sabato 10 luglio 2010

Radio Radicale, giallo sulle dimissioni di Bordin Il direttore lascia dopo 19 anni. Voci di un dissidio insanabile con Pannella, che smentisce

A Pasqua scontro in diretta tra la voce storica dell'emittente e il leader politico

Radio Radicale, giallo sulle dimissioni di Bordin

Il direttore lascia dopo 19 anni. Voci di un dissidio insanabile con Pannella, che smentisce

Massimo Bordin (primo a sinistra) assieme all'editore di Radio Radicale, Paolo Vigevano, e al leader dei Radicali Marco Pannella in una foto che risale ai primi anni Novanta
Massimo Bordin (primo a sinistra) assieme all'editore di Radio Radicale, Paolo Vigevano, e al leader dei Radicali Marco Pannella in una foto che risale ai primi anni Novanta
MILANO - «Tra pochi mesi avrebbe festeggiato il ventennale della sua direzione. Invece, salvo smentite ufficiali, Massimo Bordin è fuori da Radio Radicale. E sulle dimissioni del giornalista, noto per la conduzione cinque mattine a settimana della rassegna di Stampa e regime, è giallo: nello stretto giro radicale gira voce che sia stato il leader in persona ad accompagnarlo alla porta, non proprio garbatamente. Ma Pannella nega e così anche Marco Cappato, il successore in pectore».

«Gia nell'ap [Esplora il significato del termine: Radio Radicale, giallo sulle dimissioni di Bordin Il direttore lascia dopo 19 anni. Voci di un dissidio insanabile con Pannella, che smentisce A Pasqua scontro in diretta tra la voce storica dell'emittente e il leader politico Radio Radicale, giallo sulle dimissioni di Bordin Il direttore lascia dopo 19 anni. Voci di un dissidio insanabile con Pannella, che smentisce Massimo Bordin (primo a sinistra) assieme all'editore di Radio Radicale, Paolo Vigevano, e al leader dei Radicali Marco Pannella in una foto che risale ai primi anni Novanta Massimo Bordin (primo a sinistra) assieme all'editore di Radio Radicale, Paolo Vigevano, e al leader dei Radicali Marco Pannella in una foto che risale ai primi anni Novanta MILANO - «Tra pochi mesi avrebbe festeggiato il ventennale della sua direzione. Invece, salvo smentite ufficiali, Massimo Bordin è fuori da Radio Radicale. E sulle dimissioni del giornalista, noto per la conduzione cinque mattine a settimana della rassegna di Stampa e regime, è giallo: nello stretto giro radicale gira voce che sia stato il leader in persona ad accompagnarlo alla porta, non proprio garbatamente. Ma Pannella nega e così anche Marco Cappato, il successore in pectore». «Gia nell'ap] rile del 2009, Bordin, l'ex trotskista che nel 2009 ha vinto il Premiolino "per le sue puntuali, professionali e graffianti rassegne", aveva detto «basta». La domenica di Pasqua aveva litigato in diretta col capo e poi, sul Corriere, aveva messo agli atti la rottura: «L'intervista che finisce in discussione quasi privata è un brutto incidente. Siamo arrivati al capolinea, la formula dell'intervista domenicale non funziona più...». Da allora le interviste Bordin-Pannella hanno cambiato formula. E adesso pare che, a non funzionare più, sia il rapporto personale tra i due. Il telefono di Bordin suona lungamente a vuoto, il leader del partito risponde invece al primo squillo. Vero o no che ha deciso di cambiare il direttore dell'emittente? 'È assolutamente vero che non voglio cambiare direttore».

È una formula precisa, che Pannella ripete due volte scandendo bene i termini e con la quale, tra le righe, lascia intendere che sia stato Bordin ad andarsene e non lui a cacciarlo. Quanto ai litigi, qui Pannella non può smentire: «Nulla al di fuori del controllo, tranne quelli domenicali che uno può chiamare dialoghi e un altro litigi. Sono più di dieci anni che ribadisco a Massimo come sia del tutto sbagliato immaginare, anche semplicemente, che lui voglia lasciare la direzione». Di recente, da largo Argentina, era filtrato il nome di Filippo Facci come possibile erede di Bordin, ma anche qui un Pannella volutamente criptico invita a cercare altrove: «Ho già avuto occasione di dire che cose del genere non sono mai accadute».

A questo punto entra in scena Marco Cappato. Nato a Milano nel 1971 e laureato in Economia alla Bocconi, è stato due volte deputato europeo. Tra i radicali, molti sono pronti a giurare che sarà lui il prossimo direttore della radio. Complimenti, Cappato... «Giuro che non so di che cosa stia parlando— ride lui rispondendo al telefono da Milano —. Bordin ha litigato con Pannella? Non lo sapevo. Certo, so che ci sono dei problemi tra loro e non da oggi, ma sono all'oscuro di situazioni nuove». Non sa di essere il nuovo direttore? «No, ridevo perché mi era sembrata una buona battuta. È una cosa che non esiste. E poi, non sono nemmeno giornalista...».

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