venerdì 3 ottobre 2008

Ragionare, discutere, riflettere e condividere.

Ragionare, discutere, riflettere e condividere.

Anno dopo anno, governo dopo governo, avverto come una sorta di allentamento progressivo di passione e interesse verso i fatti della politica fatta dai nostri Partiti in Italia. Lentamente, goccia a goccia, delusione dopo delusione, la nausea per certe posizioni prese, la delusione di certe scelte fatte da entrambi gli schieramenti, le contraddizioni lampanti e plateali di certi politici, il continuo batibeccare su fatti marginali (spesso per nascondere brogli o altre nefandezze) e, non ultimo, la mancanza di un giornalismo vero, militante e coraggioso da parte della stampa italiana, stanno logorando la gran parte dei cittadini della penisola che restano tristemente amareggiati e delusi di fronte all'impossibilità di pensare a questa Italia come a un Paese con una democrazia normale: con normali leggi, normali pene, normali procedure.
Procedure che, purtroppo, vengono sistematicamente e inmancabilmente bypassate grazie a un'illegalità diffusa, un sommerso lavorativo dilagante e un continuo spostarsi dei confini di un senso etico, morale e civile che va via via scomparendo dalle istituzioni e dalla vita sociale.
Ora mi chiedo: quanto ci vorrà per traghettare l'Italia a una fase B, fatta di ricrescita, sviluppo e nuovi investimenti? Quanto tempo ci vorrà prima di vedere risorgere l'economia nazionale di un Paese di per se unico e ricco di risorse come l'Italia? Quanti sacrifici dovremo ancora subire? E soprattutto, quanto tempo servirà per rinnovare il sistema politico italiano dalle migliaia di parassiti che gli gravitano attorno quotidianamente?
Scusate se pecco un po' di qualunquismo generalizzato, ma ragionare, discutere, riflettere  e condividere, penso che siano ancor oggi una piattaforma basilare di Sana Politica di Idee che noi tutti abbiamo urgente necessità di vivere.
Oggi più che mai.

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