domenica 7 settembre 2008

La Rete del Grillo: "COLPETTO DI STATO"

LA RETE DEL GRILLO
    Blog Blog Iscriviti La Settimana Help Contattaci 07/09/2008
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Il post di Beppe Grillo
COLPETTO DI STATO
Un blogger mi ha segnalato una modifica del Codice Penale che abolisce il reato di colpo di Stato. E' successo due anni fa, con il penultimo governo dello psiconano. Ma nessuno se ne è accorto. Lo ammetto, neppure io. Giornali e televisioni ripieni di giornalisti e direttori piduisti neanche. Si sono voltati dall'altra parte di fronte allo stravolgimento dell'articolo 283. Dal 2006 partiti, massonerie coperte e organizzazioni criminali possono fare un colpo di Stato senza conseguenze. Purchè non usino 'atti violenti'. Lo possono fare con la corruzione, con l'informazione deviata, con i criminali in Parlamento sottratti alla scelta elettorale per l'abolizione della preferenza. ... [continua]


PASSAPAROLA, LUNEDI



Vi ricordo l'appuntamento di domani con Passaparola, la rubrica settimanale di Marco Travaglio. ... [continua]


Il miglior commento

COMUNI: PADRONI A CASA NOSTRA!

di sara paglini, carrara (Voti: 78)
leggi il post

... Buongiorno Blog.Bel posto quello di stamani,in linea con quelli di questi giorni peraltro.
Ci sono cose però che non mi sono chiare,e qui mi rivolgo a qualcuno di voi se è un professionista della legge.( o anche un semplice cittadino ben informato)
Ma fare riprese durante un consiglio comunale, deve essere anticipato da una richiesta scritta?
O semplicemente si può fare e basta.
E chi si oppone, è nella legalità?
Sarebbe un'ottima cosa se lo Staff pubblicasse qualche articolo di legge in questione
da far visionare eventualmente ai dipendenti comunali e alle forze pubbliche che si oppongono
(come nei casi visti nei 2 filmati sopra)
Se abbiamo dalla nostra la legge, questi LA DEVONO RISPETTARE.
Va bhè che se le stanno modificando tutte le leggi.... Ma se ancora qualcosa si salva,
aprofittiamone....
Grazie

Lettere dalla Rete

BERLUSCONI SVENDE IL PATRIMONIO CULTURALE

di ItaliaDallEstero

L'Italia non può più permettersi di prendersi cura dei tesori culturali del paese, e così si è cominciato a vendere o affittare regge e templi a soggetti privati. Le proteste sono forti da parte dei critici che accusano il governo di Berlusconi di smantellare il patrimonio culturale del paese.
Nel 2002, il governo di Berlusconi ha proposto di privatizzare parti del patrimonio culturale del paese. Una nuova società pubblica, Patrimonio dello Stato, ha compilato un'ampia lista di musei, regge, monumenti e statue - liste di prezzi incluse. L'iniziativa ha provocato indignazione negli ambienti culturali in tutto il mondo. I direttori di musei come il Tate e il Louvre hanno fatto appello al governo di destra italiano perché metta l'interesse della collettività al primo posto.
Durante il corto soggiorno del governo di centro-sinistra sembrava tirare un'aria nuova e si è investito nella cultura. Il primo ministro Romano Prodi parlava appassionatamente di sovvenzioni statali alla cultura piuttosto che di sponsor privati.
Ma adesso è tornato Berlusconi e la svendita dei tesori culturali è cominciata. A Verona stanno mettendo all'asta tre palazzi e un monastero, in modo che la città dell'opera si possa permettere un nuovo garage-parcheggio al di sotto di un centro di esposizione. In Sicilia pensano di affittare i famosissimi templi di Agrigento per un periodo di trent'anni. I responsabili di Pompei vogliono limitare il numero di visitatori per noleggiare parti dei resti archeologici a multinazionali come Google, Microsoft e Warner Bros. "Il 2008 è l'anno della grande svendita culturale", ha scritto recentemente il quotidiano La Repubblica.
Il governo ha tuttavia promesso di non svendere gioielli culturali che appartengono all'identità culturale del paese. "Il Colosseo non è in vendita" hanno assicurato. Insomma, non aspettiamoci un cocktail party per pezzi grossi dell'industria alle Terme di Caracalla o una festa per bambini sulla Torre Pendente di Pisa.
Eppure molti si preoccupano del fatto che i ricavi provenienti dagli affitti dei tesori culturali non vengano usati per attrezzature, per la manutenzione e per nuovi scavi - cosa che sarebbe nell'interesse comune. L'avvertimento è che la commercializzazione dei tesori culturali possa distruggere il loro valore estetico e culturale. In particolare, gli italiani temono una "disneyficazione" americana di luoghi come Pompei.
L'incubo dei critici è che l'eccezionale patrimonio culturale italiano finisca nelle mani di privati, i quali potrebbero poi lasciar cadere in rovina regge e musei, oppure aumentare i prezzi dei biglietti rendendoli improponibili per la gente comune. Molti temono che gli investitori vengano fuori con idee come, ad esempio, organizzare una gay parade a Castel Sant'Angelo, il mausoleo dedicato all'imperatore Adriano.
-Voglio solo gridare e mi chiedo "quanto in basso cadrà l'Italia?", domanda a Deutsche Welle Gottfried Wagner, storico e direttore d'orchestra, discendente di Richard Wagner che ha vissuto in Italia per 30 anni.
Wagner sostiene che l'Italia abbia prodotto i migliori artisti, compositori e architetti della storia mondiale, e che la svendita è un modo di calpestare il patrimonio culturale del paese, motivo d'attrazione per milioni di turisti.
Ma il budget italiano per la cultura si restringe costantemente con Berlusconi, che cerca di tenere in piedi la vacillante economia del paese. Le famiglie italiane dal canto loro non sono interessate a donare soldi per la manutenzione delle opere culturali.
-Gli investimenti economici nella cultura e nei musei sono crollati, così come l'interesse della politica nella cultura, secondo Salvatore Settis, uno dei maggiori archeologi italiani che si occupa della conservazione dei monumenti.


