sabato 23 agosto 2008

Biografia del giorno: Kenneth Arrow

Giorno per giorno i profili di star, miti e personaggi famosi che si sono meritati un posto nella nostra storia oggi: 23/08/08 » S. Rosa di Lima
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Kenneth Arrow 23 agosto 1921
Terremoti intellettuali economici

Kenneth Arrow
Kenneth Joseph Arrow nasce a New York il 23 agosto 1921. L'economista statunitense è insieme a John Hicks vincitore del Premio Nobel per l'Economia nell'anno 1972, grazie ai loro contributi pionieristici apportati alla teoria dell'equilibrio economico generale e alla teoria del benessere.

Frequenta prima la Townsend Harris High School poi il City College di New York dove si diploma nel 1940. Perfeziona gli studi alla Columbia University dove consegue un master 1941. Interrompe gli studi a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale: Kenneth Arrow è ufficiale del servizio meteorologico nell'esercito degli Stati Uniti, dal 1942 fino al 1946.

Torna alla Columbia university nel 1946 dove continua gli studi; nello stesso periodo è anche ricercatore associato presso la "The Cowles Foundation for Research in Economics" dell'università di Chicago e professore assistente di economia presso la stessa università.

Si unisce in matrimonio nel 1947 sposando Selma Schweitzer, dalla quale avrà due figli, David Michael e Andrew Seth. Nel 1951 ottiene un dottorato alla Columbia.

Con il premio Nobel del 1972, a 51 anni Kenneth Arrow è il più giovane vincitore del prestigioso riconoscimento. E' anche uno dei primi ad aver ricevuto il Nobel in campo economico, in quanto la Banca Centrale di Svezia allargò il premio a tale campo solo nel 1968.

Nel 2004 il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha consegnato ad Arrow la "National Medal of Science", il più alto riconoscimento scientifico americano, per i suoi contributi nella ricerca sulla determinazione delle decisioni in condizioni di informazione imperfetta e sulla gestione del rischio.

Kenneth Arrow è membro fondatore della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali: è considerato tra i fondatori della moderna economia neoclassica. I suoi principali contributi riguardano l'analisi delle situazioni di equilibrio economico generale e la teoria della scelta sociale, campo nel quale ha contribuito con il suo teorema dell'impossibilità. La dimostrazione del "Teorema dell'impossibilità di Arrow" comporta l'impossibilità della democrazia rappresentativa basata sui principi che solitamente sono considerati alla base della democrazia stessa: uguaglianza dei voti, univocità della scelta, certezza del risultato.
Arrow ha inoltre contribuito ad altre aree della ricerca economica come la teoria della crescita endogena - riguardante lo studio dei cambiamenti tecnologici, considerati un elemento chiave della crescita economica - e lo studio delle asimmetrie informative nei mercati: in molte transazioni, una parte - solitamente chi vende - possiede maggiori informazioni riguardo al prodotto, rispetto all'altra parte (chi ad esempio acquista). Queste asimmetrie incentivano comportamenti sleali da parte dell'operatore in possesso di informazioni più precise. Il risultato è stata la nascita di strumenti in grado di far funzionare questi mercati, pur sussistendo le asimmetrie, come le garanzie e l'autenticazione ad opera di una terza parte. Arrow si è dedicato poi alla questione delle asimmetrie informative nell'assistenza medica, nello scambio di titoli nel mercato secondario, nelle assicurazioni e nelle aste on-line.

«Il significato profondo del mio teorema è che non possiamo escludere la possibilità di conflitti irresolubili. In poche parole, la democrazia non sempre funziona. Potrei aggiungere che la definizione di democrazia nella teoria delle scelte sociali è così debole, che il teorema si applica a qualunque sistema per conciliare preferenze individuali. Comprese le dittature, perchè anch'esse ammettono una pluralità di centri di potere.»
«Lo studio dell'equilibrio, con particolare riguardo al tempo e all'incertezza, ha aperto la via per capire quali processi economici non siano puramente competitivi, e quale ruolo svolga l'informazione. Una volta capito che l'incertezza è solo un aspetto, e che l'informazione è variabile, si apre la via per lo studio di argomenti quali le relazioni finanziarie e le innovazioni.»
«La mancanza di adeguata informazione unita al comportamento opportunistico della burocrazia, impediscono una pianificazione efficace anche in presenza della decentralizzazione, soprattutto a lungo termine. E la cosa vale non soltanto per lo stato, ma anche per le imprese.»
«In passato è stato particolarmente eccitante seguire un corso di probabilità e statistica: benchè piuttosto brutto, mi insegnò che si potevano fare affermazioni precise e utili su un mondo incerto.»
«Per conto mio ho studiato la logica matematica, che mi ha dato un'emozionante prospettiva sulla vera natura del ragionamento.»
«Di posti dove studiare statistica ce n'erano pochi e nessuno aveva un dottorato. Mi iscrissi quindi a matematica alla Columbia University, ma capii presto che i matematici non consideravano la statistica una cosa seria. Il mio professore mi convinse a passare al dottorato in economia. I suoi corsi di statistica erano meravigliosi e incominciai a percepire che c'erano molti problemi in economia per i quali la matematica e la statistica sarebbero state utili.»
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