venerdì 6 giugno 2008

Opinione di studenti dell'ITC "R. Serra" di Cesena sul razzismo IN QUANTI MODI SI PUO' ESSERE RAZZISTI?

Opinione di studenti dell'ITC "R. Serra" di Cesena sul razzismo

IN QUANTI MODI SI PUO' ESSERE RAZZISTI?


Parlando di questo argomento si rischia di cadere nel banale, di ripetere frasi già sentite ed applaudite e per questo ritenute giuste.

Il razzismo che più attira l'opinione pubblica è quello riguardante la questione degli immigrati africani. Se queste persone non fossero venute in Italia, nessuno si sarebbe interessato della loro situazione, cioè come vivono, quali sono le loro tradizioni culturali e i loro costumi, come sono trattati dai colonialisti bianchi. Ma siccome negli ultimi tempi si vedono spesso nel nostro Paese, la gente ha cominciato a chiedersi. dentro di sé: "I miei interessi ne risentiranno? Ci guadagnerò in tutto questo?". Ufficialmente infatti difendiamo i neri con belle parole, perché abbiamo paura di quello che gli altri potrebbero pensare. Invece è proprio di questo atteggiamento che bisogna aver paura: le persone bianche che cercano di agevolare i neri lo fanno per aiutarli veramente o sotto sotto hanno trovato una fonte di guadagno anche in questo modo?

Oltre a questa forma di razzismo esiste quella dei settentrionali nei confronti dei meridionali, o quella di credere inferiori i popoli che hanno religioni e usi diversi dai nostri.

Altre forme si notano solo lievemente o non si vogliono ammettere, come ad es. la discriminazione verso gli handicappati. che spesso finiscono rinchiusi in istituti, senza sapere se poi vengono veramente assistiti, o che addirittura sono usati come fonte di guadagno, e i cui problemi comunque non vengono mai affrontati.

Altra forma di razzismo è quella che riguarda gli anziani: anch'essi ritenuti inutili e quindi gettati come vecchie macchine nei "bidoni", tutti insieme, così almeno si fanno "compagnia"... Ma quale compagnia si possono fare dei vecchi che come pensiero fisso hanno la morte?

Non lo ammetteremmo mai, ma siamo tutti degli Hitler, perché non sopportiamo ciò che è diverso da noi: fascismo e nazismo non ci sono più, ma le loro dure regole esistono ancora...

Elena Baracchini II Q


C'è chi li considera "brutti e cattivi", quindi da tenere il più possibile lontani, trasmettendo così anche ai bambini l'immagine negativa dell'"uomo nero".

...nascosti sotto un atteggiamento d'indifferenza ci sono tutti quei pregiudizi razziali che impediscono all'uomo di vivere in pace.

Non ha senso dire che loro sono inferiori a noi, che non riuscirebbero mai a fare quello che facciamo noi, perché non è certo colpa loro se quando tentano di inserirsi nella nostra società vengono emarginati e maltrattati...

Queste persone vengono sfruttate, in quanto costituiscono un sicuro acquirente per un qualsiasi "buco" ove poter dormire, e praticano quei lavori che i bianchi non farebbero mai, sopportando condizioni di lavoro durissime e salari molto bassi.

Grazia Grossi I Ace


In tutto il mondo il razzismo non esiste solo fra razze diverse, ma anche all'interno di una medesima razza, perché la "diversità" viene spesso paragonata all'"inferiorità".

Federico Lucchi V Q


[...] "Andate a lavorare, è troppo facile prendere i soldi senza fare niente". Se devo dire il vero, anch'io qualche tempo fa la pensavo così, ma il lavoro non è tanto facile trovarlo in una società razzista.

Alessandra Casadei I Q


L'uomo è considerato l'essere mentalmente più sviluppato rispetto agli altri animali, ma gli animali uccidono solo per fame. Con l'evolversi della sua intelligenza l'uomo ha cominciato a uccidere anche per altri motivi.

Dovremmo imparare dai bambini, che non si curano affatto del colore della pelle: loro amano col "cuore" non col "cervello".

Paola Casadei I Q


Forse si troverà qualche altra persona su cui scaricare le proprie tensioni, da accusare di ostacolare la riuscita di qualche programma. Un tempo questo "compito" era toccato agli ebrei, adesso tocca ai neri, e fra qualche secolo a chi toccherà?

Roberta Biscioni I Q


In molti libri di storia è scritto che non esiste una "razza pura", poiché col passare dei secoli nessun popolo ha potuto mantenere le sue caratteristiche originali, a causa di infiltrazioni e conquiste di popoli nemici.

Milena Alpini I Q


I veri "terroni" siamo noi dell'Emilia Romagna, che siamo una delle regioni che coltiva maggiormente la terra.

