giovedì 3 maggio 2012

Calcio Fiorentina: Delio Rossi picchia Ljajic La società esonera il tecnico

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FIRENZE - La Fiorentina non è ancora salva, il Novara è già in serie B. Ma alla fine più che il verdetto di questa sfida che vede protagonista applaudita solo la squadra di Tesser, è la rissa tra Delio Rossi e Adem Ljajic nal 32' del primo tempo, quando la squadra di casa è sotto di due gol e il tecnico romagnolo sostituisce il ventenne attaccante serbo, fino ad allora inconcludente dentro una Fiorentina comunque grigissima. Nel secondo tempo la squadra si riprende e Montolivo firma il pareggio, prima con un gol su rigore e poi con un'altra rete. Ma il pareggio, soprattutto perché il Lecce pareggia con la Juve, non assicura la salvezza.

LA RISSA - Il giocatore prende male l'ennesimo cambio e reagisce con applausi ironici, poi una volta seduto in panchina rivolge qualche pesante insulto a Rossi. E' la goccia che fa saltare i nervi all'allenatore viola il quale scivola dentro la buca della panchina e alza le mani verso il suo giocatore, costringendo fra gli altri il team manager Roberto Ripa, De Silvestri e Romulo a intervenire per cercare di separare i due e riportare un pizzico di calma. L'episodio segna la partita e la stagione: la Fiorentina a fine partite esonera l'allenatore. I tifosi, in particolare quelli della curva Fiesole e della tribuna hanno applaudito Rossi al rientro in campo dopo l'intervallo, rivolgendo invece cori offensivi verso Ljajic ricordando le sue origini serbe. Ma i dirigenti, con il patron Andrea Della Valle in testa, non si sono ripresentati in tribuna per assistere alla ripresa scegliendo di seguirla in tv dall'interno dello stadio e soprattutto cercando di capire come uscire da questo ennesimo tunnel. Poi a fine gara l'esonero di Delio Rossi, comunicato da Andrea Della Valle, che ha parlato di «atto grave commesso da una persone mite».


IL PRECEDENTE - C'è un precedente di uno schiaffo dato da un allenatore ad un suo calciatore durante una partita. Successe nel campionato 1983-'84, ultima delle tre stagioni passate dal «sergente di ferro» Tom Rosati sulla panchina del Pescara. Centravanti di quella squadra era Cozzella, che si prese lo schiaffo dal suo tecnico, celebre per i modi bruschi. Successe durante la partita contro il Como, dopo una fase concitata di gioco. In quel momento il Pescara era in vantaggio per 2-0, Cozzella abbozzò una reazione e si prese un paio di spintoni. A distanza di anni il calciatore disse poi di essere grato al suo allenatore, «perchè servì a farmi crescere». La partita successiva Rosati schierò regolarmente il suo attaccante.

IL PRESIDENTE DEL SINDACATO CALCIATORI - «Purtroppo, c'è da commentare anche questa... Non è certamente un periodo fortunato per il nostro calcio». È sconfortato Damiano Tommasi, presidente del sindacato calciatori, che dalla casa a Verona ha seguito in tv l'incredibile scena dei pugni di Delio Rossi al suo giocatore Ljiajc. «Capisco la tensione del momento, ma perdere la bussola in quel modo non ha giustificazioni - aggiunge Tommasi - Non è questione di sindacato: semplicemente, c'è poco da salvare di quella scena. È anche strano che venga da Delio Rossi, sempre molto equilibrato anche nelle dichiarazioni». Quanto all'applauso di Ljaijc che ha scatenato la reazione di Rossi, «non credo sia stato quello, ci saranno stati comportamenti nel tempo. Non so giudicare da fuori, dico che della scena c'è poco da salvare».

 

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