giovedì 9 ottobre 2008

Paolo Guzzanti attacca Berlusconi: "E' amico di Putin, mi fa vomitare"

Paolo Guzzanti attacca Berlusconi:
"E' amico di Putin, mi fa vomitare"


Duro affondo del senatore del Pdl:
«Silvio ha paragonato il presidente
georgiano a Saddam. Parole terribili»
ROMA
Le parole di Silvio Berlusconi in difesa di Putin sono «nauseanti e fanno vomitare», e sono paragonabili alle giustificazioni che nel ’39 si facevano del comportamento di Hitler. Il durissimo attacco al Presidente del Consiglio, per la sua posizione sulla crisi georgiana e il rapporto con Putin, arriva da Paolo Guzzanti, deputato Pdl e - come dice lui stesso - «leale ma non fedele» al leader del suo partito.

Da tempo Guzzanti incalzava il governo e il premier sulla crisi georgiana e sui rapporti con Putin, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il discorso di ieri sera con i parlamentari del Pdl: «Ho ascoltato da Berlusconi parole terribili e inaccettabili che non avrei mai voluto ascoltare». Parole che hanno aperto in Guzzanti «una insuperabile crisi di coscienza», tanto da affidare al suo blog parole di fuoco contro Berlusconi: «Ciò che ho trovato più grave, inaccettabile e nauseante è stato il tono con cui Berlusconi ha ripetuto a megafono le storie della propaganda russa, dicendo che bisognava andare a "prendere quello là, quel Saddam", intendendo il presidente Saakashvili».

Le parole di Guzzanti scuotono Forza Italia. Il Pdl apre il fuoco contro l’ex presidente della commissione Mitrokhin, il mantra è sempre lo stesso: «Non ha capito le parole di Silvio Berlusconi ed è il caso che chieda scusa al premier per averlo attaccato così duramente». «Normalmente questo tipo di deformazione avviene ad opera di coloro che vogliono denigrare l’avversario - afferma Maurizio Lupi - e spiace che l’onorevole Guzzanti sia sceso a questo livello: distorcere la realtà per fini incomprensibili». Prende le difese del presidente del Consiglio anche Luigi Casero: «Non sono questi i toni con cui ci si rivolge al Presidente del Consiglio e Presidente del PdL. L'on. Guzzanti ha preso un abbaglio perché chiunque era presente alla riunione del gruppo ieri sera ha ascoltato chiaramente un resoconto di cronaca da Berlusconi».

Il presidente della commissione Difesa del Senato, Gianpiero Cantoni, si dice «certo che Guzzanti debba chiedere scusa al Presidente Berlusconi. Anzitutto perché non è vero quanto da lui asserito: anche alla riunione del PdL di Milano il Presidente ha raccontato la versione russa degli eventi in Ossezia senza dare alcun suo giudizio». «Il ruolo determinante giocato dall’Italia e in particolare dal presidente Berlusconi in occasione della crisi del Caucaso, per evitare disastrose contrapposizioni in un quadro internazionale estremamente complesso - attacca Gaetano Quagliariello - non può essere messo in discussione e tantomeno liquidato con affermazioni di dubbio gusto. Né si può far finta di non sapere che le piaghe della storia non si rimarginano nell’arco di una generazione. Prima di scrivere sciocchezze sarebbe meglio prendere cognizione dei problemi di cui si parla».

Stampa/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200810articoli/37170girata.asp

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