[...] Anche tra noi ragazzi è presente a volte il razzismo: quando consideriamo inferiore a noi un ragazzo solo per alcuni difetti.

Mario Pazzaglia I Q


Tanta gente dice di non essere razzista, ma appena vede un nero aggirarsi per strada lo chiama "vu cumprà", come se fosse il suo nome di battesimo.

Elisa Simoncini I Q


L'estate scorsa è capitato un ragazzo nero nel nostro ombrellone per venderci qualcosa. Mia madre ha comprato un bracciale perché, dopo averci raccontato la sua storia, ci è dispiaciuto vederlo così. Ha detto che di quello che guadagnava in una giornata, solo 10.000 lire erano per sé, il resto doveva darlo al suo capo.

Francesca Venturi I Q


Molte volte, quando vado al mare, vedo sempre i cosiddetti "vu cumprà" (chiamati così da noi): mi fanno molta pena, camminano per centinaia di km sotto il sole rovente, e sempre carichi di roba. Io penso che se uno di noi dovesse mettersi a girare in quelle condizioni, non ce la farebbe: noi siamo abituati a stare sempre seduti, a fare poco movimento. Una persona di colore ha più resistenza di noi.

Lisa Casalboni I Q


Noi tutti diciamo che non è giusto, che siamo contro il razzismo: ma cosa facciamo per evitarlo?

Francesca Arfelli I Q


Da noi c'è l'abitudine di parlare di questo fenomeno come di una cosa che riguarda gli altri e che non ci tocca, dimenticando il modo ingiusto in cui in Italia sovente i meridionali sono trattati.

[...] Gli ex-carcerati, che, dopo aver scontato la pena, escono di prigione con l'intenzione di redimersi, molto spesso trovano le porte chiuse e, anche volendo, può succedere che non riescano più ad essere onesti, perché la società stessa li costringe a cadere ancora e poi li condanna una seconda volta e li biasima.

Massimo Magnani I Q


L'avvertiamo nell'emarginazione degli handicappati, già vittime di un destino crudele, se non di errori della stessa società (si pensi, ad es, ai cosiddetti figli del famigerato Talidomide): essi sono stati, e purtroppo lo sono in gran misura tuttora, oggetto del più vergognoso menefreghismo, quando non di criminali persecuzioni.

Di miglior sorte non godono nel nostro paese gli anziani: dopo una vita di lavoro, ormai "inutili", vengono messi da parte, abbandonati durante le vacanze e magari rinchiusi in squallidi ricoveri, chiamati "case di riposo". Quando va loro bene, sono indegnamente sfruttati da gente senza scrupoli o addirittura dagli stessi parenti, essendo essi, pur di sentirsi utili, disposti a tutto. I più fortunati sono spesso chiamati ad accudire i nipoti, supplendo così alle carenze del servizio pubblico.

Altrettanto drammatica è la situazione dei malati cronici, come per es. gli epilettici, che non solo non possono contare su un'assistenza efficiente, ma sono anche vittime, soprattutto se affetti da disturbi mentali, del sospetto e del ribrezzo dei "sani" - ciò che aggrava le loro sofferenze e la loro solitudine.

Un caso particolare, tra i malati, è rappresentato dai tossicomani: anch'essi non sono certo aiutati a guarire dall'atteggiamento ostile della gente. [...] Se non sei "normale" nessuno è disposto ad aiutarti, salvo rare eccezioni: così vengono abbandonati proprio coloro che avrebbero più bisogno d'aiuto.

Lo sanno bene anche gli ex-carcerati, che pur avendo saldato il proprio debito con la giustizia, ben difficilmente trovano una società disposta a riaccoglierli, quasi a suggerir loro di riprendere la strada del crimine.

Ma che dire allora degli immigrati che, pur non avendo commesso alcun delitto, sono spesso malvisti, sfruttati e maltrattati...? E degli omosessuali, che anche nel caso in cui non facciamo del male a nessuno, non commettano reati sessuali e vivano con riservatezza la propria diversità, sono ancora derisi e si vedono spesso preclusa l'opportunità di una dignitosa occupazione?

L'emarginazione la avvertiamo anche nei campi sportivi, quando la giusta partecipazione emotiva alla gara si trasforma in odio contro gli avversari: giocatori e tifosi.

Ma la vediamo anche nel disprezzo ostentato da un adulto nei confronti di un giovane per il suo taglio di capelli, per il suo abbigliamento o per il tipo di musica che preferisce.

L'intolleranza è un segno di presunzione e di infantilismo. Di presunzione, perché chi è intollerante si ritiene l'unico depositario della verità e della ragione, mentre nega lo stesso diritto agli altri. Di infantilismo, perché significa incapacità di uscire dal proprio chiuso egoismo, di accettare gli altri per quello che sono.

