venerdì 20 giugno 2008

Lo sviluppo economico dell'Africa passa dal cellulare

Lo sviluppo economico dell'Africa
passa dal cellulare

Le principali aziende telefoniche mondiali offrono ai propri clienti la possibilità di ricevere denaro contante anche nelle zone più remote del continente, grazie a un semplice messaggio di testo.

Molti africani che vivono nelle zone rurali dipendono infatti dal denaro inviato loro dai familiari che lavorano nelle città, ma spesso devono percorrere centinaia di chilometri a piedi prima di riuscire a entrare in possesso del contante. In Kenya, ad esempio, chi lavora in città si affida agli autisti degli autobus per far arrivare il denaro ai propri parenti. Anche chi ha un conto corrente in banca, oggi pochissimi rispetto ai 950 milioni di africani, non dispone facilmente del proprio denaro a causa della mancanza di sportelli nelle zone di campagna. Se gli sportelli bancari sono rari, i telefoni cellulari sono invece ormai milioni, per cui le compagnie di telecomunicazione stanno favorendo la trasformazione del cellulare da semplice ricevitore di chiamate a uno strumento capace di trasformare l'economia africana. I servizi noti come "mobile banking" o "m-banking" consentono infatti di trasferire contanti attraverso un semplice messaggio di testo, facendo affidamento sulla rete di rivenditori locali, che già vendono le carte di ricarica telefonica, per la consegna del denaro.

Lo scorso marzo, l'azienda Orange, di proprietà di France Telecom, ha lanciato il servizio 'Orange Money' nella Costa d'Avorio, dove solo il 7% della popolazione ha un conto corrente. I clienti possono depositare il denaro utilizzando la rete di rivenditori locali e inviarlo con un sms a persone registrate come clienti della stessa azienda, che lo ritirano poi dal rivenditore più vicino. La Vodafone ha lanciato lo scorso anno in Knya il servizio M-Pesa e oggi conta oltre due milioni di clienti. Orascom, che opera in Algeria, Tunisia, Egitto e Zimbabwe, ha annunciato l'intenzione di avviare presto l'm-banking, mentre il principale operatore di telefonia mobile del continente, MTN, ha già avviato le operazioni di mobile-banking in diverse aree del continente, tra cui il Sudafrica.

Stando a quanto riportato dal Guardian, presto comincerà a operare sul mercato africano anche la principale azienda di m-banking mondiale, Monitise, che ha sede nel Regno Unito. Lo scorso maggio ha infatti siglato l'accordo con l'organizzazione "Made in Africa", che sostiene lo sviluppo del continente, per operare in Uganda, Tanzania, Ruanda, Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Kenya e Zambia.

Monitise intende creare un servizio che funzioni a prescidere dal fatto che gli utenti abbiano o meno un conto corrente, a prescindere dalla banca che utilizzano in quanto clienti di una banca e che sia fruibile dai clienti di qualsiasi azienda di telecomunicazioni. «Fondamentalmente, noi lavoriamo con le banche per far conoscere i loro servizi fuori dalla ristretta cerchia di persone che hanno già accesso ai servizi bancari, per portarli ai tanti che hanno il telefono cellulare», ha spiegato al Guardian l'amministratore delegato e uno dei fondatori di Monitise, Alastair Lukies.
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la Stampa
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