lunedì 21 dicembre 2009

Spatuzza, il penultimo a parlare

La Rete del Grillo del 2009/12/21
LA RETE DEL GRILLO
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Il post di Beppe Grillo
SPATUZZA, IL PENULTIMO A PARLARE

Buongiorno a tutti, intanto vorrei ringraziare i tantissimi che mi hanno dato la solidarietà questa settimana: una solidarietà che è nata dal killeraggio che è stato fatto contro di me a causa proprio di alcune cose che ho detto qua a Passaparola lunedì scorso; prima uno della P2, il Vice, perché il titolare era ricoverato in quel momento, ma adesso sta recuperando, per fortuna e poi l'altro, l'insetto televisivo, quello che ha fatto un montaggio furbetto nella trasmissione "Porta a Porta" per farmi apparire come uno dei colpevoli, uno dei mandanti. Il titolo era "Di chi è la colpa?", il problema è che quelle cose le ho dette il giorno dopo l'aggressione al Presidente del Consiglio, ma può darsi che esistano anche mandanti postdatati, come esiste la guerra preventiva esistono anche i mandanti che arrivano dopo un certo atto.

... [continua]


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Il miglior commento

MAFIE RINNOVABILI
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commento di sandro m., san vincenzo (li) (Voti: 37)

A proposito di Mafia.
Ieri sera mi sono visto su Youtube "Il caso Genchi",due ore e mezza che definirei illuminanti,sbalorditivi.
Stamane ho gia' comprato il libro,quasi mille pagine per 20 euro.
Genchi e' un poliziotto che ha lavorato con tutte le procure d'Italia per le intercettazioni telefoniche su mafia,politica intrecci vari tra Opus Dei e massoneria.
Pensate che in varie indagini ha intercettato B. e i suoi compari sin dal 1980!Lo conoscera' bene?
Secondo tali indagine la prima riunione di Forza Italia si tenne All'Hotel Principe a Palermo,quartiere Brancaccio (si' quello dei fratelli Graviano),protagonisti forzisti in odore di mafia e i tabulati telefonici evidenziano chiaramente ripetuti contatti tra Fininvest,Spatuzza,fratelli Graviano e forzisti siciliani mafiosi.Questi contatti sono gia' stati appurati da anni.
Genchi parla anche di molto altro:Mastella,Mastella jr e l'inchiesta Why Not,Rutelli,magistrati corrotti,indagini su personaggi politici della sinistra affossate da procure politicizzate.
C'e'ne veramente per tutti.
Genchi e' un uomo di stato integro,integerrimo della stessa pasta di Falcone e Borsellino per intenderci.
Per ridare dignita'al nostro essere italiani bisogna informarsi,solo cosi'la banda di disonesti che governa il paese non riuscira' piu' ad ingannarci,e il lavoro,l'onesta',la rettitudine di un uomo come Genchi sono un occasione da non perdere.
VIVA L'ITALIA DI FALCONE,BORSELLINO E GIOACCHINO GENCHI,QUELLA DELLE PERSONE ONESTE E PER BENE.

Lettere dalla Rete

TRENITALIA NELLA BUFERA

di R. P.

Vorrei trattaste del disastro della rete ferroviaria Italiana: non solo verso Monaco i tedeschi e austriaci si rifiutano di far passare i pezzi da museo della nostra Rete, ma anche gli svizzeri hanno chiuso il Cisalpino per Zurigo. E poi, mica ha nevicato in agosto, no? Possibile che due giorni dopo l'inizio del freddo invernale, ancora i treni erano per metà soppressi e il resto circolava con ritardi di 1-3 ore in tutto il centro-nord? E che treni: porte bloccate, acqua nei bagni agibili (pochi) ghiacciata, riscaldamento un vagone sì e uno no. E aumento dei prezzi per tutti i treni, con l'alta velocità un flop (anche i nuovi binari ghiacciano, allora chiamatela alta velocità estiva). Ultima chicca: non fanno rimborsi a chi ha avuto disagi per cause di forza maggiore, tipo il tempo...


VIAGGIO AL TERMINE DELL

di F.N.

Posso dire: "io c'ero". Sul treno di ieri, 19 dicembre 2009, il 9527 Milano-Napoli, , in partenza dal binario 12 di Milano Centrale alle 16.15, che sarebbe dovuto arrivare a Firenze S.M.N. alle ore 18 (Euro 52, seconda classe).
Quella che segue vuole essere solo una cronaca non di un "disagio arrecatomi", bensì di un trip allucinogeno, una deportazione nel mondo del fantastico e dell'incubo horror: dove i già brutti convogli dell'ex eurostar, riciclati in fecciarossa, divengono un incrocio tra la Narrenschiff e il carro bestiame.
Si inizia già male. Si parte con appena 30 minuti di ritardo, a passo d'uomo. Poi il treno acquista velocità. Gia buio, si ferma non si sa in quale landa della Bassa. L'altoparlante tace. Sono circa le 17.30. Dopo mezz'ora che siamo fermi l'annuncio: "il treno è fermo in linea a causa di un guasto occorso ad un treno che ci precede". La sosta prosegue, il riscaldamento non funziona, le facce dei viaggiatori cominciano a tendersi. La porta automatica in cima al vagone dà segni di nervosismo, si apre e si chiude in continuazione. Cominciamo a metterci i cappotti. Intanto, per favorire la lettura, si abbassano anche le luci. Qualcuno comincia a dar segni di impazienza. Sono quasi le 19.30 quando perviene il comunicato: "A causa di un guasto siamo in attesa di un treno soccorritore che ci spingerà fino alla stazione di Bologna dalla quale distiamo 90 km.". Ancora fermi. Forse il treno soccorritore (avrà la Croce Rossa?) deve arrivare da Zurigo. Finalmente uno scossone ci avverte che non siamo più immobili. Altoparlante: "Siamo ripartiti: a causa della bassa velocità prevediamo di arrivare a Bologna alle 21.30". Dove il treno vi sarebbe dovuto arrivare alle 17.20. Solo 190 minuti di ritardo. Vengono distribuiti Tuc (25gr.) e bottigliette (mezzo litro) di minerali: pane e acqua, come ai carcerati, quali siamo divenuti; con il surplus di esserlo a pagamento. I bagni si intasano, molti cercano un po' di caldo migrando in altre carrozze o in quella ristorante. Ci dicono che un treno speciale è pronto. Sono le 21.27 quando arriviamo a Bologna: un po' di anticipo nell'oceano di ritardo… Però… Le porte non si aprono. Passano i minuti: cinque, dieci, quindici. Il capotreno, una donna ancor bella, che fino allora era solo trafelata, sclera. Agguanta l'apriporta di sicurezza furibonda (in un primo momento pensavo usasse il martello) e aggredisce il personale di terra: "Ci avete lasciati completamente abbandonati, vi rendete conto?". In fila longobarda dobbiamo scendere dalla porta forzata. Altra sorpresa: non c'è nessun treno speciale. Ma due altre "feccerosse", stessa destinazione, con ritardi dai 215 ai 305 minuti. Al binario 3 c'è già, ma al 4 deve ancora arrivare. Ridendo e scherzando passa una mezz'ora, arriva anche quella del binario 4, ma non si capisce quale fermi a Firenze S.M.N. e quale a Firenze Campo Marte. Un po' per riscaldarsi, visto che siamo a 3 sottozero, si pratica lo sport di passare da un treno all'altro, considerando che l'assistenza clienti non ci risponde nemmeno, indispettita della propria ignavia. Tutto il personale è attaccato ai telefonini: "aspettiamo la certificazione di ingresso a S.M.N." Oramai sono tutti in bambola. Il trionfo dell'incapacità. In stazione l'altoparlante, oltre al refrain classico (ci scusiamo per il disagio arrecatovi), ne sciorina uno nuovo: "a causa delle abbondanti nevicate (2 cm.-n.d.r.) i treni potranno subire dei ritardi". E giù con l'arrecatovi… Quanto al dilemma binario 3 o 4, risolvo per il 3. Non parte ma almeno funziona il riscaldamento. Cominciano le scommesse su quale partirà prima. Il nostro. Alle 23.07 siamo a Rifredi. Fermi. Verifica tecnica. Qui capisco il significato di F.S.: Ferrovie sadiche. Passano i minuti: 20. Intanto ci supera il treno del binario 4. Bella metafora. Sono le 23.37 quando scendiamo a S.M.N.: 347 minuti di ritardo. Oltre cinque ore. Alta Velocità, sì: ma del giramento di coglioni. Facce stravolte, inutile cercare assistenza clienti. Si spera nel rimborso, anche se, forse, un risarcimento non guasterebbe. Io rimpiango il vecchio Paola-Firenze della mia gioventù e i suoi onesti 180 minuti di ritardo.


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