IN MORTE DI UNA COLONA DI RONDINI

di R. D. L.

IL RESPIRO DELLA POLITICA: un fiato corto qualcuno direbbe, perché non più in grado di farsi carico dei problemi che incombono sulla società di oggi e perché non più capace di delineare un percorso chiaro e condivisibile per il nostro futuro. Quello affannoso di un comitato d'affari, qualche altro, me compreso, avrebbe voglia di gridare, se solo avesse voce in questo deserto di idee, in questa vallata di lacrime, in questa landa popolata (ahinoi!) anche da stolti.
Il vero respiro della politica, in questi giorni (e con esso abbiamo misurato anche lo stato asfittico dell'opinione pubblica locale) è quello avvelenato dai pesticidi che hanno distrutto un'intera colonia di rondini, senza che nessuno fiatasse. Eppure in questi mesi si è parlato tanto della scomparsa delle api. Nessuno pensa che anche le api siano morte insieme alla rondini? E con esse le cicale, le lucciole, qualche lucertola e chi sa quanti altri utili animaletti? Un'estate silenziosa la nostra e la prossima primavera sarà allietata, credo, soltanto dai rumori assordanti dei ciclomotori con marmitte alterate che, indisturbati, continueranno a scorrazzare per le strade delle nostre contrade. Scriverei questa lettera a tutte le rondini, se parlassi la loro garrula lingua e se potessi anch'io librarmi libero in questo cielo, ormai immenso ricettacolo di veleni e polveri sottili (magari forse rischiando un po' anch'io per l'azzardo). Tutto quello che ho potuto fare è stato un esposto in Procura, affinché questi episodi non abbiano più a ripetersi. Ma si ripeteranno, perché "loro non cambiano"; e anche molti come loro non cambiano.
La causa? Probabilmente una disinfestazione con agenti chimici alquanto aggressivi, durante la quale anche un bambino è stato destato dal sonno con problemi di respirazione. Non avevano avuto nemmeno l'accortezza di pubblicizzare nel modo più capillare possibile questa scellerata decisione. Presa da chi? A detta dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Sassano (SA), dall'ASL SA/3. Vi direte, un'ASL che dovrebbe preservare e tutelare la salute del cittadino, fa di queste cose? Beh... non viviamo, forse, nel mondo alla rovescia? Di che vi meravigliate?
E un assessore, un sindaco, che permettono queste cose? Non sono poi essi stessi che dovrebbero dare ampia pubblicità a questi misfatti, prima che questi stessi vengano compiuti? E dire che un gruppo di scienziati del CNR, nel 2005, lanciò un appello contro lo spargimento di questi veleni. Appelllo inascoltato, anche perché il comitato d'affari deve funzionare bene, non vi pare? Questi pesticidi non solo sono dannosi per l'ecosistema, ma anche inutili. Se si vuole combattere le zanzare ci sono altri metodi, come quello di innestare nei corsi d'acqua i pescetti mangia-larve (gambusia affinis) o la sterilizzazione dei maschi di zanzara, o altri. E chi vi ascolta? Due anni fa spedii questo appello al Sindaco del Comune di Sassano via fax, su sua richiesta, dopo una mia accorata protesta, perché quella volta avevano solo risvegliato un po' di asma nei miei bronchi un po' malandati. Quest'anno hanno fatto di meglio. Ma quelli non cambiano. Non si muovono di una virgola. Determinati a tutelarci dai morsi di zanzare, continuano a spargere veleni per il mondo, dando questo incarico a ditte specializzate, che, di anno in anno, diventano sempre più tali.
La speranza di rivedere quelle rondini la prossima primavera, caro Beppe, è svanita nel vedere il capo di un rondinino asfissiato sporgere penzoloni fuori dal suo nido sotto casa mia. Questi crimini non saranno puniti, molto probabilmente, nonostante il mio esposto, ma gridano vendetta.


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