venerdì 3 ottobre 2008

RAZZISMO: CINESE AGGREDITO A ROMA, OPERATO AL SETTO NASALE ROMA

RAZZISMO: CINESE AGGREDITO A ROMA, OPERATO AL SETTO NASALE ROMA

 - Verrà sottoposto questa mattina ad intervento chirurgico per la riduzione della frattura del setto nasale Tong Hongsheng, il cinese di 36 anni aggredito ieri pomeriggio da sei ragazzi italiani a Tor Bella Monaca, quartiere alla periferia di Roma. L'uomo si trova attualmente ricoverato al Policlinico Tor Vergata. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie se il decorso post operatorio sarà regolare l'uomo potrebbe lasciare l'ospedale già entro la metà della prossima settimana



Accerchiato, insultato e picchiato in un'aggressione razzista. E' successo ad un cittadino cinese di 36 anni. Presi, poco dopo, i suoi aggressori. Una baby-gang di ragazzi della zona, sei minorenni che prima di pestare l'uomo avrebbe urlato frasi come 'cinese di merda'. L'aggressione a poche ore di distanza da quella avvenuta a Milano, vittima un ambulante senegalese picchiato con una mazza da baseball accusato di "rubare il lavoro" agli italiani, e a pochi giorni del pestaggio subito da un giovane ghanese a Parma che avrebbe avuto per responsabili alcuni vigili urbani.

E del capitolo razzismo fa parte anche la vicenda che vede il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, indagato a Venezia per istigazione all'odio razziale in seguito per le sue affermazioni contro gli islamici alla Festa della Lega del 14 settembre scorso. Per il gruppo di giovani teppisti romani che ha aggredito nella Capitale il cittadino cinese non sarebbe neanche la prima volta: due di essi sono stati riconosciuti da testimoni come gli autori di un'altra aggressione avvenuta qualche giorno fa.

Vittime due uomini originari della Costa D'Avorio offesi anche loro con frasi razziste come 'sporchi negri'.

E ieri li ha riconosciuti anche un consigliere municipale di An, che ha tentato di difendere il cinese. Per loro è scattata la denuncia per lesioni personali dolose con l'aggravante dello sfondo razziale. L'aggressione che ormai senza dubbi gli investigatori dei vigili urbani della capitale definiscono 'razzista', è avvenuta in pieno giorno, verso le 15, quando il cittadino cinese aspettava l'autobus. "Stavo aspettando il bus quando ad un tratto in cinque mi hanno accerchiato e picchiato", ha raccontato l'uomo aggredito ai medici del policlinico di Tor Vergata descrivendo quei momenti di terrore. Visibilmente scosso in un italiano stentato ha raccontato il raid dei cinque aiutandosi anche con i gesti e mimando l'aggressione. E mentre i vigili urbani erano sulle tracce dei sei aggressori sono arrivate le condanne, bipartisan, su quanto avvenuto nella capitale. Il primo a stigmatizzare l'episodio è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Tolleranza zero contro ogni forma di violenza razziale", ha detto il sindaco chiedendo contestualmente "di individuare l'eventuale collegamento di questi criminali con gruppi di estrema destra e altre connessioni politico-criminali".

E Alemanno ha voluto anche far sapere che "le prime informazioni fornite dalla Polizia Municipale confermano che da alcuni giorni sta operando nel quartiere di Tor Bella Monaca una banda di teppisti minorenni che agiscono con finalità di intolleranza razziale". "Nella nostra città - ha aggiunto - non ci deve essere nessuno spazio per l'illegalità. La stella polare dell'assoluto rispetto della legalità e delle regole deve valere anche e soprattutto per i fenomeni di intolleranza e di discriminazione razziale". E la richiesta del segretario del Pd ed ex sindaco di Roma, Walter Veltroni è quella che "nessuno questa volta metta la testa sotto la sabbia o tenti di sminuire la gravità dei fatti". "Si sta diffondendo - evidenzia Veltroni - un clima pesante di intolleranza e di violenza che va combattuto da tutti e invece fino ad oggi abbiamo visto più volte da parte della destra il tentativo di nascondere la realtà". Condanne durissime anche dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e dal presidente della provincia Nicola Zingaretti che hanno parlato di "rischio periferie", una "deriva che prevenire con un forte impegno delle istituzioni, con scelte amministrative equilibrate e incisive, con una vera e propria offensiva culturale". E la richiesta al governo di riferire quanto prima nell'aula di Montecitorio arriva dal presidente del gruppo del Pd alla Camera Antonello Soro, che sottolinea "l'escalation di intolleranza e violenza nei confronti di cittadini stranieri e di cittadini italiani colpevoli soltanto di avere un colore della pelle diversa".

Ansa

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