venerdì 6 agosto 2010

Roma calcio: Guberti va alla Samp Spunta la pista cinese

Il laterale ceduto in comproprietà. Ora bisogna sfoltire ulteriormente la rosa: in lista Baptista, Doni, Cicinho, Andreolli, Loria, Cerci, Barusso, Antunes, Pit e Faty. Fronte societario: un imprenditore vicino al Governo cinese avrebbe avviato i sondaggi per il club

ROMA - Inizia ufficialmente il mercato delle cessioni. La Roma, che a ore ufficializzerà l'ingaggio dal Rosario Central di Guillermo Burdisso (500 mila euro per il prestito, riscatto fissato a 5 milioni), ha avviato l'opera di dismissione di una rosa ingombrante come mai prima: 32 elementi, mai così tanti negli ultimi dieci anni. Molti, da qui al 31 agosto, faranno le valigie.

GUBERTI ALLA SAMP - Il primo a salutare è Stefano Guberti. Praticamente concluso il passaggio in comproprietà alla Sampdoria, con cui il laterale - acquistato l'estate scorsa a costo zero - aveva già disputato la seconda parte dell'ultimo campionato. Oggi il giocatore ha lasciato Trigoria insieme al suo agente De Nicola, svuotando l'armadietto dagli scarpini (quelli forniti dal precedente sponsor). "Affare fatto", assicura il dg della Samp, Gasparin: l'operazione porterà nelle casse della Roma circa 2 milioni di euro (non è prevista opzione per l'acquisto definitivo). Soldi che consentiranno al club di sedersi al tavolo con l'Inter per rilanciare l'ultima offerta di 5 milioni e provare a chiudere l'acquisto di Nicolas Burdisso, fratello di Guillermo e primo obiettivo di mercato di Ranieri. Incontri in programma, al momento, non ce ne sono e, a questo punto, se ne riparlerà la prossima settimana.

ALTRE CESSIONI - Oltre a Guberti sono in molti gli elementi in partenza, almeno nelle intenzioni della Roma. Elementi da rintracciare in una rosa che comprende i brasiliani
Baptista, Doni e Cicinho, ma anche Andreolli, Loria e Cerci, oltre a Barusso, Antunes, Pit e Faty. Di questi, l'unico che consentirebbe al club di mettere insieme un cash importante è Julio Baptista. Il Galatasaray spinge (ieri a Roma con un emissario del presidente Polat) ma la Bestia, nonostante Ranieri sia stato chiaro nel fargli capire come per lui a Roma non ci sarebbe più spazio, non vuole andare in Turchia. Meglio, forse, la Grecia, anche se il discorso aperto con l'Olympiacos non ha ancora portato offerte (e rifiuti) ufficiali. Per Doni, nonostante le smentite dell'agente, restano vive alcune piste in Inghilterra che portano a Londra. Piste non ancora battute, finora. Molto più difficile, invece, cercare estimatori per Cicinho, soprattutto a causa di un ingaggio da 3,8 milioni lordi. Andata e ritorno dall'Inghilterra per Faty: il Blackburn, dopo tre giorni di prova, lo scarta. C'è il Blackpool. Situazioni complicate per Andreolli e Cerci: entrambi rifiutano sia le proposte di rinnovo, sia la cessione.

LA ROMA GUARDA A ORIENTE - Dopo una pausa meditativa, a seguito dell'accordo tra Italpetroli e Unicredit, il futuro della Roma torna ad invadere le cronache. Il Sole 24 Ore parla di un interesse più che concreto per l'acquisto della Roma, da parte di Naguib Sawiris. L'imprenditore egiziano è il numero uno di Weather Investment gruppo che controlla Orascom Telecom (in seria difficoltà) e Wind (già sponsor della Roma). Sawiris, che deve trovare 2 miliardi di euro entro il gennaio 2013 per ripagare le quote dei fondi di private equity che fecero il loro ingresso in Weather Investments nel 2008, avrebbe incontrato Unicredit per far pervenire un'offerta, inizialmente del valore di 100 milioni e attestatasi poi intorno ai 130. la proposta consentirebbe a Rosella Sensi di mantenere il ruolo di presidente del club, potendo contare sulle risorse di una struttura solida alle spalle. La Borsa, però, non si fida: il titolo giallorosso rimane sostanzialmente stabile, perdendo lo 0,05 per cento. Un'altra possibilità coinvolgerebbe l'estremo oriente. Un imprenditore vicino al Governo cinese avrebbe già avviato i sondaggi per il club, ma soprattutto per gli asset di Italpetroli. Per quanto riguarda il settore "oil" della holding, però, sono già entrati in corsa - e da tempo - alcuni manager italiani. (06 agosto 2010)

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