venerdì 3 dicembre 2010

Dentista low cost in Asl e ospedali

Dentista low cost in Asl e ospedali
Tariffari ridotti anche del 50% e prezzi impensabili solo fino a poco tempo fa
ROMA - Convenzioni tra Asl e ospedali e studi dentistici privati, delibere regionali che allargano la platea dei garantiti, tariffari ridotti anche del 50% e prezzi impensabili solo fino a poco tempo fa. In sintesi, ecco a voi l'era del dentista 'low cost'. In un paese dove il Servizio Sanitario Nazionale non ce la fa a garantire le cure dentarie (92% spesa e' privata), salvo che per una piccola fascia di persone piu' svantaggiate, recarsi dal dentista e' ancora considerato un lusso (la spesa procapite annua e' stimata in 740 euro), se e' vero che un italiano su cinque rinvia la visita odontoiatrica per motivi economici.

Ma qualcosa comincia a muoversi. La duratura crisi economica, infatti, ha in parte toccato anche una categoria da sempre considerata privilegiata, quella dei dentisti, che per cercare di porre un freno alla cosiddetta "sindrome da poltrona vuota" ha deciso di puntare sui super-sconti e su accordi e convenzioni con Asl e Ospedali: una soluzione che serve alla categoria per ampliare il proprio bacino di utenza ma che di conseguenza permette di poter offrire cure dentistiche 'low cost' anche alla stragrande maggioranza degli assistiti che non rientrano nelle fasce deboli della popolazione, quelle che in base ai Livelli essenziali di assistenza hanno garantite cure odontoiatriche gratuite.

Un fenomeno in espansione, certificato dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie), che ha realizzato un'indagine sul territorio fornendo una panoramica su come le aziende sanitarie stanno sperimentando nuove strade per consentire cure odontoiatriche economicamente sostenibili. L'Ospedale le Molinette di Torino, ad esempio, ha avviato un servizio ambulatoriale riservato ai pazienti diversamente abili, collaboranti o meno, che quasi mai vengono seguiti dagli studi dentistici, mentre la Regione Umbria ha radicalmente abbattuto le tariffe per le cure odontoiatriche applicate sia negli ospedali pubblici della regione che negli studi privati accreditati, portando il costo di una prima visita da 43 a soli 17 euro.

E novita' importanti arrivano anche dalla Lombardia dove, al di la' delle convenzioni con i dentisti privati che le singole aziende della regione stanno stipulando per offrire assistenza odontoiatrica a prezzi piu' accessibili, per le famiglie lombarde la Regione ha stanziato un 'bonus figli' (di eta' tra 10 e 16 anni) per paziente di circa 700 euro, e dal Veneto, dove la Regione ha garantito cure a bambini, soggetti 'vulnerabili' e urgenze.

E se in Toscana le cure odontoiatriche sono articolate su 3 livelli, con una prima visita pubblica gratuita e successive cure possibili in studi privati convenzionati, con prezzi inferiori anche del 50%, c'e' chi ha puntato sull'attivita' intramoenia negli ospedali. E' il caso dell'Ospedale Riuniti di Trieste, che ha aperto le strutture pubbliche ai professionisti che, in cambio, hanno accettato di praticare tariffari 'low cost'. Tutte formule a costo zero per le casse di Asl e ospedali e, dunque, facilmente esportabili.

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