Milano, aggredita 12enne rom premio Unicef 2008
di Redazione (redazione@vita.it)
La ragazzina e la sua famiglia sono state insultate e malmenate da due italiani ieri mattina in zona Giambellino. malmenati. Lo denuncia il gruppo Everyone, che riporta anche altri casi. Ecco il com
E' accaduto ieri mattina, 17 giugno, alle 8 a Milano. La famiglia Covaciu , romena di etnia Rom, già oggetto di continue peregrinazioni per l'Italia a seguito di vessazioni, minacce e sgomberi, stava uscendo dalla tenda in cui da diversi giorni si era stabilita, in un microinsediamento nella zona di Giambellino, quando è stata brutalmente aggredita da due italiani di età compresa fra i 35 e i 40 anni .
Rebecca, 12 anni , nota per essersi aggiudicata in Italia il Premio Unicef – Caffè Shakerato 2008 per le sue doti artistiche applicate all'intercultura, e il fratellino Ioni, 14 anni , sono stati prima spintonati e poi picchiati . I genitori, uno dei quali è Stelian Covaciu , pastore della Chiesa Pentecostale, che assieme al fratello maggiore di Rebecca erano accorsi per difendere i figli, sono stati ricoperti di insulti razzisti, minacciati, indotti a lasciare immediatamente l'Italia e subito dopo percossi . I Covaciu a quel punto sono fuggiti verso la stazione di San Cristoforo, in piazza Tirana, e accorgendosi di essere ancora se guiti hanno chiesto aiuto ai passanti. Nessuno è intervenuto .
Mentre la famiglia si stava avviando verso il parco antistante la stazione, la signora Covaciu, cardiopatica, è stata colta da un malore . Stellian Covaciu ha a quel punto contattato telefonicamente Roberto Malini del Gruppo EveryOne, che ha dato l'allarme facendo inviare sul posto una volante della Squadra Mobile di Milano e un'ambulanza. All'arrivo della Polizia, gli aggressori si sono dileguati . Prima ancora dell'aggressione, l'Unicef aveva manifestato indignazione per la vicenda della piccola Rebecca , simbolo di un'infanzia senza diritti. Il Gruppo EveryOne era in procinto di organizzare un ritorno della famiglia in Romania per sottrarla all'ostilità che colpisce i Rom a Milano.
"Questa nuova violenza contro le famiglie Rom è spaventosa e deve sollevare la protesta della società civile " commentano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini , Matteo Pegoraro e Dario Picciau . "Quello che è avvenuto a Rebecca e alla sua famiglia è sintomatico del clima, ormai fuori controllo nel nostro Paese, di odio e intolleranza nei confronti del popolo Rom . Purtroppo non si tratta affatto di un caso isolato , ma dell'ennesimo gravissimo episodio di violenza, ai danni di una famiglia innocente, che rimarrà impunito e annuncia tempi davvero oscuri per l'Italia." Il Gruppo EveryOne ha recentemente denunciato l' aggressione a Rimini , avvenuta nell'indifferenza generale, di una ragazzina Rom incinta , presa a calci da un italiano mentre chiedeva l'elemosina. A Pesaro, qualche giorno fa, Thoma, il membro più anziano della locale comunità Rom , sofferente di un handicap a una gamba e cardiopatico, è stato colpito al capo e umiliato in pieno centro storico . Nella stessa città, i parroci hanno recentemente vietato ai Rom di chiedere l'elemosina davanti alle chiese .
Nei giorni precedenti all'aggressione della famiglia Covaciu, EveryOne ha ricevuto segnalazioni di numerosi episodi di violenza da parte di italiani nei confronti di persone di etnia Rom , soprattutto dei più deboli: bambini e donne. "L'attuale clima di discriminazione generale e l'atteggiamento ostile delle autorità," continuano Malini, Pegoraro e Picciau "fanno sì che le persone aggredite non trovino più il coraggio di denunciare i loro aggressor i. Inoltre, dichiarazioni come quelle del ministro dell'Interno Roberto Maroni , che predica la tolleranza zero contro i Rom, la loro schedatura con foto segnaletiche e addirittura il prelievo del DNA, lo sgombero indiscriminato e senza alternative di campi di fortuna e insediamenti regolari, la sottrazione dei bambini Rom alle famiglie senza mezzi di sostentamento – proclami che sconcerterebbero qualunque esponente democratico di un Paese civile –, finiscono per fomentare violenze e soprusi ai danni dei più indifesi" .
Assieme a EveryOne, anche Santino Spinelli , dell' Associazione Thèm Romano onlus , e il gruppo "Caffè Shakerato" di Genova , organizzazione per l'intercultura e il rispetto dei diritti dei bambini, esprimono la più viva preoccupazione per l'episodio, effetto ancora una volta dell'odio razziale che imperversa in Italia.
" E' necessaria una condanna unanime del mondo politico italiano e delle Istituzioni europee " concludono i leader del Gruppo "e sono ormai indispensabili provvedimenti seri contro chi viola i diritti umani e si fa portatore di violenze e discriminazioni di matrice xenofoba e razzista".
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