giovedì 2 ottobre 2008

Editoria, i ragazzi italiani leggono più dei loro genitori

Editoria, i ragazzi italiani
leggono più dei loro genitori

Il 53,8% dei giovani hanno letto un libro in un anno contro contro il 43,1% della media nazionale

(Jepg)
(Jepg)
ROMA - I ragazzi italiani leggono più dei loro genitori: nel 2007 un giovane su due, tra i 6 e i 19 anni, dichiarava di aver letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi (il 53,8% contro il 43,1% della media nazionale). Ma all'interno della categoria giovanile, si rilevano differenze ad esempio legate al genere, le ragazze leggono più dei maschi, raggiungendo il massimo divario nella fascia d'età 15-17 anni (67,8 contro 46,2). A influire ci sono poi differenze territoriali, corrispondenti a 15-20 punti percentuali tra regioni del Nord e del Sud. È la fotografia dei giovani lettori italiani, scattata dall'ufficio studi dell'Associazione italiana editori e presentata questa mercoledì mattina a Roma, nel corso della prima giornata di lavori degli Stati generali dell'editoria 2008, dedicati al tema «Più cultura, più lettura, più paese. Scommettere sui giovani».

PERCHÉ NON SI LEGGE - Di grande importanza sono le ragioni della «non lettura»: l'11 dei 6-19enni sostiene di non disporre delle necessarie competenze per la lettura di un testo; il 6,9 ammette di non saper leggere o di leggere male e il 4,2% pensa che i libri siano scritti in modo difficile. Dati confermati dalle rilevazioni Pisa-Ocse, secondo le quali il 26,4 dei quindicenni possiede competenze di lettura inferiori al «livello 2», il livelli minimo per garantire il successo scolastico e personale dei singoli. Gli studenti nel meridione dimostrano inoltre una preparazione inferiore nelle capacità di comprensione di un testo, di soluzione di problemi di matematica e di scienze rispetto a quelli del Settentrione. Il contesto familiare è quello che favorisce il contatto e il rapporto con i libri. La biblioteca di casa è il canale in media più utilizzato (19,6 nella fascia 6-19 anni) per procurarsi libri da leggere. Seguono l'acquisto in libreria (18,5), il regalo (16,1) e, solo in coda, il prestito in biblioteca (5,3). Quanto alla scelta dei libri, il 19 dei ragazzi tra i 5 e i 13 anni sostiene di acquistare personalmente il libro mentre il 28% sceglie in autonomia.

CONFRONTO CON L'EUROPA - Confrontando le abitudini di lettura dei nostri ragazzi con quelle dei loro coetanei europei, risulta che gli italiani occupano le posizioni più basse, con il 53,8, contro il 60% della Francia, il 73,3% della Spagna. In Gran Bretagna, inoltre, il 90% delle madri ha dichiarato di leggere libri di racconti o fiabe ai loro bambini almeno una volta a settimana, contro il 41% dell'Italia. L'Italia si colloca inoltre dietro i principali paesi europei anche per quanto riguarda la produzione di libri per bambini e ragazzi. Nel 2006, infatti, il totale di tale produzione era pari a 4.228 titoli e rappresentava il 7% della produzione editoriale complessiva. Valori che dimezzati rispetto ai numeri dell'editoria spagnola e pari a un quinto di quella francese, sebbene l'offerta per bambini e ragazzi italiani sia in questi anni cresciuta e si sia maggiormente articolata per generi, linguaggi, formati, fasce di prezzo e d'età. Nel 2007, il mercato del libro per ragazzi valeva 137,2 milioni di euro a prezzo di copertina, con un incremento del 2,5% rispetto all'anno precedente.

Corriere.it

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