martedì 16 settembre 2008

La morte di un AFROITALIANO; considerato sporco e negro di merda - NON è razzismo!

Non ho parole!

 

Mi si sfumano le idee, la ragione si mischia con la rabbia e resta solo un desiderio profondo di giustizia, ed è questa la mia paura, che questo desiderio di giustizia si trasformi in odio, un odio latente, una forza oscura, una spinta verso la violenza, però, nascosta, che aspetta il momento giusto per abbattersi contro il primo disgraziato. Un odio così uccise Abdoul. Il razzismo italiano è latente, raramente espresso in azioni concrete, forse inibito per le prediche religiose, ma con la ghettizzazione della chiesa – quella del popolo -, negli ambienti privati, allora i cosiddetti valori cristiani, di una società che si ritiene cristiana, quale l'Italia, vengono messi nei cassetti. Allora vediamo in giro la peggiore parte degli italiani, la parte più oscura, tutto partendo dalla politica. Se dai politici, si ricevono solo alimenti di oddio e diffidenza verso il diverso, lo straniero, cosa possiamo aspettare dai cittadini?

 

La morte del ragazzo Abdoul, afroitaliano, è un brutto segnale, un brutto precedente per le relazioni tra gli italiani e le varie comunità di "africani" sparse per il mondo. È conoscenza pubblica che l'Italia ha la fedina sporca per eventi razzisti, credo sia un'aura lasciata dal Fascismo; in giro per il mondo si sa che in Italia certe espressione di razzismo sono normali – come quando ti chiamano marocchino, uomo di colore -, c'è un politically corretto che abbaglia anche i più radicale dei moralisti. Insomma, la presunzione fu sempre quella che il razzismo latente italiano, si fermasse nelle parole. Ma, come si suole dire, dalle parole si è passati agli atti.

 

Abdoul è morto, è morto massacrato, sia fisicamente, sia moralmente. Fu abusato, denigrato, ma i suoi aguzzini, hanno i coraggio di dire che non sono razzisti. Allora cosa sono? Animali irrazionali travestiti da uomini? Uomini pazzi? Assassini? Oppure "razzisti inconsci?" Mah!

 

Non ho parole!

 

Non ho parole che mi aiutino ad esprimere le emozioni, la rabbia, tutto quanto produce un evento del genere, perché so, in quanto NERO – e non di colore -, che degli ARIANI, PURI, PULITI, arrivano uccidere un nero per presunto scippo degli incassi; atto estremo che si potrebbe ripetere, un giorno potrebbe capitare ad un altro povero cristo, un amico, un cugino – magari anche in vacanze -, insomma, non voglio essere pessimista, mah, NON POSSIAMO CONTINUARE COSÌ.

 

Non ho parole!

 

Francis/PAC

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