Raffaella Sacchetti V P


Lo Stato per i nomadi non sta facendo nulla e sta invece spendendo dei gran miliardi per i mondiali di calcio...

La scuola dovrebbe per lo meno farci capire che oltre al lusso e allo star bene c'è anche chi fa la fame e che per questo è costretto a rubare.

L'Italia è progredita dal punto di vista scientifico e continuerà ad esserlo, ma non lo è affatto sul piano civile.

Minotti Francesca II Q


Forse noi, vedendo tutte queste brutalità commesse contro di loro, impareremo a stimarli e a trattarli come qualsiasi altra persona.

Sono convinta che se un ragazzo di colore andasse a scuola come un normalissimo ragazzo bianco, sarebbe intelligente come noi, forse anche di più, perché oggi che noi abbiamo tutto -compreso il diritto di studiare- ce ne freghiamo anche di non studiare, mentre un ragazzo di colore, che sa che non può studiare perché non è un suo "diritto", potrebbe avere il desiderio di farlo. Perciò, in un certo senso, sarebbe meglio che scomparissimo noi e non loro.

Se la razza bianca continuerà come sta facendo adesso non avrà un futuro, anzi se lo sta accorciando con le proprie mani.

Busni Cristina II Q


L'ONU dovrebbe avere più poteri, perché delle nazioni staccate tra loro non credo che possano avere molta influenza sul problema razziale: avrebbero programmi di sensibilizzazione troppo diversi e anche per quanto riguarda la politica estera ci sarebbero parecchie polemiche. Secondo me, anche il fatto che ci sia un programma unico, potrebbe in un certo senso unire i popoli moralmente.

E' vero che ci sono dei problemi nelle nazioni sottosviluppate, ma è anche vero che la tecnologia e la scienza creano dei problemi più grossi, che sul momento non si vedono e che quando si vedono è già troppo tardi.

Lorenzo Guardigni II Q


Il fatto di avere due mogli non riesco ad accettarlo: non si possono amare due persone con la stessa intensità.

Francesca Manuzzi II Q


I mass-media danno un'informazione insufficiente perché offrono solo le immagini e i commenti in relazione alle correnti politiche e agli indici di ascolto. La verità è rara da vedere.

Mattia Abbondanza II Q


Penso che il nostro governo, insieme agli immigrati, dovrebbe fare delle leggi che aiutino sia gli immigrati che la nazione da dove emigrano.

Susy Benedettini II Q


Queste forme di informazione non ci spingono direttamente ad essere razzisti, ma nemmeno ci dicono di non esserlo.

Elena Baracchini II Q


Ogni popolo ha una caratteristica: la semplicità, la praticità, l'adattamento ad ogni situazione, ed è questo che lo rende uguale agli altri.

Matteo Bocchini II Q


I paesi più ricchi, anziché sfruttare quelli più poveri o limitandosi a mandar loro dei viveri, potrebbe aiutarli a diventare indipendenti.

Andrea Alessandri III Q


I neri rimarranno sempre sottosviluppati se i bianchi continueranno a sfruttarli e ad essere razzisti.

Mirko Baldazzi III Q


Penso che quei "poveretti" che credono di essere superiori, che sono razzisti, lo siano solo perché sono stati condizionati dalla storia della nostra società, che non ha mai insegnato il concetto di uguaglianza, ma ha sempre insegnato la storia di noi contro di loro, che sono stati solo sottomessi. Non ci hanno mai insegnato le loro culture, le loro tradizioni, ma solo la loro schiavitù.

Olivia Zavatta III Q


Non è mai esistita la razza superiore, è solo una concezione in cui qualsiasi uomo cerca di credere per sentirsi migliore di altri. Anche tra di noi c'è sempre qualcuno che cerca di farsi vedere superiore a tutti, magari perché ha più soldi o è più bella. E' una cosa che viene per istinto o meglio per vanità.

Perché dobbiamo rispondere a questi test così inutili che mettono in evidenza la diversità, invece di far notare che sono uomini come noi e basta?

Olivia Zavatta III Q


Questi nomadi finiscono per girovagare per il Pese senza fissa dimora, senza un lavoro e di conseguenza con poco denaro e finiscono per la maggior parte col rubare. Ecco perché lo Stato dovrebbe fare qualcosa per migliorare la loro situazione.

Se a una persona di colore impediamo di frequentare l'Università o qualsiasi altro tipo di scuola, non potrà mai progredire e rimarrà sempre ignorante ed emarginata dalla società.

Marcello Montalti III Q


Molti hanno risposto che il razzismo andrebbe discusso a scuola, ma per non fare le altre materie o per essere veramente informati? Se una cosa la si vuole veramente si lotta per averla, ma così non risulta, almeno all'apparenza.

