mercoledì 13 gennaio 2010

Liste a 5 Stelle: fatti, non pugnette!

LA RETE DEL GRILLO
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Il post di Beppe Grillo
LISTE A 5 STELLE: FATTI, NON PUGNETTE!

Nel MoVimento 5 Stelle "ognuno vale uno", ma anche "ognuno vale tutti", nel senso che è collegato a ogni persona dell'organizzazione. Non si può battere la Rete e l'intelligenza collettiva applicata a un obiettivo.
Giovanni Favia è primo assoluto per attività nel Consiglio comunale di Bologna. Mentre gli altri facevano "politica", lui, e tutte le persone del MoVimento che rappresenta, facevano i "fatti". Trasparenza e spirito di servizio.
Il MoVimento ha eletto 37 consiglieri comunali in città come Treviso, Reggio Emilia, Spoleto, Livorno, Ferrara. A marzo ci sono anche le elezioni comunali in molte città.

... [continua]


I ragazzi della Lista 5 Stelle del Piemonte devono raccogliere le firme ad Asti dove è in atto un boicottaggio. Al sindaco Giorgio Galvagno i grillini "fanno schifo". Belin. piemunteis, date una mano alla lista.

... [continua]


Liste Civiche Incontro Nazionale
Il miglior commento

SCHIAVISMO ALL
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commento di Luca S., Londra (Voti: 13)

Faccio notare come queste persone parlino 2/3 lingue con estrema scioltezza... chiediamo ad un 25enne italiano ... magari a quei due che hanno saparato... di comporre una frase in inglese.
La vergogna di sentirmi italiano e' tanta che da oggi faro' di tutto per imbracciare cittadinanza all'estero, dove risiedo!

Lettere dalla Rete

DOPO EUTELIA TOCCA A ITALTEL?

di lavoratore Italtel

Ciao Beppe,
Ti scrivo per segnalare che anche in Italtel, una delle vecchie glorie della ricerca tecnologica italiana le cose si stanno mettendo male. Qui, a settimo milanese, a 2 passi da pregnana (sede di eutelia) la situazione sembra precipitare.
Telecom Italia, nostro azionista, zoppica ed anche Italtel.
Dopo aver cambiato l'ennesimo AD l'anno scorso e aver subito l'ennesima ristrutturazione la situazione non è cambiata. Ora che Telecom ha deciso di tagliare parte dei soldi che ci da ogni anno (circa 90 milioni in meno nel bilancion Italtel nel biennio 2009-2010) l'azienda ha deciso di chiudere una sede (roma o palermo) e di dichiarare 400 esuberi oltre a quelli gia' annunciati precedentemente.
C'e' chi dice che sia solo l'inizio di una crisi profonda.
Speriamo non sia cosi'.
Domani ci sarà uno sciopero in mattinata per protestare contro questa decisione ormai presa.
Ci sono un po' di argomentazioni che ti potrei portare per farti capire la situazione, testimonianze di persone che lavorano qui e che hanno una famiglia sulle spalle e stanno per vedere svanito il loro posto di lavoro, ma secondo me ci sono dei numeri, gia' semplici numeri, che se osservati e letti possono far capire una parte della situazione in cui ci troviamo qui.
Siamo una societa' (ti riporto i dati della primavera del 2008) di 2350 persone. C'e' stato qualche taglio nel corso di questo anno e mezzo ma le proporzioni sono rimaste uguali.
Di queste 2350:147 sono dirigenti, il resto impiegati di livello inferiore.
Questo significa che c'e' un dirigente ogni 16 persone. Forse un po' troppi. Ogni dirigente pensa al proprio orticello o a quello del dirigente amico. Si formano "cordate" di dirigenti, ognuno lavora per se, per la proprio gloria personale, per la carriera e non per l'azienda.
E' come stare su una barca a remi in mezzo al mare con 147 gruppi di rematori ed ognuno di essi rema in una direzione diversa.
In lombardia ci sono circa 18.000 dirigenti, in Italtel quasi l'1% di questi ma Italtel fa solo 550 milioni di fatturato annuo e non penso sia 1% di quello lombardo.
Marchionne, per risollevare la Fiat, taglio' le prime linee di dirigenti per far cambiare mentalità e orientamento. Qua, in Italtel, ogni AD si porta i suoi amici, li mette in posizione chiave e il numero continua ad aumentare e l'immobilismo decisionale cresce. Magicamente crescono anche le consulenze strategiche fornite da societa' esterne amiche. Che strano !!!!!
Il nuovo piano industriale, si dice, che preveda un orientamento alla consulenza, quindi forza lavoro che va dal cliente. Ma quale forza lavoro se viene dichiarata in esubero ?


DOSSIER SU PIAZZA FONTANA

di Mary Pace

Sono una scrittrice. Dopo la convocazione dei parenti delle vittime di Piazza Fontana, Il Capo dello Stato ha dichiarato che voleva far luce sulla responsabilitò sulla strage. Giorno 9 dicembre, ho inviato un telegramma a Napolitano dove affermavo che sarei stata disposta a mettere nelle sue mani il Dossier di Guido Giannettini, che mi consegnò prima della sua morte avvenuta nel 2003. Conoscevo bene Giannettini perchè fu mio maestro di tecnica e strategia militare, per 13 anni mi sottopose ad un duro addestramento. Ho scritto anche un libro "Piazza Fontana L'Inchiesta Parla Giannetini" edz Curcio che ho presentato il 12 dicembre. Quello che io ora mi chiedo, ancora una volta dobbiamo assistere a quste pagliacciate? Prima si dichiara disposto a far luce, quando ha l'opportunità di avere un dossier originale di cui la copia venne spedita a Saragat al quale non arrivò mai, dal quirinale c'è silenzio assoluto. E La Destra che ne andrebbe a beneficiare? Cosa fa la Destra? Nulla, gli scheletri negli armadi forse portano fortuna. Dopo questi fatti che mi hanno fatto arrivare la nausea fino alla testa ho deciso di cambiare Paese, di andare a vivere all'estero. Povera Italia.


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