lunedì 26 maggio 2008

Bagnasco: risposte in tempi brevi | Il presidente della Cei al governo: «Agire su rifiuti, salari e famiglie»

Bagnasco: risposte in tempi brevi
«Agire su rifiuti, salari e famiglie»
Poi il no ai ghetti per gli immigrati
Angelo Bagnasco presidente della Cei e Arcivescovo di Genova


CITTA' DEL VATICANO
«Esprimere liberamente la propria fede, partecipare in nome del Vangelo al dibattito pubblico, portare serenamente il proprio contributo nella formazione degli orientamenti politico-legislativi, accettando sempre le decisioni prese dalla maggioranza: ecco ciò che non può mai essere scambiato per una minaccia alla laicità dello Stato»: così il presidente della Conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco aprendo i lavori dell'assemblea generale della Cei.

Nel richiamare le parole recentemente pronunciate dal Papa negli Stati Uniti sul rapporto tra Chiesa e Stato, Bagnasco, nella sua prolusione che cade, peraltro, all'indomani di un intervento sulla laicità dell'ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema, ha affermato: «La Chiesa non vuole imporre a nessuno una morale "religiosa": infatti essa enuncia da sempre - insieme a principi tipicamente religiosi - i valori fondamentali che definiscono la persona, cuore della società».

Ma l'intervento del numero uno dei vescovi è stato a tutto campo. «Non possiamo ora, nella nuova situazione - ha detto- non sperare che in tutti vi sia una più forte responsabilità in ordine all'affronto dei grandi problemi che affliggono il Paese, e ai quali bisogna saper dare ora risposte sagge ma anche sollecite: non tanto nell'interesse dell'una e dell'altra parte politica o componente sociale, ma anzitutto per il bene comune della nazione». «Vorremmo per un istante, e in nome della nostra specifica responsabilità - ha proseguito - insistere sul fattore tempo, che anche moralmente è un elemento decisivo in ordine ad una politica buona: ci sono lungaggini e palleggiamenti che, oltre ad essere irrazionali e autolesionistici, offendono i cittadini, che attendono risposta in ordine ai beni che sono essenziali alla vita e alla dignità umana».

Quindi il cardinale si è soffermato sui nodi principali che attendono di essere sciolti a cominciare dalla questione dei rifiuti in Campania: «Oltre al problema gravissimo e urgente dei rifiuti urbani della Campania - ha detto Bagnasco - per la cui soluzione all'intervento delle pubbliche autorità deve corrispondere la responsabile collaborazione delle popolazioni, una serie di attese si apposta sul fronte degli stipendi e delle pensioni, per una difesa reale del potere d'acquisto, un'altra serie riguarda la famiglia: dall'emergenza abitativa alle iniziative di sostegno della maternità».

Bagnasco ha espresso tutte le preoccupazioni della Chiesa sul tema della sicurezza. Secondo il presidente della Cei, occorre «evitare, per questi nuovi venuti e le loro famiglie, il formarsi di enclave a loro destinate che, se in un primo momento potrebbero apparire una soluzione emergenziale, diventano presto dei ghetti non tollerabili. A chi vuole stabilirsi in Italia - spiega - si deve arrivare a proporre un patto di cittadinanza che, mettendo in chiaro diritti e doveri, non ricerchi scorciatoie illusorie».

la Stampa

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