sabato 4 dicembre 2010

"Può essere usata dai pedofili" E l'Fbi lancia l'allarme videoBarbie

Il dispaccio è diramato dalla sezione californiana dell'Agenzia di
investigazioni: la telecamera nascosta può diventare un'arma usata contro bimbi
ignari. La Mattel su tutte le furie: "Non c'è nessun caso e la sicurezza dei
bimbi è la nostra priorità" dal nostro inviato ANGELO AQUARO

"Può essere usata dai pedofili" E l'Fbi lancia l'allarme videoBarbie
NEW YORK - Il dispaccio ha il timbro dell'Fbi e da qualche ora sta gettando
nel panico gli agenti federali di mezza America. Che negli ultimi anni hanno
dovuto inseguire mostri di ogni tipo: dai serial killer sanguinari agli
incravattati ladri di Wall Street. Ma che mai si sarebbero aspettati di vedersi
recapitare un "alert" con quella richiesta impossibile. Perché anche a volerlo:
ma come si fa ad arrestare una Barbie?

"Barbie Video Girl: un possibile metodo di produzione pornografico". Si
intitola proprio così il dispaccio diramato dalla sezione californiana di
Sacramento che ha fatto andare su tutte le furie i dirigenti della Mattel. La
Barbie non ha bisogno certo di presentazioni. Ma soprattutto di pubblicità
negativa: "Video Girl" è uscita quest'estate ma è uno dei regali più gettonati
di Natale. Prezzo: 45 dollari. Funzione: beh, lo dice la parola stessa. E' la
prima bambola con videocamera incorporata. "Sono una videocamera che funziona
davvero!" sorride la bambolina dal sito della Mattell, con tanto di punto
esclamativo. Ma sentite invece la descrizione allarmata dell'Fbi. "A partire
dal luglio 2010" si legge nel rapporto "la Mattel sta vendendo una bambola con
una camera
nascosta. La bambola cela le lenti della telecamera in una collana sulla parte
anteriore" annota l'ispettore di turno "e ha un piccolo schermo Lcd che
funziona da video sulla parte posteriore". Non basta. "La bambola può anche
catturare fino
a 30 minuti di film e i video possono essere scaricati su un computer
attraverso una miniporta Usb e un cavo". Una miniporta e un cavo! Capito le
armi del delitto? Continua il dispaccio: "Non è richiesto alcun software e i
video possono essere copiati su un computer". Da lì al web il passo è breve. E
il delitto dove sta?

L'Fbi ha paura della Video Girl perché i pedofili potrebbero utilizzarla come
"caramella" da offrire alle vittime inconsapevoli. KIRO Tv, la televisione di
Washington che ha rilanciato l'allarme, dice che il Bureau è preoccupato dalla
somma di due fattori: ci sono già stati in passato casi di abusi utilizzando
delle Barbie e ci sono
stati anche dei casi di abusi con telecamere nascoste. Uno più uno fa due:
ergo, la combinazione è particolarmente pericolosa. Figuriamoci la felicità
della Mattel. Che ha affidato il suo stupore a
un comunicato ufficiale. "L'Fbi" fa notare la casa di bambole più famosa del
mondo "non sta denunciando nessun caso particolare già avvenuto. E Steve Dupre
dell'ufficio di Sacramento ha confermato che non si sono registrati casi di
utilizzo di questa bambola al di fuori del suo scopo". Punto. "I prodotti
Mattel sono disegnati avendo in
mente i bambini e i loro migliori interessi. Molti dei dipendenti della Mattel
sono genitori esse stessi. E capiamo che cosa vuol dire la sicurezza dei
bambini: è la nostra priorità numero uno".

Per carità, l'intento della polizia è lodevole. E forse nell'epoca del Grande
Fratello non è che si sentisse davvero la mancanza di una videobambola per
bambini: lasciate che i bimbi giochino in pace, magari lontano dal piccolo
schermo e dai pc. Ma tant'è: la caccia è già partita e a Barbie non resta che
arrendersi. O spegnere la tv.

con repubblica.it

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