sabato 30 gennaio 2010

Ora possiamo cambiare

LA RETE DEL GRILLO
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Il post di Beppe Grillo
COMUNICATO POLITICO NUMERO TRENTUNO

Riassunto della situazione italiana. I partiti non rappresentano più i cittadini. I deputati non rappresentano più il popolo italiano, ma sono al servizio di chi li ha nominati. Le risorse pubbliche sono diventate private attraverso cessioni o con la concessione dello sfruttamento delle autostrade, dell'acqua, dello smaltimento rifiuti. La produzione è in caduta libera insieme all'occupazione. La Fiat chiude le fabbriche. La multinazionale Alcoa lascia l'Italia. Un numero sterminato di aziende è fallita come Phonemedia, 7.000 dipendenti, o sta licenziando come Italtel. Il debito pubblico è fuori controllo, non è un modo di dire, nel 2009 ci siamo indebitati di 140 miliardi di euro in più. Siamo arrivati a 1.800 miliardi di debito, nel 2010 raggiungeremo i 2.000 e pagheremo circa 80 miliardi di interessi. Non esportiamo più, ma le importazioni sono stabili.

... [continua]


PIEMONTE 5 STELLE

In Piemonte i torinesi, ma anche i vercellesi e pure i novaresi sono diventati pendolari di Milano. L'Olivetti è in macerie (esiste ancora?). La Fiat sta sbaraccando quel poco che ha. Gli investimenti per le Olimpiadi invernali non hanno creato occupazione, ma asciugato le casse della Regione. I candidati del Pdl e del Pdmenoelle sono Cota e Bresso. Uno è un nuclearista convinto, l'altra vuole la Tav, un investimento di venti/trenta miliardi di euro. Una cifra che rilancerebbe il Piemonte e che invece servirà a devastare la Valle di Susa. Il Piemonte che trainava l'Italia industriale e della ricerca è scomparso. Adriano Olivetti sembra venuto da Marte e Chiamparino, al posto dell'elettronica e dei computer, promuove gli inceneritori. Un consigliere regionale a Cinque Stelle può cambiare le cose. Ne basta uno in Consiglio. Il 30 e il 31 si raccolgono le firme per il MoVimento Cinque Stelle per le elezioni regionali in Piemonte. Firmate e diffondete la voce. Sarà dura!

... [continua]


Liste Civiche Incontro Nazionale
Il miglior commento

La morte breve del processo. Intervista a Antonio Ingroia
leggi il post

commento di Profeta Dell'infinito ed infinitesimo (raramente erro), Roma (Voti: 22)

Signori e signore del blog ...
Lo ammetto, non lo avevo mai fatto prima:
oggi mi sono letto i 139 articoli della costituzione italiana e ... mi sono commosso!

http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html

Insegnamola ai nostri figli, un articolo al giorno ... facciamo degli esempi, facciamogli capire quello che , forse, non abbiamo capito noi.
Parte tutto dal basso

Lettere dalla Rete

FAVARA: LA GOCCIA CHE FARA

di R.T.

Sapevamo già che in merito al recente e purtroppo luttuoso fatto che ha messo in prima pagina il comune di Favara, molti si sarebbero schierati a difesa del sindaco di questa città; un po' per solidarietà (politico/elettorale), un po' per mettere le mani avanti nella malaugurata eventualità di prossime indagini giudiziarie anche a loro carico.
E' del tutto evidente che la responsabilità di quanto accaduto a Favara non può essere addossata tutta all'attuale Sindaco e/o Giunta e/o Prefetto del capoluogo e/o Procuratore della Repubblica e/o Genio Civile e/o Comandante della Polizia locale ecc. ecc. ecc.
Ma come è vero che la goccia che fa traboccare un liquido dal suo recipiente è sempre l'ultima, il fatto di Favara sta facendo traboccare il vaso agrigentino della pessima gestione della cosa pubblica e dell'inadeguato controllo della legalità.
L'accumulo di decenni di inattività, di inadempienze, di omissioni non escludono, semmai aggravano, le responsabilità dei soggetti prima elencati.
Le cose del passato non appartengono agli uomini di ieri; passato e presente si sommano e appartengono agli uomini di oggi.
Coloro che assumono incarichi pubblici di gestione del territorio o di controllo del rispetto della legalità di tale gestione, assumono sulle loro spalle il carico delle cose del presente e di quelle non fatte ma che avrebbero dovuto essere fatte.
E' per produrre risultati che vengono scelti e stipendiati, non per non vedere.
Nessuna attenuante è consentita quando sono in gioco l'incolumità e la salute pubblica, il recupero del patrimonio culturale e artistico, il prestigio di una città.
Non è affatto vero che lo Stato è assente; Agrigento non è diversa dalle altre province. Vi sono tutte le strutture territoriali delle varie Amministrazioni centrali dello Stato e delle varie forze di polizia. A volte, fatta eccezione per l'amministrazione giudiziaria, persino con sovrabbondanza di personale in rapporto alla popolazione residente.
Lo Stato c'è ma è distratto, persino dormiente. Non produce.
E allora, se la provincia di Agrigento occupa costantemente gli ultimi posti degli studi di settore e delle classifiche nazionali, una ragione c'è. Questa va ricercata nella qualità degli uomini che da decenni hanno occupato e occupano i posti chiave dell'amministrazione della cosa pubblica agrigentina.
Nessuno sconto è praticabile.
Chi deve muovere il proprio deretano dalla poltrona è bene che lo faccia subito.


VENDUTA PER QUALCHE DENARO

di A. Z.

Ciao Beppe
sono una trentenne onesta e vorrei raccontarti ciò che mi è successo. Ho partecipato a un concorso pubblico studiando e studiando per poter ottenere il posto di lavoro. Ho mollato tutto il resto per chiudermi dentro casa e poter tentare questa strada; sai Beppe, per noi giovani trovare un lavoro è diventato impossibile . Non abbiamo un lavoro e non possiamo costruirci una vita. Il risultato del mio concorso? Ho passato tutte le selezioni e quando si è trattato di fare l'esame orale ho risposto a tutto, mi han fatto i complimenti e mi hanno bocciato. Cristo, se lo sono venduto per trenta denari. Io, che sono meno importante di lui, per quanto? E questa è l'Italia.


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