Christian Neri III Q


Non bisogna scordarsi che ci si trova davanti a un foglio di carta. Quasi sicuramente in una situazione reale si cambierebbe atteggiamento. Ad es. siamo davvero sicuri che accetteremmo un rapporto sentimentale con un extracomunitario? Molta gente snobba persino gruppi di persone residenti fuori dalla zona centrale della città. Non è forse razzismo anche questo?

Lamberto Di Giacinto III Q


A volte penso che le persone di colore siano molto più sensibili di noi...

Barbara Rocchi III Q


I bianchi non possono certo considerarsi "migliori" delle popolazioni nere che vivono in tribù: esse sono semplici, non hanno il nostro grado di evoluzione semplicemente perché non hanno distrutto foreste, parchi, né inquinato i mari o fatto buchi nell'ozono.

A scuola non ti parlano se non casualmente di ciò che accade nel mondo... La storia la iniziano sempre da troppo indietro e non riescono mai ad arrivare a quella attuale. Dei problemi del sottosviluppo non si preoccupa nessuno, perché si dice che è al di fuori della nostra portata, sono cose che non ci toccano...

Antonella Milzoni III Q


Si forse economicamente, tecnologicamente noi siamo più avanzati, ma moralmente, come uomini, loro sono di molto superiori a noi. Un giorno comunque ci sarà la resa dei conti, perché chi sfrutta il proprio simile sta al di sotto dell'animale...

Elisa Augusto III Q


Noi ragazzi siamo meno razzisti dei nostri genitori: questo è preoccupante perché potrebbe significare che più un essere umano "matura" nella società moderna e più si sente superiore, il migliore, secondo le modalità e le idee dominanti.

Riccardo Collini II Bce


I mass-media informano di più della scuola sui problemi del Terzo mondo, ma allora sarebbe forse meglio stare a casa di fronte al televisore per qualche ora, piuttosto che venire a scuola per tanti anni e saperne così poco?

Silvia Battaglia II Bce


La metà dei ragazzi pensa che anche con l'applicazione della legge sull'immigrazione, gli immigrati clandestini non diminuiranno. In effetti, questa gente, che non ha nulla nel proprio paese, è sicura che in Italia troverà un lavoro o magari più fortuna. Per loro la cosa migliore è emigrare.

Georgia Andrini IIBce


Io credo che ci scocci stare con i neri perché siamo coscienti della loro intelligenza, della loro uguaglianza e sappiamo che possono, meglio di noi, comandare e questo ci dà molto fastidio. Di qui i tanti pretesti per giustificare il razzismo.

Francesca Serra II Bce


Nessuno può partire col pregiudizio di non sposare una persona di colore, può sempre capitare nella vita un'eventualità del genere, e se si è veramente innamorati è impossibile che ci si lasci solo perché persone pensano male.

Katia Ricci I Ace


Abbiamo paura di essere superati da quelli che sono sempre stati gli "inferiori": per questo non li vorremmo avere nei concorsi per impiegato.

Grazia Grossi I Ace


L'ONU è stato istituito per mantenere la pace ma dovrebbe occuparsi anche di razzismo. Il razzismo infatti è una sorta di guerra meno "rumorosa" ma non meno sanguinosa dell'altra.

Michela Vesi I Ace


Se la religione islamica permette di avere più di una moglie, perché un immigrato deve scegliere chi portare con sè e chi lasciare in patria?

Barbara Boccali I Ace


Ogni razza dovrebbe essere libera di andare dove vuole perché il mondo è di tutti, come si dovrebbe essere liberi di poter accedere a qualunque posto di lavoro, basta averne le capacità di svolgerlo.

Giampaolo Evangelisti I Ace


Una legge deve essere approvata dai diretti interessati e non da persone che in fondo sono estranee. Purtroppo questo in Italia non accade né per gli immigrati né per gli italiani.

Stefania Casadei I Ace


Il razzismo in Italia è un problema abbastanza grave, non solo in riferimento agli immigrati, ma anche fra gli stessi italiani, tra nord e sud, tra città e città e addirittura fra tifosi di calcio o di pallacanestro.

Ezio Brunetto I Ace


Non ci sarebbe nessun fastidio nel sapere che un nostro vicino avesse due o più mogli; alcuni potrebbero anche pensare: "Povero lui con più di una moglie"! Ci sono uomini che tradiscono le mogli o amano due donne: non sarebbe meglio essere sposati con due donne piuttosto che tradirne una?

Alessia Confalone I Ace


Vorrei vedere non solo le frontiere europee aperte, ma anche quelle di tutto il mondo, in modo da veder mescolate tante popolazioni, culture e religioni, così si potrebbero apprendere tantissime cose...

Silvia Fontana I Ace


In alcuni casi la razza nera è superiore alle altre: riescono a correre con una resistenza o una velocità incredibile. Conoscono il senso della famiglia e sono amici tra di loro.

Ylenia Olivieri I Ace

Cfr

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