domenica 26 settembre 2010

Salute: Ai piani alti si "invecchia" di più Uno studio americano conferma l'intuizione di Einstein: il tempo scorre più velocemente se si sale in quota

MILANO - Vivere all'ultimo piano di un grattacielo in una bella città assicura uno skyline inimitabile, ma fa invecchiare più velocemente. Lo dimostra l'ultima ricerca scientifica di due fisici americani del National Institute of Standards and Technology (Nist) di Boulder, Colorado, pubblicata sulla rivista Science. Lo studio ha confermato una delle intuizioni che ebbe Einstein con la teoria della relatività: il tempo scorre più velocemente se si sale in quota.

VERITÀ SCIENTIFICA - Il suddetto teorema è accettato dalla comunità scientifica da anni, ma solo adesso gli studiosi sono riusciti a dimostrarlo con una disarmante precisione. I fisici infatti hanno usato i due orologi atomici più precisi che esistono oggi al mondo e che si trovano in due laboratori del Nist. I super-cronometri, che sono talmente puntuali da andare indietro di un secondo ogni 3,7 miliardi di anni, sono stati connessi da un cavo in fibra ottica di 75 centimetri di lunghezza. A una distanza di altitudine di soli 33 centimetri, l'orologio atomico più in alto avanza un po' più rapidamente. Naturalmente l'avanzamento del tempo è infinitesimale e impercettibile all'uomo, ma è indubbio. Secondo i dati diffusi dal ricercatore James Chin-Wen Chou, a una distanza di appena due gradini nel corso di una vita di 79 anni, la persona che si trova più in alto invecchia 90 miliardesimi di secondo in più rispetto a quello che sta più in basso. Se poi uno dei due poi vive al centoduesimo piano dell'Empire State Bulding l'invecchiamento diventa maggiore: la differenza sarà di 104 miliardesimi di secondo.

FORZA DI GRAVITÀ - L'esperimento dimostra che gli orologi ad altitudine più elevata corrono più velocemente perché sono soggetti a meno forza di gravità. Ma come dimostrano le cifre, questo fenomeno, chiamato "dilazione gravitazionale del tempo" non incide affatto sulla vita dell'uomo: «La differenza è impercettibile per gli esseri umani, ma può fornire applicazioni pratiche in geofisica e in altri campi» dichiara al Daily Telegraph un portavoce del Nist. Per adesso i calcoli degli studiosi saranno usati per migliorare la tecnologia applicata alla misurazione della superficie della Terra e nel campo gravitazionale.

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