giovedì 9 ottobre 2008

Sabina Guzzanti: «La Carfagna mi ha chiesto un milione» ; La Guzzanti parla della citazione presentata a suo carico dal ministro per le frasi pronunciate a Piazza Navona

e sulle dichiarazioni del ministro in tv: «ora anche io posso querelarla»

«La Carfagna mi ha chiesto un milione»

La Guzzanti parla della citazione presentata a suo carico dal ministro per le frasi pronunciate a Piazza Navona

Sabina Guzzanti a Piazza Navona (Ap)
Sabina Guzzanti a Piazza Navona (Ap)
ROMA - «La Carfagna chiede un milione di euro. Bella donna ma che tariffe!». Sabina Guzzanti non perde la voglia di scherzare. E all'indomani delle dichiarazioni del ministro delle Pari Opportunità ospite in tv a Matrix, utilizza come vetrina il suo blog per annunciare che le è stata recapitata la citazione presentata a suo carico dal ministro per le frasi pronunciate ai danni della Carfagna da Sabina durante la manifestazione di luglio a Piazza Navona. Sul suo sito la Guzzanti spiega che il ministro «ha optato per una causa solo civile» (e dunque non per diffamazione) e che chiede «un milione di euro» di danni.

«POSSO FARLE CAUSA ANCH'IO» - Ma non è tutto: la Guzzanti aggiunge anche che, dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro a Enrico Mentana, anche lei può far causa al ministro. «Posso farle causa anch'io». «Non mi sembra una persona solida. Mi sembra fragile anche mentalmente», ha detto la Carfagna in tv riferendosi alla Guzzanti. E ancora: «La signora Guzzanti mi fa compassione. Sarei disposta a ritirare la citazione se avesse la sensibilità di scrivere due righe di scuse ma non credo che lo farà. Lei ha costruito un pezzo della sua carriera sull'insulto». La replica arriva via web. La Guzzanti scrive che i contenuti della citazione «sono tutto materiale per sketch satirici: si sostiene nell'atto - specifica - che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un'aggravante o una cosa anormale. Si sostiene - scrive ancora - che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l'oggetto del discorso». Per l'attrice «l'atto di citazione cerca di introdurre un precedente pericoloso. Cioè che la satira debba stare entro certi limiti che l'atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge». Il ministro «chiede niente popò che un milione di euro. Bella donna - commenta la Guzzanti - ma che tariffe! Naturalmente - aggiunge - dopo le dichiarazioni di ieri posso farle causa anch'io con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi i suoi su di me sono assolutamente gratuiti».

MENTANA SOTT'ACCUSA - Sul suo blog la Guzzanti se la prende anche con Enrico Mentana: «Dava per scontato che le intercettazioni non esistono senza menzionare il fatto che di queste intercettazioni se n'è parlato sia sui giornali italiani che su quelli stranieri e che poi è stato scritto da più parti che sono state distrutte. Come si distrugge - si chiede - una cosa che non esiste? Mentana non se l'è chiesto. Queste persone vanno considerate per quello che sono: intervalli fra blocchi pubblicitari». Infine, una considerazione amara della Guzzanti sul suo lavoro: «Come prevedevo mi hanno negato i fondi per il film L'internazionale della satira, grazie ai dictat di Bondi e al coraggio dei commissari che finanziano quest'anno solo filmacci di bassa propaganda di fascisti o di gente che ha abiurato pubblicamente da tempo. Per chi non lo sa i finanziamenti si danno in base a un punteggio e io avevo tutti i punti per riceverlo».


Corriere

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails