venerdì 8 agosto 2008

La Rete del Grillo: "AUTOSTRADE PUBBLICHE, PROFITTI PRIVATI"

LA RETE DEL GRILLO
    Blog Blog Iscriviti La Settimana Help Contattaci 08/08/2008
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Il post di Beppe Grillo
AUTOSTRADE PUBBLICHE, PROFITTI PRIVATI
In questi giorni sono disponibili le semestrali delle grandi aziende. Le aziende vanno divise in società di mercato e concessionarie di Stato. Il primo gruppo è sempre meno numeroso e vive spesso di stenti. I concessionari sono invece in aumento e godono di una salute di ferro. La concessione è un diritto di sfruttamento dei cittadini assegnato dallo Stato. Si possono dare in concessione acqua, spazzatura, energia elettrica, strade. Tutti i bisogni primari di cui le persone non possono fare a meno. Una volta il re assegnava ai suoi feudatari ducati e contee in cambio dei loro favori, oggi i partiti distribuiscono concessioni.
L'italiano, di fronte allo sfruttamento intensivo delle tariffe, può solo consumare meno. ... [continua]


Morti Bianche:

Riporto una testimonianza dal libro "Morti Bianche" di Samanta Di Persio disponibile sul blog a prezzo libero.

"L'infortunio di Antonino Mingolla è accaduto il 18 aprile del 2006. Mio marito lavorava con la ditta Cmt un'impresa che aveva vinto un appalto di manutenzione degli impianti all'Ilva. Era vicecapocantiere per la sua esperienza pluriennale. Quel giorno insieme alla sua squadra doveva sostituire una valvola su una tubazione che conduce del gas prodotto dagli altiforni. Un lavoro che si effettua con la maschera collegata a bombole di aria poste a terra. L'Ilva prima di cominciare questa procedura deve mettere in sicurezza, cioè sospende l'erogazione del gas e immette azoto nella sezione per bonificare eventuali residui. Lo sfiatamento avviene attraverso dei camini. Le valvole vengono chiuse dagli addetti Ilva prima di consegnare il lavoro alla ditta esterna. Per rafforzare la "sicurezza", davano in dotazione le maschere che hanno a disposizione un rilevatore, ma sembra che quel giorno nessuno di questi abbia segnalato la presenza di gas. ... [continua]


Il miglior commento

QUALCUNO VOLO

di Jean-Antoine-Nicolas-Caritat de Condorcet (Voti: 47)
leggi il post

No, sono prove tecniche, abituano la popolazione a vedere i militari in giro in previsioni dei tempi futuri.
In un futuro nemmeno troppo lontano, alla prima banca insolvente e al conseguente primo impeto di rabbia della gente privata dei suoi denari, ecco che interverrano i militari a reprimere... a reprimere la gente, mica ad arrestare i banchieri.
Oggi non ci sono problemi, non c'è nulla da temere dall'esercito, oggi, ma chi vede un po' più in là del proprio naso capisce bene che sono in arrivo tempi duri!

Lettere dalla Rete

POLITICA FIAT

di M. G.

Sono sorpreso di come rappresentanti della FIAT (Montezemolo) si propongono di risolvere (parzialmente e per pochi eletti) il trsporto su rotaia. Loro, che dopo aver affossato le ferrovie italiane con la potente lobby dell'auto facendo privilegiare, negli anni giusti, spazi alle autostrade al posto delle linee ferrate, vogliono ora cogliere l'occasione per far concorrenza al trasporto interno aereo come se ne avesse di bisogno. Naturalmente chi pagherà i rinforzi delle linee ferrate per adattarle all'alta velocità?. Da quando esiste la cassa integrazione la FIAT ne ha usufruito per un milione di miliardi. Questo è il modo di affrontare il businness col vecchio sistema, sostanzialmente "privatizzare i profitti e nazionalizzare le perdite". Maroni è stato l'unico uomo politico che ad una ulteriore richiesta di cassa integrazione presentata dalla FIAT ricordò l'enorme costo sociale già sostenuto e dichiarò che di "cassa" non si sarebbe più parlato. A quel momento la FIAT chiamò!
Marchionne e le cose per fortuna di tutti cambiarono. Ora ci aspettiamo che questa azienda metta mano alla automobile ibrida, a quella elettrica, che cioè pensi di affrontare i disagi derivanti dall'elevato prezzo del petrolio in modo onesto ed intelligente e che non si ritrovi a dire fra pochi anni "Chi poteva prevedere?". Meno che meno giocare con i treni belli e veloci.


PIC INDOLOR, VERSO LA FINE

di M. D.

Caro Beppe,
in questi giorni di agosto, proprio come si faceva un tempo quando la gente era distratta dalle vacanze e dal relax (per chi se lo può ancora permettere) ecco arrivato l'ennesimo regalino delle lobbyes telefoniche degli amici di merenda dello psiconano e dei suoi servetti sciocchi.
Tim, Wind e altri gestori telefonici, chi prima e chi dopo, stanno mandando un messaggino con il quale comunicano l'aumento UNILATERALE (deciso da loro solo) delle tariffe, a partire da settembre.
Al ritorno dalle ferie (per chi se le può permettere), SORPRESA! Se chiami col tuo amato telefonino, paghi circa 3 centesimi al minuto in più.
Per gli amici di merenda dei vecchietti al timone della nave che affonda sono miliardi in più.
Dolcemente, pic indolor! Tu non te ne accorgi, ma loro ti iniettano la dose di bastardata quotidiana.
Il cittadino non conta più nulla. Il consumatore deve ripianare quanto perso dalle compagnie telefoniche con la legge che abolì i costi fissi di ricarica. IL GOVERNO STA ZITTO.
Il Governo dopo aver aiutato Poste italiane con la ignobile legge sui precari, adesso aiuta i gestori telefonici. E io pago, diceva Totò.
Un contratto gestore-cliente modificato unilateralmente dalla parte forte, il gestore. Chi farà causa per 3 centesimi al minuto? Quale associazione di consumatori ha informato e starà vicina al cittadino?
PIC INDOLOR, dolcemente verso la fine di ogni diritto e verso il tracollo economico. Per salvare spese e vacanze dei potenti di turno, amichetti indisciplinati dello psiconano.
Grazie.


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