadrà al mutuo in caso di rinegoziazione.
Se ci fermassimo a metà del foglio, la cosa potrebbe essere interessante, ma se proseguiamo, si può comprendere facilmente come, allo stato attuale dei tassi, alla fine del mutuo attuale, io mi ritroverei a pagare ancora circa 85.000€, pari a 340 rate, cioé altri 28 anni. In pratica, appena finito di pagare il mutuo, ne comincio con un altro. E QUESTO SOLO SE I TASSI NON AUMENTANO!
In pratica, oltre ai 100.000€ che la banca mi ha prestato, io mi ritroverei a dargliene (nell'arco dei 30 anni) altri 100.000€ circa di interessi sul mutuo più altri 46.000€ per gli interessi maturati sul conto accessorio. In totale fanno poco meno di 250.000€, ovvero 2,5 volte quello che mi è stato prestato.
Senza contare le spese accessorie (assicurazione sulla casa, obbligo a mantenere attivo il conto corrente, ecc...).
Il tutto per una casa che ne vale, se va bene, la metà (ed il mercato, a quanto si dice, comincia a contrarsi).
In poche parole, se i tassi scendono, le banche guadagnano quanto guadagnerebbero con i tassi variabili. Se rimangono stabili sui livelli attuali, le banche guadagnano un po' di più, se invece i tassi saliranno ancora, le banche avranno trovato la gallina dal culo d'oro.
Una volta, si dice, era la sinistra a fare gli interessi delle banche, oggi sembra siano diventate bipartisan.
Bah.


NUOVO PONTE SUL CANAL GRANDE

di F. F.

Caro Beppe,
in questi giorni, sui quotidiani, si è fatto un gran parlarea proposito della mancata inaugurazione del quarto ponte sul Canal Grande a Venezia.
Il ponte, disegnato dal famoso architetto Santiago Calatrava e commissionato dal Comune di Venezia, avrebbe dovuto essere inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 18 settembre pv. Tuttavia, le proteste dei disabili che si son visti discriminati da un ponte totalmente inaccessibile, e che minacciavano di manifestare il loro disappunto, hanno indotto Cacciari ad annullare in toto qualsiasi evento inaugurale.
I quotidiani, che hanno riportato gli sfoghi di Calatrava, di Cacciari, di Galan e persino del Patriarca, hanno parlato di disabili rompiscatole, di impossibilità di rimuovere dei manifestanti disabili, di veneziani incapaci di accettare un'opera moderna nella loro città...
Tutti, ma proprio tutti, hanno perso di vista (o deliberatamente ignorato ) il vero punto dolente: quel ponte viola come minimo tre leggi dello Stato Italiano (104/92, 503/96e 67/06) e finanziandolo con denaro pubblico, il Comune di Venezia ha commesso un illecito.
Per aggiungere beffa al danno, quello stesso ponte che viola l'articolo 3 della nostra Costituzione, si chiamerà "ponte della Costituzione". Ma, in questo caso, forse ha ragione un mio amico che sostiene che abbiamo capito male e il nome proposto sarà "ponte della sana e robusta costituzione"...
Il 18 settembre, Napolitano saràcomunque presente a Venezia, per i festeggiamenti del cinquantenario dell'aeroporto Marco Polo. Prevedendo un suo "giro turistico" anche in zona ponte della Costituzione, si sta programmando una manifestazione di protesta civile. Vorremmo, comunque, che non si trattasse di una manifestazione di disabili che protestano per le barriere architettonico-sensoriali, ma piuttosto di una manifestazione di cittadini che protestano per il mancato rispetto delle leggi dello Stato Italiano, proprio da parte di chi dovrebbe dare il buon esempio, in quanto pubblico ufficiale.
E' necessario che si capisca che non sono solo i disabili ad essere discriminati dalle barriere, ma anche i genitori con passeggini, i viaggiatori coi trolley, gli anziani con difficoltà di deambulazione e chi più ne ha più ne metta.
L'ovovia che è stata progettata per il superamento delle barriere, non è che una brutta toppa non solo inutile (ci mette 17 minuti a coprire il percorso, contro i 4 minuti di un traghettino), ma addirittura, essa stessa discriminante in quanto adoperabile solo da un disabile su carrozzella e non da una mamma con carrozzino.
Per questo motivo sarebbe bene che a manifestare il proprio dissenso al finanziamento pubblico di una simile opera (nb. al finanziamento NON all'estetica) sono dei cittadini italiani e non un manipolo di disabili rompiscatole.
Una cittadina italiana che, oltre ad essere lavoratrice, moglie e madre è, incidentalmente, anche cieca


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