mercoledì 4 giugno 2008

Mestre, Lega blocca nuovo campo rom e i No global invadono sede carroccio

Mestre, Lega blocca nuovo campo rom

I No global invadono sede carroccio

Per il secondo giorno consecutivo alcuni manifestanti della Lega Nord assieme a cittadini della zona stanno occupando un'area di Mestre dove il Comune ha progettato la realizzazione di un campo per una comunità di sinti. Militanti del Carroccio hanno bloccato le ruspe. Per "rappresaglia", un gruppo di aderenti ai Centri sociali ha occupato la sede della Lega Nord a Mestre.

Martedì alcune decine di persone avevano occupato il campo fin dalle prime ore del mattino per protestare contro la decisione del Comune. Una protesta pacifica ma ferma che non è indietreggiata neppure davanti ai carabinieri e alla polizia. "Il Comune tradisce i cittadini", spiegavano i leghisti capeggiati da Alberto Mazzonetto, capogruppo in consiglio comunale, "i 2 milioni e 800 mila euro necessari per il campo nomadi dovrebbero essere impiegati per garantire le case ai cittadini veneziani che attendono da anni".

Immediata la replica del sindaco Massimo Cacciari che ha ribadito: "La comunità di sinti è formata da gente che abita qui da anni, lavora e manda i figli a scuola. Sono veneziani e hanno diritti a una casa per risolvere una situazione di precarietà indecente. Il progetto del campo risale al 1997, è stato approvato in tutte le sedi previste, si va avanti. E chi protesta se la vedrà con le forze dell'ordine".

I no global nella sede della Lega

Un gruppo di aderenti ai Centri sociali ha occupato la sede della Lega Nord a Mestre. L'iniziativa - ha spiegato Michele Valentini, portavoce dei no global veneziani - è la risposta alla manifestazione della Lega contro la costruzione di un campo nomadi per i Sinti a Favaro Veneto. All'occupazione partecipano una quarantina di giovani che sventolano bandiere con il Leone di San Marco e scandiscono slogan di sostegno ai sinti. All'esterno della sede della Lega è stato esposto uno striscione con la scritta "Fuori i razzisti da Venezia".

Tommaso Cacciari, del Centro sociale "Rivolta" ha detto che "è stata sgombrata la sede della Lega. Gli abbiamo dato lo sfratto". La sede è posta al piano terra di un palazzo di tre piani. I manifestanti hanno portato all'esterno tutte le cose che erano all'interno della piccola sala: tavolini, sedie, stampanti, pc, una sagoma in legno con la scritta ritagliata Lega Nord e Alberto da Giussano con la spada sguainata, fotografie e altro materiale di propaganda politica.

"Questa - ha detto Valentini - è la risposta alla vergognosa campagna razzista e xenofoba che la Lega sta scatenando. Ieri, in quattro gatti, la Lega ha deciso di bloccare i lavori per il campo per i Sinti, a Favaro Veneto. Noi oggi abbiamo deciso di sgomberare una sede della Lega razzista". "Mestre - ha concluso Valentini - è la citta' dell'accoglienza, della solidarietà, dalla multiculturalità. Personaggi come Mazzonetto e Calligari sono corpi estranei di questa città: che vadano ad abitare a Treviso, da Gentilini".

TGCOM

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