martedì 16 novembre 2010

Che felicità essere figli unici in Baby Boom

Un bambino è più contento se non ha sorelle e fratelli, rivela uno studio
inglese: niente liti e rivalità, più sicurezza e successo

Fino ad ora si credeva che nel bilancio dei pro e contro fossero i figli
unici, più timidi e introversi, a essere svantaggiati ma una ricerca è giunta a
concludere esattamente l'opposto: il livello di felicità scende in proporzione
al numero di fratelli e sorelle. La tesi è stata elaborata grazie a un'indagine
condotta dall'agenzia governativa britannica Economic and Social Research
Council su 100mila persone (di cui 40mila famiglie) e anticipato sulle pagine
dell'Observer.

Partendo da alcuni dati preliminari (7 teenager su dieci sono molto
soddisfatti delle loro vite, quelli appartenenti a minoranze sono più
soddisfatti degli altri, più fratelli e sorelle si hanno meno si è felici, per
l'appunto) a 2500 giovani sono stati forniti questionari più approfonditi, poi
analizzati dall'Institute for Social and Economic Research dell'università
dell'Essex. Il 54% ha subito del bullismo da parte di fratelli e sorelle più
grandi, il 30% è stato apostrofato con brutti nomi o trattato male, il 17,6% ha
sofferto per i propri giochi, portati via o rotti dagli altri.

Anche lo spazio in casa da dividere, l'attenzione dei genitori, le preferenze
mostrate magari da questi ultimi hanno poi avuto un ruolo determinante. «Non
avrei ma potuto fare l'attrice se non fossi stata figlia unica» ha detto una
volta Natalie Portman, intervistata su Rolling Stone, «perché i miei genitori
non mi avrebbero lasciato diventare una celebrità a dispetto di un altro
figlio». Alcuni studi condotti in passato hanno sottolineato poi come i figli
unici siano in realtà più estroversi e portati a socializzare con gli altri
anche se pure non esserlo ha i suoi lati positivi: nei momenti di difficoltà si
può contare sul sostegno reciproco, ha fatto notare a proposito dello studio
Dieter Wolke, docente di psicologia dell'Infanzia all'università di Warwick.
Non solo, si impara prima, grazie al confronto, a risovere i conflitti, si
capisce che anche gli altri hanno un proprio spazio e che l'universo non ruota
intorno a se stessi.

Ne discutono non solo gli altri studi condotti finora ma anche nei forum dove
gli aspiranti genitori si confrontano e si dividono: "non fate figli unici",
"siamo entrambi figli unici e siamo stati benissimo, stiamo pensando di avere
un figlio unico". In Italia il 42,3% delle coppie ha due figli, il 10,8% tre o
più e il 46,8% un figlio (ovviamente non sempre per libera scelta) e ai
genitori di entrambi i fronti si rivolgono i consigli degli esperti: ai primi
di non ritagliarsi semplicemente il ruolo di arbitri nelle discussioni, ai
secondi di non investire il figlio dei propri sogni o di caricarlo di
aspettive.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails