sabato 23 ottobre 2010

Il serial-evento “Glee”, tra i più popolari degli ultimi anni in America e in arrivo nei prossimi mesi su Italia 1, è nella bufera per un servizio fotografico di “GQ” (USA) dove i protagonisti Dianna Agron, Lea Michele (24 anni entrambe) e Cory Monteith (28) sono ritratti in pose giudicate troppo hard.

Lo denuncia il Parents Television Council, secondo il quale l'operazione
rasenta "la pedofilia".

"Rasenta la pedofilia – ha accusato Tim Winter, presidente del del PTC –
disturba il fatto che un magazine che sia esplicitamente rivolto a uomini
adulti sessualizzi attrici che in 'Glee' interpretano delle teenager. Ma
purtroppo, questo è solo l'ultimo esempio di come le adolescenti vadano
incontro a certe cose nel mondo dello spettacolo".

E mentre la Fox non commenta, a rispondere sono "GQ" e Dianna Agron.

La rivista mensile sottolinea come "il PTC dovrebbe distinguere tra realtà e
fantasia. I 'ragazzi' hanno più di 20 anni e Cory ne ha quasi 30, sono grandi
abbastanza da fare ciò che vogliono".

Un po'diversa la posizione dell'attrice, che si è invece scusata con quelle
persone che "si sono sentite ferite o a disagio" vedendo quelle foto. "Nessuno
è perfetto – scrive la Agron sul proprio blog, specificando di parlare a titolo
personale – queste foto non rappresentano la mia vera immagine. 'GQ' ci ha
chiesto di posare con una versione un pò più spinta dei nostri personaggi nel
serial, una versione 'Hit Me Baby One More Time' di Britney Spears. Non era la
mia idea preferita, ma ho accettato comunque. Mi dispiace se vostro figlio di
otto anni ha trovato la copia di 'GQ' in questione – conclude l'attrice – ma la
vera domanda è: come diavolo ha fatto ad averla tra le mani?".

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