venerdì 3 dicembre 2010

"I dolori del giovane Walter": Così parlò la Littizzetto: maschio, il mio castigo

È in libreria «I dolori del giovane Walter», l'ultimo libro di Luciana
Littizzetto (Mondadori,199 pagine, 18 euro). Ne pubblichiamo un capitolo,
intitolato «L'elastico molle del pigiama»

A Shanghai è stato vietato l'uso del pigiama. Ma non in casa, per strada. Sì,
perché in Cina va di moda uscire di casa in pigiama, non solo per andare a fare
la spesa, tant'è che fino all'ora di pranzo la città sembra un ricovero per
lungodegenti. Da quando è partito l'Expo l'amministrazione ha detto stop. Non
so voi, ma io non noto una grande differenza quando un cinese è vestito col
pigiama oppure è vestito da cinese. A me sembrano in pigiama da almeno due o
tremila anni. No, quello che voglio dire è che da noi, in Italia, il pigiama
dovrebbero proibirlo in casa, perché con le prime avvisaglie d'autunno si
vedono mise che apriti cosmo. Intanto tocca dire che voi uomini il pigiama lo
cambiate con la frequenza con la quale si cambia il materasso e invece di
piegarlo lo appallottolate sotto il cuscino come un nido di cimici. Di giorno
fate i fighi,cravatta con nodo a papaia, scarpe di legno, dopobarba a
secchiate, poi, appena arrivate a casa, sbarabaquak. Finisce l'incantesimo. Da
quegli aitanti pingoni che fingete di essere per intortare le colleghe, tornate
a essere ciò che siete veramente: quattro organi interni coperti di pelle
flaccida. Il tutto riposto in un tutone da Superpippo con due bottoni davanti e
dentro il teatro dell'assurdo.

Vediamo i modi in cui il maschio va a letto in questa stagione. Partiamo
dall'Arsenio Lupin, quello che si mette il pigiama classico, da carcerato, a
righe verticali, con l'elastico sempre un po' moscio, che, se va a stendeere
sul balcone, appena alza le braccia, cala la braga e fa capolino il picchio dal
buco, il naso smangiato delle statue di gesso, la coscia di quaglia di Amadori.
Così il condominio conosce subito la miseria con cui hai a che fare. Poi si
mette a letto tipo uomo di Leonardo, a braccia e gambe larghe come uno
scoiattolo volante,russa come un drago, dorme a bocca aperta e fa le bolle di
saliva come il Sole Piatti.

Poi ci sono i maschi rat musqué, quelli che soffrono da anni di
lombosciatalgia ma si ostinano a dormire lo stesso in boxer e maglietta, e poi
al mattino si svegliano piegati come compassi. Con quelle magliette orrende con
Bugs Bunny o Gatto Felix e sotto niente, che sembra che Felix e Bunny abbiano
le gambe lunghe e pelose, e la coda sul davanti. Che tu pensi: piuttosto che
fare sesso con questo zombi preferisco spalmarmi di glutammato e fare il bagno
coi piraña; o attraversare l'Alaska su una slitta trainata da criceti.

Può andare peggio. Ti può essere toccata la disgrazia sovrana. Puoi essere tu
la predestinata dal maligno, e avere un marito che si mette il pigiama da
paggio di Re Artù. Il pigiamotto attillato in puro leacril color guano, a rombi
beige, con polsini e cavigliere in maglina compatta ton sur ton marron.
Praticamente una pepiera da pizzeria. Il crollo della libido. Prerogativa del
pigiama di leacril è il fatto di segnare molto bene il pettorale concavo e la
miseria del «disturbo», che sta lì come il sacchetto della tombola, una
manciatina di ceci. Un sacchetto con dentro una seppia. La consistenza del
gelato sciolto. Che sabba dell'amore ti ispira uno conciato così? Gli indiani
avrebbero scritto un Kamasutra di mezza riga.

con lastampa.it

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