venerdì 15 gennaio 2010

Mezzo miliardo al giorno di debito da esportazione

LA RETE DEL GRILLO
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Il post di Beppe Grillo
PERSON OF THE YEAR: DEBITO PUBBLICO

La persona dell'anno è, senza alcuna discussione, il debito pubblico italiano. E' cresciuto più dell'economia, dell'inflazione, degli stipendi. Ha superato i 1.800 miliardi di euro a ottobre, poi, a novembre, ha preso un po' di respiro e si attestato a 1.783 miliardi prima delle feste natalizie. Nel 2010 è pronto a ripartire e a stupire tutti. Nessuno sa dove potrà arrivare. Chi si è azzardato a fare delle stime è sempre stato sorpassato dalla realtà. Il 2009 si chiuderà con una previsione di circa 140 miliardi di debito pubblico in più rispetto a fine 2008, terminato con 1.664 miliardi.

... [continua]


GALERA IN MODICA QUANTITA

Pubblico una lettera indirizzata a Gianfranco Fini che descrive una storia di ordinaria follia (leggi il caso dal Manifesto). Lo Stato è spietato con i cittadini comuni... per loro c'è sempre la galera, almeno in modica quantità.

... [continua]


Liste Civiche Incontro Nazionale
Il miglior commento

ATTACCO A INTERNET
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commento di Nando Meliconi (in arte "l'americano"), roma (Voti: 44)

Portiamo la rete in piazza.
Portiamo la rete in televisione.
Portiamo la rete in tribunale!!!
In piazza con i V-Day e con il Popolo Viola,la rete ha già dimostrato di poterci andare.
In televisione dobbiamo andarci per portare a più gente possibile la realtà delle cose.
In "tribunale" dobbiamo andarci a danunciare questa classe dirigenziale corrotta e collusa con qualsiasi forma di criminalità e potere!
PIAZZA,TELEVISIONE E TRIBUNALE!!!
La piazza è pronta,ma conosciamo tutti i rischi che ci sono,basterà organizzarsi bene!
In televisione ci sarebbe solo da andare alla "nostra" Rai e chiedere uno spazio al posto di qualche caxxo di programma tipo:La foca monaca ha preso i voti o i pesci?
E' tutto nostro ma non possiamo farci un caxxo!!!
Se Annozero non da uno spazio fisso alla rete che vada a farsi fottere anche lei,Santoro compreso!
Regala a Santoro un tuo post a settimana,portiamolo in tv il blog,i nostri approfondimenti sono più interessanti delle elugubrazioni di quei caxxo di ospiti che ci sono!
Pure Santoro lo paghiamo noi,possibile che possa non darci voce???
Certo,in tribunale per andarci,bisogna avere uno Studio Legale!
Arrivederci e grazie.
Nando da Roma.

Lettere dalla Rete

GLI AUMENTI DEI FURBETTI DI AUTOSTRADE

di R.R.

La mia segnalazione riguarda i furbetti di Autostrade e l'aumento del pedaggio sul breve tratto Roma-Fiano Romano.
Due anni fa il pedaggio era di 1 euro. L'anno scorso si sono detti autorizzati ad un aumento del'1,x %, ma, siccome l'arrotondamento minimo e' a 10 cent., il pedaggio e' salito a 1,10.
Questo anno hanno effettuato lo stesso giochetto: si sono detti autorizzati ad un aumento del 2,04%, ma, siccome l'arrotondamento minimo e' a 10 cent., il pedaggio e' salito a 1,20.
Cosi' nel giro di 2 anni l'aumento è stato del 20% (e non del 3,x%).
Considerate che Fiano Romano è pieno di pendolari che usano la macchina ogni giorno per andare a lavorare a Roma...


LETTERA APERTA AL DIRETTORE DEL TG1 MINZOLINI

di S.M.

Caro Beppe,
ti scrivo perché dal sito del Tg1 è quasi impossibile trovare l'indirizzo a cui inviare una mail, se esiste non fanno niente per aiutare il pubblico ad esprimere le proprie opinioni, e questa la dice lunga sull'opinione bassa che hanno del confronto e dei propri datori di lavoro. Così la invio a te sperando che tu possa aiutarmi a far leggere a Minzolini questa mia umile lettera.

Al direttore del Tg1 Minzolini,
vorrei iniziare col ricordarLe che essendo Lei direttore del Tg1, quindi dipendente Rai, non le sta scrivendo solo uno spettatore, come potrebbe essere se Lei fosse direttore del Tg5, ma un suo datore di lavoro. La prego per questo motivo di leggere attentamente questa mia lettera.
Ho 23 anni e sono uno studente. Le scrivo perché i suoi ultimi editoriali mi stanno lasciando leggermente perplesso, per non dire sconcertato. Come può Lei, giornalista con esperienza trentennale, permettersi di utilizzare la sua posizione per parlare da un pulpito mediatico privilegiato, senza attenersi a fatti, esprimendo unicamente le sue impressioni? Le chiedo questo perché altri suoi colleghi, che ricoprono posizioni tutto sommato inferiori rispetto alla sua, sono costretti a difendersi continuamente dall'accusa di "mancanza di contraddittorio", "faziosità", "eccessiva politicizzazione" o addirittura "incitamento all'odio sociale". E questi giornalisti spesso si limitano ad esporre fatti che altri giornalisti, forse per troppo pudore, decidono di "filtrare preventivamente" (per non usare altre parole).
Ora, ho visto il Suo editoriale su Bettino Craxi (di primo nome Benito) e non vorrei esprimerLe un dissenso rispetto al contenuto, anche perché, mi permetta di esprimerLe una mia umile opinione, il contenuto è nullo: il breve corso di storia contemporanea che in 40 secondi lei fa, non solo è storicamente sbagliato, ma anche evidentemente mediocre come esposizione. Credo, e non si offenda, che un liceale appartenente al vecchio Fuan avrebbe saputo fare di meglio. Tuttavia come le ho detto non posso criticare l'inesistente contenuto. Quello che critico è l'atteggiamento da uomo che parla da un pulpito che Lei prende ogni qual volta ritiene che il suo stipendio le sia dato per sottrarre due minuti del servizio pubblico ed usarli per esprimere proprie opinioni. Che sarebbe del tutto logico se fosse direttore del Tg4, mezzo privato ed evidentemente legato a una forza politica. Vorrei ricordale che Lei è direttore del Tg1, che dovrebbe essere alle dipendenze della Nazione e non d!
i un presidente del Consiglio che ha ottenuto indubbi benefici da un uomo, Craxi, che con vari conti correnti all'estero, ha, se non altro, rubato soldi alla propria Nazione. Credo che gli italiani abbiano una memoria più lunga di quel che voi crediate, e che l'ennesima falsificazione della realtà da Lei messa in atto questa volta non abbia sortito l'effetto desiderato. La prego perciò di vergognarsi, almeno nel suo intimo, senza dire niente a nessuno. La prego di prendersi un minuti prima di dormire per fare un bilancio della sua giornata, o della sua vita. La prego di pensare per un minuto a come si sta comportando. La prego di pensare a figure come Enzo Biagi o Indro Montanelli. Pensi che Lei non solo non potrà mai ambire a uno stile giornalistico paragonabile ai loro scarti, ma non potrà mai guardarsi allo specchio con la coscienza pulita come invece potevano fare loro dopo anni e anni di lavoro.
La invito dunque, come suo datore di lavoro, a licenziarsi, e a farsi assumere quanto prima in luoghi a Lei più adatti come il Tg4, Tg5, "Il Giornale", "Il Tempo", "Il popolo d'Italia!".


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