Torino: Comune, "Contributi a chi dà casa ai ROM"
Il Comune offre contributi ai privati per sistemare 60 famiglie. Coinvolti anche i rom che hanno un lavoro e mandano i figli a scuola, I fondi arrivano dal ministero della solidarietà
Il Comune offre contributi ai privati per sistemare 60 famiglie. Coinvolti anche i rom che hanno un lavoro e mandano i figli a scuola, I fondi arrivano dal ministero della solidarietà
di Diego Longhin
Il modello è quello di Locare, l´agenzia creata dall´assessore Roberto Tricarico, e il progetto, approvato dal ministero, è firmato anche dagli assessori all´Assistenza, Marco Borgione, e alle Periferie, Ilda Curti. Il privato disposto ad affittare l´appartamento riceverà un contributo di 3 mila euro oltre la garanzia, in caso di morosità, dell´intervento dell´amministrazione pronta a coprire fino a 18 mesi di pigione attraverso un fondo rotativo. Non tutti i romeni e i rom, però, potranno approfittarne: «Il principio è che non si può trattare tutti allo stesso modo - spiega l´assessore Borgione - basta con l´assistenzialismo fine a se stesso. Solo chi si dimostra impegnato in un serio processo di integrazione ha diritto di poter cogliere questa occasione». Ecco perché Palazzo Civico ha posto i paletti del lavoro e dell´istruzione dei figli. «Esistono già famiglie in questa situazione - dice Borgione - ed è giusto che il pubblico le aiuti a trovare una casa, anche perché sono nelle condizioni di poter pagare un affitto ma non hanno una residenza, vivendo in baracche o in aree di sosta, e non possono fare domande per le case popolari».
Con questo progetto (ci deve essere ancora il via libera del Consiglio) il Comune vuole diminuire la presenza di nomadi nelle catapecchie lungo le sponde dello Stura. Già individuate le prime venti famiglie, quelle seguite dalle associazioni di volontariato e dall´assistenza sociale. Con i fondi stanziati da Roma, su iniziativa dell´ex ministro Paolo Ferrero, la giunta guidata da Sergio Chiamparino conta di dare un aiuto ad una sessantina di nuclei. «L´aspetto più importante - spiega Tricarico - è che si va sul mercato, che non si ricorre alle case popolari ma si cerca di stimolare l´incrocio tra una domanda ed un´offerta di case che di fatto già esiste. È un progetto innovativo che fonda le radici nell´esperienza dell´agenzia Locare, progetto che dovrebbe essere apprezzato anche dal nuovo ministro Maroni». Dopo la firma del contratto i privati e i romeni non saranno lasciati soli. Le associazioni che seguiranno le famiglie, Valdocco e Stranaidea, seguiranno i nuclei e cercheranno di contenere i conflitti che si potrebbero creare negli stabili e tra i proprietari e gli inquilini.
(15 maggio 2008)
la Repubblica
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